Palermitano
doc come Falcone, a quest'ultimo fu legato da una vecchia amicizia, nata in
tenera età, quando i due giocavano a calcio nell'oratorio del quartiere Kalsa.
Nello stesso quartiere abitava Tommaso Buscetta, il pentito di mafia più
eccellente della storia, che circa trent'anni più tardi incrociarono da
magistrati.
In quel periodo, sotto la guida del giudice Antonio Caponnetto, entrò a far
parte del celebre pool antimafia che, coordinando le diverse
attività d'indagine dei suoi componenti, riuscì a condurre una capillare azione
di contrasto al fenomeno mafioso, suggellata nel 1986 con il maxiprocesso
di Palermo.
Premiato per questo con la nomina a procuratore della repubblica di Marsala,
Borsellino prese il posto di Falcone come procuratore aggiunto di Palermo nel
dicembre del 1991. Sette mesi più tardi, poche settimane dopo l'assassinio di
Falcone, trovò la morte in un terrificante attentato mafioso, eseguito a via
D'Amelio (davanti all'abitazione della madre) e in cui persero la vita
cinque agenti della sua scorta. Era il 19 luglio del 1992.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/4088001
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