Una
pellicola sperimentale, che unisce la tecnica di ripresa del documentario alla
trama del classico film horror. La visuale del pubblico coincide esattamente
con quella dei tre protagonisti - tutti emergenti che interpretano se stessi -
dotati, ognuno, di una telecamera.
La storia inizia con il ritrovamento di alcuni nastri girati da tre ragazzi, di
cui si sono perse le tracce. Le immagini ricostruiscono la spedizione dei tre
nel villaggio di Burkittsville (anticamente noto come Blair),
dove secondo la tradizione, si aggirerebbe una strega, ritenuta colpevole di
atti di violenza sui bambini, e il cui spirito si sarebbe impossessato di un
serial killer.
Al successo del pubblico, si accompagna anche quello della critica che gli
riconosce il "Premio Giovani" per il miglior film straniero al Festival
di Cannes 1999. Seguirà un secondo film, con attori diversi, ma di
scarso successo.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/10061
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