Inaugurata
la Statua della Libertà: Il 28 ottobre ricorre l’anniversario
dell’inaugurazione della Statua della Libertà, il celebre simbolo della città di New York e di tutti gli Stati Uniti. Oggi essa rappresenta anche la libertà e la democrazia nel mondo.
Inaugurata il 28 ottobre del 1886, la Statua della Libertà si
trova alla foce del fiume Hudson nella
baia di Manhattan, sulla Liberty Island. I suoi 93 metri totali di altezza la
rendono visibile anche a 40 chilometri di distanza.
Il vero nome di quest’opera è Liberty Enlightening the World, cioè
la Libertà che illumina il mondo.
Essa infatti sta a rappresentare Libertas, la dea romana della libertà, mentre
calpesta le catene che
rimandano al potere dispotico. Con la mano destra sorregge una fiaccola, simbolo del fuoco infinito
della libertà, e con la sinistra invece tiene la tavola della Dichiarazione d’Indipendenza Americana su
cui è incisa la data del 4 luglio
1776. Sulla testa la statua porta una corona composta di sette punte,
che rappresentano i sette mari e i sette continenti.
LA STORIA DELLA STATUA DELLA
LIBERTÀ
La Statua della Libertà è un dono da parte
della Francia agli Stati Uniti,
per il centenario dell’Indipendenza Americana.
L’ideatore fu infatti Édouard
René Lefebvre de Laboulaye, che volle creare un monumento per dimostrare il
rapporto di fratellanza tra le nazioni e per celebrare il
centenario di entrambe le rivoluzioni, che si sono contraddistinte per il loro
senso di libertà e giustizia.
Questo ispirò moltissimo lo
scultore Frédéric Auguste Bartholdi,
che progettò fin da subito una statua simile al Colosso di Rodi.
Anche Alexandre Gustave Eiffel prese parte alla
progettazione, soprattutto per la realizzazione della struttura portante.
Nel 1875 cominciarono i
lavori, terminati poi nel 1884 a Parigi. La Statua
venne trasportata fino a New York grazie all’intervento della marina
francese, che finalmente nel giugno del 1885 fece arrivare tutte le
duecento casse contenenti i pezzi dell’opera. L’inaugurazione avvenne però l’anno
successivo, poiché fu necessario attendere la realizzazione del basamento che
ancora oggi regge quest’esemplare opera architettonica.
Fin dall’inaugurazione celebrata
dal Presidente Cleveland, la Statua della Libertà è diventata
simbolo non solo di unione tra i popoli, giustizia e fratellanza, ma anche
del progresso tecnologico ottocentesco.
CURIOSITÀ
- La Statua della Libertà è in parte ispirata alla
celebre Libertà che guida il popolo, rappresentata nel
quadro di Eugène Delacroix. L’opera
pittorica che rappresenta le tre giornate di Parigi del 1830,
quando il popolo francese si ribellò al Re Carlo X. Al centro
del quadro si erge una donna, simbolo di libertà e
rivoluzione. È vestita come una donna popolana dell’8oo ma il suo corpo
rimanda alle statue antiche. Nella mano sinistra regge
un fucile con baionetta e con la destra innalza la bandiera tricolore
francese.
- Il colore originale della Statua non è verde, ma marrone/rossastro.
Infatti, essa è fatta di rame e acciaio, e
l’attuale colore verde è dovuto all’ossidazione del metallo
causata dalla salsedine.
- Sul piedistallo che regge la Statua vi è inciso
il sonetto The New Colossus, scritto
nel 1883 da Emma Lazarus, giovane poetessa
americana. La ragazza fu ispirata dall’arrivo a New York degli ebrei scappati
dalla Russia, successivamente all’uccisione di Alessandro II. A
commuoverla sono i volti di queste persone in cerca di una nuova casa da
abitare e in cerca di libertà. I suoi versi vogliono rappresentare una
terra che sempre accoglierà gli ultimi e guiderà il mondo
con i suoi principi universali.
Non come il gigante di
bronzo di greca fama,
che a cavalcioni da
sponda a sponda stende i suoi arti conquistatori:
Qui, dove si
infrangono le onde del nostro mare
Si ergerà una donna
potente con la torcia in mano,
la cui fiamma è un
fulmine imprigionato, e avrà come
nome Madre degli
Esuli. Il faro
nella sua mano darà il
benvenuto al mondo, i
suoi occhi miti scruteranno quel mare che giace fra due città.
Antiche terre, – ella dirà con labbra mute
– a voi la gran pompa!
A me date
i vostri stanchi, i
vostri poveri,
le vostre masse
infreddolite desiderose di respirare liberi,
i rifiuti miserabili
delle vostre spiagge affollate.
Mandatemi loro, i
senzatetto, gli scossi dalle tempeste,
e io solleverò la mia
fiaccola accanto alla porta dorata.
https://mam-e.it/la-statua-della-liberta-il-28-ottobre-1886-linaugurazione-del-celebre-simbolo-di-new-york/
Inaugurata il 28 ottobre del 1886, la Statua della Libertà si
trova alla foce del fiume Hudson nella
baia di Manhattan, sulla Liberty Island. I suoi 93 metri totali di altezza la
rendono visibile anche a 40 chilometri di distanza.
Il vero nome di quest’opera è Liberty Enlightening the World, cioè
la Libertà che illumina il mondo.
Essa infatti sta a rappresentare Libertas, la dea romana della libertà, mentre
calpesta le catene che
rimandano al potere dispotico. Con la mano destra sorregge una fiaccola, simbolo del fuoco infinito
della libertà, e con la sinistra invece tiene la tavola della Dichiarazione d’Indipendenza Americana su
cui è incisa la data del 4 luglio
1776. Sulla testa la statua porta una corona composta di sette punte,
che rappresentano i sette mari e i sette continenti.
LA STORIA DELLA STATUA DELLA
LIBERTÀ
La Statua della Libertà è un dono da parte
della Francia agli Stati Uniti,
per il centenario dell’Indipendenza Americana.
L’ideatore fu infatti Édouard
René Lefebvre de Laboulaye, che volle creare un monumento per dimostrare il
rapporto di fratellanza tra le nazioni e per celebrare il
centenario di entrambe le rivoluzioni, che si sono contraddistinte per il loro
senso di libertà e giustizia.
Questo ispirò moltissimo lo
scultore Frédéric Auguste Bartholdi,
che progettò fin da subito una statua simile al Colosso di Rodi.
Anche Alexandre Gustave Eiffel prese parte alla
progettazione, soprattutto per la realizzazione della struttura portante.
Nel 1875 cominciarono i
lavori, terminati poi nel 1884 a Parigi. La Statua
venne trasportata fino a New York grazie all’intervento della marina
francese, che finalmente nel giugno del 1885 fece arrivare tutte le
duecento casse contenenti i pezzi dell’opera. L’inaugurazione avvenne però l’anno
successivo, poiché fu necessario attendere la realizzazione del basamento che
ancora oggi regge quest’esemplare opera architettonica.
Fin dall’inaugurazione celebrata
dal Presidente Cleveland, la Statua della Libertà è diventata
simbolo non solo di unione tra i popoli, giustizia e fratellanza, ma anche
del progresso tecnologico ottocentesco.
CURIOSITÀ
- La Statua della Libertà è in parte ispirata alla
celebre Libertà che guida il popolo, rappresentata nel
quadro di Eugène Delacroix. L’opera
pittorica che rappresenta le tre giornate di Parigi del 1830,
quando il popolo francese si ribellò al Re Carlo X. Al centro
del quadro si erge una donna, simbolo di libertà e
rivoluzione. È vestita come una donna popolana dell’8oo ma il suo corpo
rimanda alle statue antiche. Nella mano sinistra regge
un fucile con baionetta e con la destra innalza la bandiera tricolore
francese.
- Il colore originale della Statua non è verde, ma marrone/rossastro.
Infatti, essa è fatta di rame e acciaio, e
l’attuale colore verde è dovuto all’ossidazione del metallo
causata dalla salsedine.
- Sul piedistallo che regge la Statua vi è inciso
il sonetto The New Colossus, scritto
nel 1883 da Emma Lazarus, giovane poetessa
americana. La ragazza fu ispirata dall’arrivo a New York degli ebrei scappati
dalla Russia, successivamente all’uccisione di Alessandro II. A
commuoverla sono i volti di queste persone in cerca di una nuova casa da
abitare e in cerca di libertà. I suoi versi vogliono rappresentare una
terra che sempre accoglierà gli ultimi e guiderà il mondo
con i suoi principi universali.
Non come il gigante di
bronzo di greca fama,
che a cavalcioni da
sponda a sponda stende i suoi arti conquistatori:
Qui, dove si
infrangono le onde del nostro mare
Si ergerà una donna
potente con la torcia in mano,
la cui fiamma è un
fulmine imprigionato, e avrà come
nome Madre degli
Esuli. Il faro
nella sua mano darà il
benvenuto al mondo, i
suoi occhi miti scruteranno quel mare che giace fra due città.
Antiche terre, – ella dirà con labbra mute
– a voi la gran pompa!
A me date
i vostri stanchi, i
vostri poveri,
le vostre masse
infreddolite desiderose di respirare liberi,
i rifiuti miserabili
delle vostre spiagge affollate.
Mandatemi loro, i
senzatetto, gli scossi dalle tempeste,
e io solleverò la mia
fiaccola accanto alla porta dorata.
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