Luciana Littizzetto: Nata a Torino, con la sua satira pungente è dagli anni
Novanta tra i beniamini del pubblico televisivo italiano.
“Per essere politically correct, le donne piatte si
chiameranno portatrici sane di capezzoli.”
Luciana Littizzetto
Biografia
Attrice comica ormai presente con regolarità sui
nostri teleschermi, Luciana Littizzetto è diventata famosa grazie ad alcune
esilaranti interpretazioni di personaggi creati da lei, come ad esempio la
famosa Sabry, o come l'assatanata Lolita, entrambe fautrici di
diffusi tormentoni.
Nata a Torino, città in cui vive tuttora, il 29 Ottobre
del 1964, malgrado nella vita si sia affermata come cabarettista,
professionalmente parlando viene in realtà da molto lontano. Gli studi
intrapresi esulano da quelli dell'attrice, così come i lavori svolti in
precedenza. Diplomatasi infatti in pianoforte nel Conservatorio della sua città
nel 1984, si è poi laureata in Lettere alla facoltà di magistero nel 1990, con
una tesi sulla storia del melodramma dal titolo "La mitologia della notte
e della luna nel melodramma romantico del primo '800". In seguito, per ben
nove anni si è dedicata all'insegnamento della musica nelle scuole medie.
Tra il 1988 ed il 1990 ha invece frequentato la scuola
di recitazione dell'"I.D.A.S." (Istituto d'Arte e Spettacolo)",
della quale in quel periodo era direttore artistico Arnoldo Foà, e che poi ha
cambiato la denominazione in "T.N.T. - Teatro Non Teatro", diretta da
Michele di Mauro: comincia così la sua carriera come doppiatrice alla
"Delta Film" di Gassino Torinese e come autrice di testi per i primi
suoi spettacoli (in collaborazione con i Soggetti):
"Lacrime","Sogni", e "Sesso".
Gli anni '90
Nell'Agosto 1991 ha vinto ad Aosta il premio
"Ettore Petrolini" al Festival di cabaret "Bravograzie!"
che si svolge al Teatro Romano di Aosta, con lo spettacolo
"Videobox"; questa vittoria le ha fruttato un'apparizione come ospite
al "Maurizio Costanzo Show",
dove, anche in seguito, ha sempre raccolto ampi consensi da parte del pubblico.
Ed è proprio in questo periodo che quella di cabarettista ed attrice comincia a
diventare una vera e propria professione, soprattutto grazie al contatto con
un'agenzia di Milano. Luciana può così finalmente abbandonare definitivamente
l'insegnamento e dedicarsi anima e corpo alla costruzione dei suoi spettacoli.
Una delle spinte fondamentali che la animano, fra
l'altro, è quella di sfatare il mito secondo cui le donne sono costituzionalmente
poco in grado di far ridere o
infelici nell'usare l'arma del doppio senso, solitamente riservata ai soli
uomini. Con una buona dose di coraggio e di bravura, la comica torinese
dimostrerà che non è così, spesso anche calcando appositamente la mano su certe
tematiche, trattate sempre con gran senso del grottesco e del surreale. Il suo
nome comincia dunque ad imporsi, a circolare, e la sua vèrve è notata da più
parti. Le richieste di scrittura cominciano a giungere a raffica. Nel 1991
prende parte come corista, tanto per dimostrare la sua versatilità, nel disco
"Càbala" dei futuri Mau Mau, i Loschi Dezi (la si può sentire nella
canzone "Il diavolo e l'acqua santa"), mentre l'anno successivo entra
a far parte del team di "Avanzi", la trasmissione "cult" di
Raitre. Il pubblico impara a conoscerla e si affeziona a questa ragazza dalla
fortissima personalità comica.
Malgrado la crescente popolarità televisiva, non
dimentica però il teatro, che la rivede comparire sui palcoscenici di tutta
Italia con lo spettacolo "Parlami d'amore Manù", di cui è anche
autrice dei testi. Nello spettacolo sfilano molti personaggi creati dalla
stessa Littizzetto, caratterizzati da diversi cappelli e
vittime di svariate esperienze, ma accomunati dal desiderio di chiedere
consiglio ad una fantomatica dispensatrice di aiuto.
Nel 1993 partecipa come autrice alla quarta edizione
del Festival di Sanscemo: la sua canzone si intitola
"Naziskina" (su musica di Silvio Ferrero), ed è cantata dal
cabarettista torinese Cesare Vodani. Sempre nello stesso anno è tra gli ospiti
fissi di "Cielito Lindo", in onda su Raitre e condotto da Claudio Bisio ed
Athina Cenci, dove presenta il già ricordato personaggio di Sabrina (diventata
celeberrima per tormentone di "Minchia Sabbry"). Per non perdersi
nulla, lavora anche in radio, a fianco di Piero Chiambretti per
la conduzione di un "Hit parade" radiofonica.
Ma la Littizzetto, da buona autrice di testi, è anche
un'ottima scrittrice umoristica: ne sono testimonianza i libri che ha scritto,
fra cui "L'agenda di Minchia Sabbry" (una raccolta delle avventure
del suo personaggio più noto), "Ti amo, bastardo", con una selezione
di alcuni suoi monologhi e il vendutissimo "Sola come un gambo di
sedano", raccolta di alcuni articoli apparsi su "Torinosette",
riveduti e corretti.
La seconda metà degli anni
'90
Dal gennaio 1995 partecipa a "Letti
gemelli", in onda su Raitre, con Oreste De Fornari e Gloria De Antoni e,
nell'estate, a "TV cumpra'", su Raitre, con due maestri della
comicità elegante come Michele Mirabella ed
Ivo Garrani. Dall'autunno del '95 all'estate del '96 ha interpretato su
Radiodue la radiocommedia "Giada", nella parte della protagonista
principale, con la Banda Osiris, e dal Gennaio del 1997 ha
condotto "Single" con Bruno Gambarotta (un
altro "signore" della televisione di qualità), programma in onda su
Radiodue del quale è stata anche coautrice; nell'estate di quell'anno ha invece
collaborato come inviata alla trasmissione quotidiana "Radio Duo",
condotta da Ermanno Anfossi ed andata in onda da Giugno a Settembre.
Sempre nello stesso anno, ha lavorato su "Italia
1" in "Facciamo cabaret", e dal 29 Settembre a "Ciro, il
figlio di Target", con Gaia De Laurentiis, i Cavalli Marci ed Enrico Bertolino.
Nel frattempo, e' avvenuto anche il debutto nel cinema, in "Tutti giù per
terra", di Davide Ferrario, pellicola tratta dall'omonimo romanzo del
torinese Giuseppe Culicchia; l'esperienza è proseguita con "Tre uomini e una gamba",
di e con Aldo Giovanni e Giacomo, pellicola uscita nel Dicembre dello stesso
anno e che ha avuto esiti eccezionali per gli standard del cinema italiano,
grazie all'enorme successo commerciale.
Nei mesi di Gennaio e Febbraio del 1998 è stata ospite
di alcune puntate di "Mai dire gol", il programma domenicale della
Gialappa's Band, e dal 24 Marzo è apparsa nella ripresa del programma
"Ciro, il figlio di Target", dove ha presentato vecchi e nuovi
personaggi. Dal 5 Aprile ha condotto "Titanic(a)", programma
radiofonico di otto puntate scritto in collaborazione con Stefania Bertola e in
onda tutte le domeniche dalle 13,30 alle 14,40 su Radiodue, sul tema dei
colori: ogni settimana Luciana presentava alcuni monologhi su temi legati
appunto al colore della puntata. Il titolo del programma nasceva dal fatto che
essere da sola per più di un'ora davanti al
microfono sembrava all'ormai già scafata comica
un'impresa invero titanica. Subito dopo, arriva anche l'esperienza di
"Zelig - Facciamo cabaret", condotto da Simona Ventura su
Italia 1. La Littizzetto si produsse in una serie di ospitate di
indimenticabile impatto.
Con l'inizio dei mondiali di Francia '98 è stata
un'inviata molto speciale (l'attrice visitava i ritiri delle squadre avversarie
dell'Italia) per "Mai dire Goal", la trasmissione della Gialappa's;
non contenta, cominciava una nuova trasmissione radiofonica con Ermanno
Anfossi, dal bizzarro titolo di "Quizzas". Da Settembre '98 è stata
nuovamente a "Mai dire gol": oltre a Lolita ha presentato
dei nuovi personaggi, come la bella del paese e la pianista Nives.
L'anno successivo esce il film "E allora
mambo", una commedia girata a Bologna, scritta e diretta da Lucio
Pellegrini e Fabio Bonifacci, con alcuni comici emergenti come Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu,
Maddalena Maggi, Enrico Bertolino,
Gigio
Alberti e Gianni Fantoni. Sempre nel 1999, a "Mai
dire gol", ha presentato una versione "aggiornata" di Minchia
Sabbry, stavolta nelle vesti di cassiera di un fast-food.
Vita privata
Dal 1997 è legata a Davide Graziano, ex
batterista degli Africa Unite (e session man con altri artisti, tra cui Vinicio Capossela):
sono genitori di due ragazzi in affido. La relazione è terminata nel 2018.
Luciana Littizzetto negli
anni 2000
Nel 2000 ha partecipato ad altri due film, "Tutti gli uomini del
deficiente" (il debutto dietro la macchina da
presa dei tre della Gialappa's) e "Tandem" (la seconda pellicola di
Lucio Pellegrini). Sempre nello stesso anno ha partecipato a "Quelli che
il calcio" su Raidue, proponendo svariati nuovi personaggi, come Bianca
Eberni e Babooskha.
Una cosa che pochi sanno, invece, è che Luciana
Littizzetto è anche apparsa, in un'inedita veste sexy e aggressiva, in un
servizio su "MAX", la patinata a trasgressiva rivista per single, nel
mese di Novembre. Sono poi continuate le sue apparizioni come ospite sui più
disparati programmi, da "Matricole" su Italia 1 al "Maurizio Costanzo Show".
Ad Aprile 2001 ha iniziato il suo nuovo programma radiofonico, "Le parole
che non ti ho mai chiesto", sulle problematiche dei rapporti di coppia.
Luciana Littizzetto, fra le sue molteplici attività,
si è anche cimentata come cosceneggiatrice in un film che la vede protagonista
assoluta: "Ravanello pallido". Ormai personaggio ideale anche come
testimonial per lanciare prodotti e servizi, ha preso parte ad una campagna
pubblicitaria pluripremiata. Ogni anno tiene comunque svariati spettacoli nei
posti più disparati d'Italia, sempre con notevole successo.
Nel 2004 esce il suo libro che si intitola "Col
cavolo".
Dal 2005 è ospite fissa nel programma di Fabio
Fazio Che tempo che fa. L'anno seguente
pubblica un nuovo libro dal titolo "Rivergination" (2006, Mondadori).
L'8 marzo 2009 Luciana Littizzetto è protagonista assoluta di
una puntata speciale di "Che tempo che fa", dedicata alle donne.
Gli anni 2010
Nel 2010 torna protagonista sul grande schermo con il
film "Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso", di
Giovanni Veronesi, con Silvio
Orlando, Michele
Placido, Elena
Sofia Ricci e Margherita
Buy.
Anche in questi anni è una presenza fissa di "Che
Tempo Che Fa". Nel 2013 e 2014 affianca Fabio Fazio alla conduzione del
Festival di Sanremo.
Bibliografia di Luciana
Littizzetto
- Minchia Sabbry! (Baldini e Castoldi, 1999)
- Ti amo bastardo (Zelig, 2000)
- Un attimo, sono nuda (con Roberta Corradin,
Piemme, 2001)
- Sola come un gambo di sedano (Mondadori, 2001)
- La principessa sul pisello, Mondadori, 2002)
- Col cavolo (Mondadori, 2004)
- Rivergination (Mondadori, 2006)
- Che Litti Che Fazio (Mondadori, 2007)
- La Jolanda furiosa (Mondadori, 2008)
- Che Litti Che Fazio 2 (Mondadori, 2010)
- I dolori del giovane Walter (Mondadori, 2010)
- L'educazione delle fanciulle. Dialogo tra due
signorine perbene (con Franca Valeri, Einaudi,
2011)
- Madama Sbatterflay (Milano, Mondadori, 2012)
- L'incredibile Urka (Milano, Mondadori, 2014)
- La bella addormentata in quel posto (Milano,
Mondadori, 2016)
- Ogni cosa è fulminata. Alla ricerca delle Picicì
(Piccole Cose Certe), 2018
- Io mi fido di te: Storia dei miei figli nati dal cuore (2021)
https://biografieonline.it/biografia-luciana-littizzetto
“Per essere politically correct, le donne piatte si
chiameranno portatrici sane di capezzoli.”
Luciana Littizzetto
Biografia
Attrice comica ormai presente con regolarità sui
nostri teleschermi, Luciana Littizzetto è diventata famosa grazie ad alcune
esilaranti interpretazioni di personaggi creati da lei, come ad esempio la
famosa Sabry, o come l'assatanata Lolita, entrambe fautrici di
diffusi tormentoni.
Nata a Torino, città in cui vive tuttora, il 29 Ottobre
del 1964, malgrado nella vita si sia affermata come cabarettista,
professionalmente parlando viene in realtà da molto lontano. Gli studi
intrapresi esulano da quelli dell'attrice, così come i lavori svolti in
precedenza. Diplomatasi infatti in pianoforte nel Conservatorio della sua città
nel 1984, si è poi laureata in Lettere alla facoltà di magistero nel 1990, con
una tesi sulla storia del melodramma dal titolo "La mitologia della notte
e della luna nel melodramma romantico del primo '800". In seguito, per ben
nove anni si è dedicata all'insegnamento della musica nelle scuole medie.
Tra il 1988 ed il 1990 ha invece frequentato la scuola
di recitazione dell'"I.D.A.S." (Istituto d'Arte e Spettacolo)",
della quale in quel periodo era direttore artistico Arnoldo Foà, e che poi ha
cambiato la denominazione in "T.N.T. - Teatro Non Teatro", diretta da
Michele di Mauro: comincia così la sua carriera come doppiatrice alla
"Delta Film" di Gassino Torinese e come autrice di testi per i primi
suoi spettacoli (in collaborazione con i Soggetti):
"Lacrime","Sogni", e "Sesso".
Gli anni '90
Nell'Agosto 1991 ha vinto ad Aosta il premio
"Ettore Petrolini" al Festival di cabaret "Bravograzie!"
che si svolge al Teatro Romano di Aosta, con lo spettacolo
"Videobox"; questa vittoria le ha fruttato un'apparizione come ospite
al "Maurizio Costanzo Show",
dove, anche in seguito, ha sempre raccolto ampi consensi da parte del pubblico.
Ed è proprio in questo periodo che quella di cabarettista ed attrice comincia a
diventare una vera e propria professione, soprattutto grazie al contatto con
un'agenzia di Milano. Luciana può così finalmente abbandonare definitivamente
l'insegnamento e dedicarsi anima e corpo alla costruzione dei suoi spettacoli.
Una delle spinte fondamentali che la animano, fra
l'altro, è quella di sfatare il mito secondo cui le donne sono costituzionalmente
poco in grado di far ridere o
infelici nell'usare l'arma del doppio senso, solitamente riservata ai soli
uomini. Con una buona dose di coraggio e di bravura, la comica torinese
dimostrerà che non è così, spesso anche calcando appositamente la mano su certe
tematiche, trattate sempre con gran senso del grottesco e del surreale. Il suo
nome comincia dunque ad imporsi, a circolare, e la sua vèrve è notata da più
parti. Le richieste di scrittura cominciano a giungere a raffica. Nel 1991
prende parte come corista, tanto per dimostrare la sua versatilità, nel disco
"Càbala" dei futuri Mau Mau, i Loschi Dezi (la si può sentire nella
canzone "Il diavolo e l'acqua santa"), mentre l'anno successivo entra
a far parte del team di "Avanzi", la trasmissione "cult" di
Raitre. Il pubblico impara a conoscerla e si affeziona a questa ragazza dalla
fortissima personalità comica.
Malgrado la crescente popolarità televisiva, non
dimentica però il teatro, che la rivede comparire sui palcoscenici di tutta
Italia con lo spettacolo "Parlami d'amore Manù", di cui è anche
autrice dei testi. Nello spettacolo sfilano molti personaggi creati dalla
stessa Littizzetto, caratterizzati da diversi cappelli e
vittime di svariate esperienze, ma accomunati dal desiderio di chiedere
consiglio ad una fantomatica dispensatrice di aiuto.
Nel 1993 partecipa come autrice alla quarta edizione
del Festival di Sanscemo: la sua canzone si intitola
"Naziskina" (su musica di Silvio Ferrero), ed è cantata dal
cabarettista torinese Cesare Vodani. Sempre nello stesso anno è tra gli ospiti
fissi di "Cielito Lindo", in onda su Raitre e condotto da Claudio Bisio ed
Athina Cenci, dove presenta il già ricordato personaggio di Sabrina (diventata
celeberrima per tormentone di "Minchia Sabbry"). Per non perdersi
nulla, lavora anche in radio, a fianco di Piero Chiambretti per
la conduzione di un "Hit parade" radiofonica.
Ma la Littizzetto, da buona autrice di testi, è anche
un'ottima scrittrice umoristica: ne sono testimonianza i libri che ha scritto,
fra cui "L'agenda di Minchia Sabbry" (una raccolta delle avventure
del suo personaggio più noto), "Ti amo, bastardo", con una selezione
di alcuni suoi monologhi e il vendutissimo "Sola come un gambo di
sedano", raccolta di alcuni articoli apparsi su "Torinosette",
riveduti e corretti.
La seconda metà degli anni
'90
Dal gennaio 1995 partecipa a "Letti
gemelli", in onda su Raitre, con Oreste De Fornari e Gloria De Antoni e,
nell'estate, a "TV cumpra'", su Raitre, con due maestri della
comicità elegante come Michele Mirabella ed
Ivo Garrani. Dall'autunno del '95 all'estate del '96 ha interpretato su
Radiodue la radiocommedia "Giada", nella parte della protagonista
principale, con la Banda Osiris, e dal Gennaio del 1997 ha
condotto "Single" con Bruno Gambarotta (un
altro "signore" della televisione di qualità), programma in onda su
Radiodue del quale è stata anche coautrice; nell'estate di quell'anno ha invece
collaborato come inviata alla trasmissione quotidiana "Radio Duo",
condotta da Ermanno Anfossi ed andata in onda da Giugno a Settembre.
Sempre nello stesso anno, ha lavorato su "Italia
1" in "Facciamo cabaret", e dal 29 Settembre a "Ciro, il
figlio di Target", con Gaia De Laurentiis, i Cavalli Marci ed Enrico Bertolino.
Nel frattempo, e' avvenuto anche il debutto nel cinema, in "Tutti giù per
terra", di Davide Ferrario, pellicola tratta dall'omonimo romanzo del
torinese Giuseppe Culicchia; l'esperienza è proseguita con "Tre uomini e una gamba",
di e con Aldo Giovanni e Giacomo, pellicola uscita nel Dicembre dello stesso
anno e che ha avuto esiti eccezionali per gli standard del cinema italiano,
grazie all'enorme successo commerciale.
Nei mesi di Gennaio e Febbraio del 1998 è stata ospite
di alcune puntate di "Mai dire gol", il programma domenicale della
Gialappa's Band, e dal 24 Marzo è apparsa nella ripresa del programma
"Ciro, il figlio di Target", dove ha presentato vecchi e nuovi
personaggi. Dal 5 Aprile ha condotto "Titanic(a)", programma
radiofonico di otto puntate scritto in collaborazione con Stefania Bertola e in
onda tutte le domeniche dalle 13,30 alle 14,40 su Radiodue, sul tema dei
colori: ogni settimana Luciana presentava alcuni monologhi su temi legati
appunto al colore della puntata. Il titolo del programma nasceva dal fatto che
essere da sola per più di un'ora davanti al
microfono sembrava all'ormai già scafata comica
un'impresa invero titanica. Subito dopo, arriva anche l'esperienza di
"Zelig - Facciamo cabaret", condotto da Simona Ventura su
Italia 1. La Littizzetto si produsse in una serie di ospitate di
indimenticabile impatto.
Con l'inizio dei mondiali di Francia '98 è stata
un'inviata molto speciale (l'attrice visitava i ritiri delle squadre avversarie
dell'Italia) per "Mai dire Goal", la trasmissione della Gialappa's;
non contenta, cominciava una nuova trasmissione radiofonica con Ermanno
Anfossi, dal bizzarro titolo di "Quizzas". Da Settembre '98 è stata
nuovamente a "Mai dire gol": oltre a Lolita ha presentato
dei nuovi personaggi, come la bella del paese e la pianista Nives.
L'anno successivo esce il film "E allora
mambo", una commedia girata a Bologna, scritta e diretta da Lucio
Pellegrini e Fabio Bonifacci, con alcuni comici emergenti come Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu,
Maddalena Maggi, Enrico Bertolino,
Gigio
Alberti e Gianni Fantoni. Sempre nel 1999, a "Mai
dire gol", ha presentato una versione "aggiornata" di Minchia
Sabbry, stavolta nelle vesti di cassiera di un fast-food.
Vita privata
Dal 1997 è legata a Davide Graziano, ex
batterista degli Africa Unite (e session man con altri artisti, tra cui Vinicio Capossela):
sono genitori di due ragazzi in affido. La relazione è terminata nel 2018.
Luciana Littizzetto negli
anni 2000
Nel 2000 ha partecipato ad altri due film, "Tutti gli uomini del
deficiente" (il debutto dietro la macchina da
presa dei tre della Gialappa's) e "Tandem" (la seconda pellicola di
Lucio Pellegrini). Sempre nello stesso anno ha partecipato a "Quelli che
il calcio" su Raidue, proponendo svariati nuovi personaggi, come Bianca
Eberni e Babooskha.
Una cosa che pochi sanno, invece, è che Luciana
Littizzetto è anche apparsa, in un'inedita veste sexy e aggressiva, in un
servizio su "MAX", la patinata a trasgressiva rivista per single, nel
mese di Novembre. Sono poi continuate le sue apparizioni come ospite sui più
disparati programmi, da "Matricole" su Italia 1 al "Maurizio Costanzo Show".
Ad Aprile 2001 ha iniziato il suo nuovo programma radiofonico, "Le parole
che non ti ho mai chiesto", sulle problematiche dei rapporti di coppia.
Luciana Littizzetto, fra le sue molteplici attività,
si è anche cimentata come cosceneggiatrice in un film che la vede protagonista
assoluta: "Ravanello pallido". Ormai personaggio ideale anche come
testimonial per lanciare prodotti e servizi, ha preso parte ad una campagna
pubblicitaria pluripremiata. Ogni anno tiene comunque svariati spettacoli nei
posti più disparati d'Italia, sempre con notevole successo.
Nel 2004 esce il suo libro che si intitola "Col
cavolo".
Dal 2005 è ospite fissa nel programma di Fabio
Fazio Che tempo che fa. L'anno seguente
pubblica un nuovo libro dal titolo "Rivergination" (2006, Mondadori).
L'8 marzo 2009 Luciana Littizzetto è protagonista assoluta di
una puntata speciale di "Che tempo che fa", dedicata alle donne.
Gli anni 2010
Nel 2010 torna protagonista sul grande schermo con il
film "Genitori & figli - Agitare bene prima dell'uso", di
Giovanni Veronesi, con Silvio
Orlando, Michele
Placido, Elena
Sofia Ricci e Margherita
Buy.
Anche in questi anni è una presenza fissa di "Che
Tempo Che Fa". Nel 2013 e 2014 affianca Fabio Fazio alla conduzione del
Festival di Sanremo.
Bibliografia di Luciana
Littizzetto
- Minchia Sabbry! (Baldini e Castoldi, 1999)
- Ti amo bastardo (Zelig, 2000)
- Un attimo, sono nuda (con Roberta Corradin,
Piemme, 2001)
- Sola come un gambo di sedano (Mondadori, 2001)
- La principessa sul pisello, Mondadori, 2002)
- Col cavolo (Mondadori, 2004)
- Rivergination (Mondadori, 2006)
- Che Litti Che Fazio (Mondadori, 2007)
- La Jolanda furiosa (Mondadori, 2008)
- Che Litti Che Fazio 2 (Mondadori, 2010)
- I dolori del giovane Walter (Mondadori, 2010)
- L'educazione delle fanciulle. Dialogo tra due
signorine perbene (con Franca Valeri, Einaudi,
2011)
- Madama Sbatterflay (Milano, Mondadori, 2012)
- L'incredibile Urka (Milano, Mondadori, 2014)
- La bella addormentata in quel posto (Milano,
Mondadori, 2016)
- Ogni cosa è fulminata. Alla ricerca delle Picicì
(Piccole Cose Certe), 2018
- Io mi fido di te: Storia dei miei figli nati dal cuore (2021)
https://biografieonline.it/biografia-luciana-littizzetto
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