I
soli, in breve, a potersi permettere uno degli affascinanti viaggi del Grand
Tour, con cui si andava alla scoperta della cultura e dell'arte dei diversi
popoli europei. A questo "turismo per ricchi" si ribellò Thomas
Cook, un tipografo inglese di umili origini, assai devoto alla fede
battista e membro della Società della Temperanza, di cui sposava la crociata
contro l'alcolismo.
Con l'idea di dare sollievo ai poveri operai sfruttati dalla nascente economia
capitalista e rinfrancarne lo spirito, in senso religioso, organizzò
un'escursione in treno da Leicester a Loughborough per 570 persone, al costo di
uno scellino a testa; la quota comprendeva oltre al biglietto anche il pasto
della giornata. Era il 5 luglio del 1841, passata alla storia come data di
nascita del primo viaggio organizzato, nella visione moderna, e della prima
forma di turismo di massa.
Certo si trattava di una vacanza ben lontana dalle aspettative di oggi, priva
di eccessi (banditi fumo e alcool) e permeata di spiritualità religiosa.
Tuttavia il gradimento dei partecipanti fu tale, che Cook pensò di ricavarne
un'attività lavorativa vera e propria, organizzando pacchetti turistici
diversificati e adatti alle diverse esigenze: dall'Esposizione Universale di
Parigi del 1855 alla prima crociera sul Nilo nel 1869, dai coupon
d'Hotel (1868) ai traveller's cheque, ideati nel 1874.
Favorita dallo sviluppo della ferrovia come mezzo di trasporto, l'impresa di
Cook vide crescere sempre più il suo giro d'affari, arrivando nel 1888 ad
aprire uffici in tutto il mondo. Controllata dalla Midland Bank, la Thomas Cook
è attualmente una delle maggiori compagnie internazionali di viaggi, sponsor
nel 2012 delle Olimpiadi di Londra.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/1108002
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