Quando
gli venne offerta l'occasione di fare una prima mostra personale alla galleria
Ferus di Los Angeles, l'idea giusta che lo avrebbe reso popolare gli
fu suggerita dalla gallerista Muriel Latow. Quest'ultima gli suggerì di puntare
su qualcosa che avrebbe trasmesso alla gente il senso più autentico della
quotidianità.
Il giovane artista di Pittsburgh sviluppò l'idea realizzando 32 dipinti con
altrettante lattine di zuppa di una nota marca, nei diversi gusti e colori. Fu
così che quando il 9 luglio del 1962 la mostra venne inaugurata, i visitatori
vennero catturati dal Campbell's Soup Cans ed ebbero la
sensazione di trovarsi tra gli scaffali di un supermercato.
Una percezione che avrebbe accompagnato per sempre la produzione di Warhol e
della Pop Art, che con lui divenne celebre in tutto il mondo. Un'arte
popolare perché di massa, cioè prodotta in serie e utilizzando le
forme d'espressione più consuete della società dei consumi: dai fumetti alla
pubblicità.
Il celebre dipinto Campbell's Soup Cans che all'epoca Warhol
vendette per mille dollari, quando nel 1996 fu acquisito dal Museo
d'Arte Moderna di New York (dove tuttora è esposto), venne valutato 15
milioni di dollari.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/1134001
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