“Credo di non saper influenzare nessuno eccetto me
stessa.” Winona Ryder
L'impronta del talento
L'ormai affermata attrice, immortalata con le sue
impronte anche sulla Hollywood Boulevard (la celeberrima "strada delle
stelle", disseminata di impronte dei divi sul cemento) è nata venerdì 29
ottobre 1971 alle 11:00 del mattino nella cittadina di Winona (nome di una dea
del sesso, indiana Dakota, che significa "prima figlia nata") nel
Minnesota, e di quel posto ha preso anche il nome, deciso dai due genitori
hippies. Suo padre è Michael Horowitz archivista del "guru hippy"
Timothy Leary (massimo esponente lisergico della beat generation).
La famigliola (composta anche dagli altri tre fratelli
di Winona, dotati anche loro di nomi poco convenzionali: la sorella Suhyata e i
due fratelli Jubal e Yuri), cresce nel Nord della California in una comunità
rurale senza elettricità. Quando Winona ha dieci anni si spostano a Petaluma,
nei pressi di San Francisco.
Qui all'età di dodici anni la futura attrice si
iscrive all'American Conservatory Theater dove scopre la sua vera vocazione e
dove viene notata dal regista David Seltzer che la sceglie per il film
"Lucas" del 1986. Inizia così l'incredibile carriera di Noni (è il
suo soprannome) che cambia il suo cognome in Ryder in riferimento al cantante
Mitch Ryder. Successivamente arrivano altri film come "Beetlejuice
- spiritello porcello" di Tim Burton,
"Schegge di follia" con Christian Slater e "Great balls of
fire" accanto a Dennis Quaid,
che interpreta il cantante "maledetto" Jerry Lee Lewis.
L'anno successivo è la protagonista di "Edward mani di forbice"
(con Johnny Depp)
sempre diretto da Tim Burton e
di "Sirene" grazie al quale ottiene una nomination al "Golden
Globe". Il successo, arrivato così rapidamente, la fa diventare subito una
grande star, ma a soli vent'anni Winona non regge i carichi di lavoro così
intensi, al punto da passare un breve periodo in ospedale per crisi d'ansia
dovute al troppo lavoro.
Non tarda a riprendersi e a rimettersi in moto con
"Dracula" nel ruolo di Mina Murray sotto la regia del grande Francis Ford Coppola e
con "L'età dell'innocenza"
diretta da un altro grande regista come Martin Scorsese.
Questa volta arriva anche la nomination all'Oscar come miglior attrice non
protagonista, bissata l'anno dopo come protagonista di "Piccole donne".
Dopo "La seduzione del male" del 1996 (anno
in cui ha una relazione con l'attore David Duchovny, il noto agente Mulder
della serie "X-Files"), è nel cast del quarto capitolo di "Alien"
mentre la rivista "People" la nomina tra le 50 donne più belle del
mondo e la britannica "Empire" la mette al quarantaduesimo posto tra
le migliori attrici di tutti i tempi.
Nel 1999 ottiene molte lodi per "Ragazze interrotte",
il bel film indipendente da lei prodotto, diretto da James Mangold (per questa
parte si è perfino parlato di Oscar, ma poi la sua interpretazione è stata
offuscata da quella carismatica e toccante della coprotagonista Angelina
Jolie, la quale si è portata a casa l'ambita
statuetta), e nel 2000 ha recitato in "Autumn in New York" con Richard
Gere e nel controverso "Lost
souls".
Ex fidanzata dell'attore Matt
Damon, è inoltre membro dell'American Indian
College Fund che ha lo scopo di aiutare i nativi d'America a preservare la loro
cultura attraverso l'istruzione.
Le notizie nei primi anni 2000 su di lei non sono però
lusinghiere. Dopo esser stata ricoverata per abuso di psicofarmaci, è finita su
tutti i rotocalchi del mondo per esser stata sorpresa da una telecamera
nascosta a rubare merce di poco valore in un negozio di New York. Tra gli
ultimi film in cui ha partecipato ricordiamo "Star
Trek" (2009), "Il
cigno nero" (Black Swan, 2010), "Il
dilemma" (The Dilemma, di Ron Howard, 2011), "Homefront"
(2013).
https://biografieonline.it/biografia-winona-ryder
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