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giovedì 24 dicembre 2015

Lo Sapevate Che: Onorevoli Temi...



Avanti tutta sui diritti, aveva promesso Matteo Renzi già nel 2015. L’intento del presidente del Consiglioera di riequilibrare le mosse di un governo considerato poco di sinistra – dal Jobs Act al taglio dell’Imu – con una sterzata sui temi sociali. Entro l’anno, giuravano in maggioranza, il Parlamento avrà approvato le unioni civili, la legge contro l’omofobia, lo ius soli – molto temperato- per i bambini che nascono in Italia da famiglie di immigrati. E il reato di tortura, perché casi come quelli della scuola Diaz, della caserma di Bolzaneto al G8 o dell’uccisione del giovane Federico Aldobrandi da parte dei poliziotti a Ferrara abbiano riferimenti normativi (applicando una convenzione Onu datata 1984, ma si sa che quando vuol far tardi il nostro Paese ci riesce benissimo. Non è difficile prevedere che saranno questi i temi caldi del 2016. Unioni civili in primis, visto che il conferimento di diritti alle coppie omosessuali (in Europa gli altri a non riconoscerli sono solo Cipro e i paesi ex sovietici e L’Italia è stata condannata dalla Corte dei diritti umani di Strasburgo) è ancora in dubbio. Il nodo è quello della stepchild adoption, l’adozione del figlio del partner perché i bambini possano in ogni caso avere due genitori. Un modo surrettizio di far entrare in Italia l’utero in affitto, dicono i cattolici. Se si levasse quella parte, però, il risultato sarebbe di far perdere al testo sostenitori a sinistra, senza guadagnare a destra. E’ già successo con il reato di omofobia, altro ddl impantanato. Diritti a parte, (ri)sentiremo parlare di prescrizione, di pensioni, di riforma del terzo settore (ferma a palazzo Madama pure quella, eppure era urgente dopo gli scandali delle coop e Mafia Capitale). Tra qualche mese, poi, tutto si fermerà magicamente: partirà la campagna elettorale delle amministrative. Nel 2016 sono in gioco Roma, Milano, Torino, Napoli e altre città chiave. Lì si deciderà il futuro di questo governo e si misurerà la forza delle opposizioni.
Annalisa Cuzzocrea – Donna di Repubblica – 19 Dicembre 2015

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