Nato a Fucecchio, in provincia di Firenze, e
morto a Milano nel luglio del 2001, fu per trentacinque anni la penna di punta
del Corriere della Sera, dalle cui pagine attaccò inizialmente il
regime fascista (che inizialmente appoggiava) e via via le varie espressioni
del potere politico, fino all'ultimo e più feroce scontro con Silvio
Berlusconi.
La decisione di quest'ultimo, all'epoca
azionista di maggioranza de il Giornale, di entrare in politica
costrinse Montanelli ad abbandonare la direzione del quotidiano da lui fondato
nel 1974. Liberal-conservatore convinto e fiero oppositore del comunismo, entrò
in rotta di collisione con la contestazione degli anni Settanta, finendo
vittima (fortunatamente soltanto gambizzato) di un attentato da parte delle
Brigate Rosse nel 1977.
Autore di una corposa Storia d'Italia (dalla
tarda età romana fino alla fine del XX secolo) e di una decina di commedie,
rimase sempre legato alla storica macchina da scrivere Lettera 22,
come ricorda la statua sita nel parco cittadino che il Comune di Milano gli ha
intitolato.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/445002
Nessun commento:
Posta un commento