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martedì 14 settembre 2021

Lo Sapevate Che: Franco Califano: Tra i fan era noto con il soprannome di Er Califfo, per il pubblico italiano è stato uno dei cantautori e parolieri più prolifici di sempre (400 canzoni)


Sapete perché ho scritto un libro sul sesso? Perché me l'hanno chiesto. E hanno fatto bene.” Franco Califano

 

L'onore, il poeta, il Califfo

Il "Prevert di Trastevere", uno degli artisti-simbolo della grande musica d'autore italiana: Franco Califano, nato a Tripoli il 14 settembre 1938, ha avuto un'infanzia davvero pasoliniana, caratterizzata da tante vicissitudini e mille guai.

Ragazzo sensibile, dalle antenne straordinariamente attente e ricettive, trova nella dimensione della canzone il mezzo per poter esprimere al meglio quello che vede intorno a lui, la sua filosofia di vita e la sua già matura amarezza. Il contatto - per lui vitale - con le persone, le cose e con tutto ciò che ruota nell'universo artistico romano (e poi internazionale), si dimostra fonte di inesauribile carica vitale e creativa: i critici più attenti, coloro che sanno andare al di là delle apparenze, salutano un nuovo fenomeno della musica italiana, qualcuno che sa andare oltre, con i suoi testi, al mero concetto di canzone.

Invero, l'universo espresso da Franco Califano tocca una dimensione filosofica ed esistenziale che sa andare in profondità e sa cogliere sentimenti universali, per quanto assolutamente non banali. Non sarà un caso se, anni dopo (e già ormai ricco e famoso), gli verrà assegnata una laurea honoris causa in Filosofia dall'Università di New York. Un riconoscimento conquistato con l'attività sul campo e la vita vissuta, più che con le speculazioni teoriche (pur nobilissime ed indispensabili).

Alcune frasi tratte dalle sue canzoni sono diventate d'altra parte dei veri e propri slogan, lampi di genio capaci di illuminare un intero modo di sentire (a partire dal celebre "tutto il resto è noia"). Anche il linguaggio giornalistico ha saccheggiato non poco le sue intuizioni lessicali.

Con oltre 1000 canzoni scritte nella sua carriera, venti album all'attivo, tante canzoni di successo scritte per altri, da Ornella Vanoni ("La musica è finita" e "Una ragione di più"), a Mia Martini (il popolare "Minuetto", è suo), da Bruno Martino ("E la chiamano estate") a Fred Bongusto ("Questo nostro grande amore"), "il Califfo" si è ormai conquistato un posto fisso nella storia della canzone. Perdipiù, la "Storia della canzone romana", lo cita quale più grande autore vivente per "aver scritto le più belle pagine della canzone dialettale romanesca".

In età matura Franco Califano si è dedicato anche anche alla letteratura, pubblicando la raccolta di poesie "Voglia di vivere, voglia di morire" e i libri autobiografici come "Soli fino al capolinea" e "Il cuore nel sesso".

Nel 2001 il gruppo pop italiano Delta V ha inciso una versione di "Un'estate fa" che ha ottenuto un grande successo, contribuendo così a rilanciare il nome di Califano anche presso il pubblico giovanile. Anche Fiorello è in parte responsabile del suo rilancio - almeno televisivo - grazie alla splendida e divertente imitazione di Califano che lo showman è solito includere nel proprio repertorio.

L'artista è tornato sulle scene partecipando nel 2005 alle 55ma edizione del Festival di Sanremo con la canzone "Non escludo il ritorno". L'anno successivo è uno dei protagonisti del reality show canoro di RaiDue, "Music Farm".

Malato da un lungo periodo Franco Califano muore a Roma all'età di 74 anni, nella sua casa di Acilia, il giorno 30 marzo 2013.

https://biografieonline.it/biografia-franco-califano

 

 

1937 - Renzo Piano (83 anni fa): Nato a Genova, il nome di Renzo Piano è sinonimo nel mondo della grande architettura italiana. Portano la sua firma opere di straordinario ingegno sparse per il pianeta: dal Centre Pompidou...

 

Renzo Piano: Residente a Parigi], è considerato uno degli architetti più influenti, prolifici e attivi a livello internazionale del XX e XXI secolo, vincitore di numerosi premi, tra cui il Premio Pritzker consegnatogli dal Presidente degli Stati “Uniti Bill Clinton alla Casa Bianca nel 1998 e della medaglia d'oro AIA nel 2008

La città è una stupenda emozione dell'uomo. La città è un'invenzione, anzi: è l'invenzione dell'uomo.” Renzo Piano

 

 

Riconoscenza alla tradizione

Renzo Piano nasce a Genova il 14 Settembre del 1937, da una famiglia di imprenditori edili. Laureatosi al Politecnico di Milano nel 1964, dopo aver effettuato le esperienze presso architetti assai affermati all'epoca (come Franco Albini, Marco Zanuso, Louis Kahn e Makowskj), e pur continuando ad aiutare il padre nel suo lavoro, inizia in proprio un lavoro di sperimentazione che lo porterà ad esiti del tutto originali. In particolare, si dedica allo sviluppo di strutture spaziali a guscio, realizzate con sistemi costruttivi innovativi (dato che innovativa è la sua concezione spaziale), avendo come riferimento l'amico e maestro francese Jean Prouvé.

La risonanza internazionale di questi lavori, a cui si aggiunge una commissione importante come il padiglione per la XIV Triennale del 1966, è enorme. Il suo nome si impone nell'ambiente e presso gli esperti tanto che alcune riviste specializzate gli dedicano ampi servizi (è il caso di "Domus", che in un suo numero dell'epoca illustra i primi progetti di Piano). Ma il sintomo del vero successo è la citazione del suo nome su riviste sempre del ramo ma non rivolte esclusivamente ad addetti ai lavori od appassionati, come ad esempio "Casabella". Grazie a questa affermazione internazionale ormai consolidata, ottiene possibilità di realizzare il padiglione dell'industria italiana all'Expo di Osaka nel 1969.

Dal 1971 inizia la collaborazione con Richard Rogers, nella società Piano&Rogers, e dal 1977 con Peter Rice, con la Piano&Rice Associates.

Proprio in questo periodo gli viene affidato uno dei progetti più discussi della sua carriera. Parigi, infatti, disponeva di una piazza non molto grande e del tutto anonima, che l'amministrazione cittadina (e il Presidente francese Pompidou in primo luogo), aveva deciso di riqualificare, istituendo un centro per l'arte contemporanea. Dopo aver valutato il progetto di Piano, ecco allora che nasce il celeberrimo, Centre Georges Pompidou, detto anche "Beaubourg", cento mila metri quadrati nel cuore della capitale francese, una costruzione dall'impianto architettonico ardito, costruito con materiali inusuali. Il Centro era così innovativo che non ha mancato di suscitare un vero fiume in piena di commenti, sia a favore che contro.

Ad ogni modo, Renzo Piano, a dispetto delle critiche che talvolta si sono abbattute sul suo lavoro, è sempre andato avanti sulla sua strada. A proposito della sua inclinazione per questa professione ha avuto modo di dichiarare: "Quello dell'architetto è un mestiere antico come cacciare, pescare, coltivare ed esplorare. Dopo la ricerca del cibo viene la ricerca della dimora. Ad un certo punto, l'uomo, insoddisfatto dei rifugi offerti dalla natura, è diventato architetto".

Dal 1981 ha dato vita al Renzo Piano Building Workshop, mirato all'uso di materiali e tecnologie all'avanguardia, con l'intento di progredire sempre di più nella capacità di realizzare edifici e complessi urbani in tutto il mondo. Grazie alla straordinaria mole del suo lavoro e ai concetti innovativi che esso ha prodotto, su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro, un universo critico facilmente reperibile attraverso gli innumerevoli testi che sono stati pubblicati sulla sua intera opera. Inoltre, nelle principali città dell'Europa e degli Stati Uniti d'America (oltre che in Giappone e in Australia), gli sono state dedicate innumerevoli mostre. Tra i principali riconoscimenti internazionali si ricordano: l'Honorary Fellowship Riba a Londra (1986), la Legione d'Onore a Parigi (1985), la Riba Royal Gold Medal for Architecture (1989), il titolo di "Cavaliere di Gran Croce", il premio Imperiale a Tokio (1995) e il premio Pritzker (1998). Dal 1994 è ambasciatore dell'UNESCO per l'architettura.

Numerosi sono anche i riconoscimenti universitari (visiting professor alla Columbia University di New York, alla Architectural Association di Londra, laurea honoris causa ricevuta dalle Università di Stoccarda e Delft) e quelli in concorsi nazionali ed internazionali.

Infine, pochi forse conoscono l'attività di Renzo Piano come scrittore e saggista. In libreria, infatti, è possibile reperire scritti non necessariamente tecnici sul mestiere dell'architetto, come ad esempio i pregevoli "Dialoghi di cantiere" e "Giornale di Bordo".

A questo proposito, ha confessato in un'intervista: "Personalmente trovo che la mia voglia di esplorare sentieri non battuti vada perfettamente d'accordo con la mia riconoscenza nei confronti della tradizione. Forse questo è un tratto europeo, forse è specificatamente italiano. Certamente è l'eredità di una cultura umanista". E ancora: "Quando mi chiedono come sarà la città del futuro, io rispondo: spero come quella del passato."

Architetto ormai noto in tutto il mondo, è tornato alla ribalta dopo il 2000 grazie all'inaugurazione dell'Auditorium della Musica di Roma, un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti della grande musica.

Tra le sue ultime opere disseminate in tutto il mondo c'è lo Shard London Bridge, il grattacielo più alto d'Europa, inaugurato a Londra all'inizio del mese di luglio 2012 in occasione dei Giochi Olimpici.

Alla fine del mese di agosto 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha nominato Renzo Piano senatore a vita.

Principali progetti completati:

Centro culturale Georges Pompidou, Paris, Francia, (Piano & Rogers)

Museo per la Collezione de Menil, Houston, U.S.A.

Stadio di calcio S.Nicola, Bari, Italia

Ristrutturazione del Lingotto, Torino, Italia

Aeroporto internazionale del Kansai, Osaka, Giappone

Risistemazione dell¹area del Porto Antico, Genova, Italia

Risistemazione della Potsdamer Platz, Berlino, Germania

Centro Culturale Jean Marie Tjibaou, Nouméa, Nuova Caledonia

Le Torri, Aurora Place, Sydney, Australia

Torre Hermès, Tokyo, Giappone

Shard London Bridge, Londra, Inghilterra

https://biografieonline.it/biografia-renzo-piano

 

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