Ci fu un duro confronto tra le varie superpotenze che sostenevano ognuna una propria soluzione, legata a ragioni nazionalistiche. In gara importanti capitali come Berlino, Parigi e la stessa Washington, mentre la delegazione italiana caldeggiava un'alternativa più neutrale, individuata nella città di Gerusalemme. Alla fine prevalse Greenwich, con un voto contrario (Santo Domingo) e due astenuti (Francia e Brasile).
Il borgo, sito nella parte ovest di Londra, era
noto fino a quel momento per il prezioso Osservatorio astronomico, fondato alla
fine del XVII secolo allo scopo di misurare la longitudine del mare. Questo
aspetto, unito al fatto che le mappe geografiche utilizzate nelle principali
rotte commerciali (che partivano tutte dalla Gran Bretagna) indicavano
Greenwich come meridiano fondamentale, determinò la scelta finale.
Fu istituito così il meridiano “zero” di
Greenwich (GMT) in base al quale vennero individuate 24 zone temporali
corrispondenti ad altrettanti fusi orari. L’introduzione del Tempo
atomico internazionale nel 1955 e l'adozione del Sistema di posizionamento e
navigazione satellitare (GPS) fecero emergere delle imperfezioni nel
precedente criterio di misurazione del tempo, tant'è che nel 1984 la linea di
Greenwich venne spostata di 100 metri.
Ciononostante, Greenwich ha conservato il suo
ruolo storico di riferimento temporale, anche se alla fine del 2011 è stata
presentata una risoluzione alla Unione internazionale delle Telecomunicazioni,
in cui si chiede di sostituire al sistema GMT quello del International
Bureau of Weights and Measures. In caso di approvazione gli orologi di
tutto il mondo sarebbero regolati non più sul meridiano londinese ma
sull'orologio atomico della capitale francese.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/19056
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