L'episodio avvenne un venerdì di dicembre del
1847. Il calendario segnava il giorno 10, che per i Genovesi coincideva con una
manifestazione religiosa molto sentita: la cerimonia dello scioglimento
del voto in occasione dell'apparizione della Madonna a fra Candido
Giusso, di cui ricorreva in quell'anno il centunesimo anniversario.
Come da tradizione, si teneva una processione
che richiamava tutta la cittadinanza e che aveva termine sulla spianata
di Oregina (quartiere sito nella parte alta del capoluogo
ligure), all'ingresso del santuario di Nostra Signora di Loreto. L'occasione fu
ritenuta propizia dal movimento rivoluzionario ispirato alle idee unitarie
di Giuseppe Mazzini, che pensò di sfruttarla per organizzare una
dimostrazione di forte impatto patriottico.
Ispiratore dell'iniziativa fu il poeta Goffredo
Mameli, patriota e fervente mazziniano, che a soli vent'anni aveva scritto
un inno patriottico, il Canto degli Italiani, destinato ad entrare
nella storia di un popolo. Radunati sulla spianata circa 20mila patrioti,
provenienti da diverse regioni, Mameli attese che il folto corteo religioso si
avvicinasse e al momento opportuno diede inizio alla manifestazione.
Al segnale convenuto tutti i presenti,
accompagnati dalla banda municipale "Casimiro Corradi" di Sestri
Ponente, iniziarono a cantare le note di Fratelli d’Italia, mentre
Mameli e Luigi Paris sventolavano il Tricolore sfidando la
repressione della polizia austriaca. Considerato un simbolo rivoluzionario
dagli Austriaci (era già stato utilizzato nei moti rivoluzionari degli anni
Venti e Trenta), chi osava esporre la bandiera con i colori verde-bianco-rosso andava
incontro a pene durissime.
Ciò amplificò il valore patriottico
dell'iniziativa e da quella data Inno e Tricolore assunsero per la prima volta
i significati simbolici che tuttora vengono loro attribuiti. Poche settimane
dopo sarebbero scoppiati i Moti del '48 e non più tardi
la Prima guerra d'indipendenza, da cui iniziò il lungo e faticoso
cammino verso l'Unità d'Italia.
Bisogna aspettare un secolo, tuttavia, perché il
Canto degli Italiani venga assunto come inno nazionale, seppur in via
provvisoria. Nonostante una proposta di modifica all'articolo 12 della Costituzione
Italiana, presentata nel 2006, rimane l'inno della Repubblica solo de
facto.
Dal novembre 2012 una legge ne rende
obbligatorio l'insegnamento nelle scuole. Il 15 novembre 2017, finalmente, la
commissione Affari Costituzionali del Senato approva in via definitiva il
disegno di legge che riconosce il testo del Canto degli
italiani di Goffredo Mameli, e lo spartito musicale originale di
Michele Novaro, quale inno nazionale della Repubblica Italiana.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/23107
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