Il suo nome è Federico Faggin,
vicentino d'origine, assunto nel 1970 dalla Intel, quando quest'ultima è poco
più di quella che oggi viene comunemente definita una "start up". Il
progetto su cui viene coinvolto prevede la realizzazione di 12 chip per una
nuova versione di calcolatrici Busicom (noto marchio giapponese). In tale
ottica si rivela rivoluzionaria la "tecnologia MOS con porta di
silicio" (in inglese silicon gate technology), messa a punto
dal fisico italiano.
Il nuovo sistema consente alla società americana
di fabbricare il primo modello di microprocessore, denominato "MCS-4"
e in seguito 4004. Rispetto ai dispositivi odierni non c'è partita, ma per
l'epoca è uno strumento d'avanguardia. Concepito per eseguire semplici calcoli
matematici, il microprocessore Intel (nelle successive versioni 8008 e 8080)
dimostra in poco tempo le sue infinite possibilità di applicazione.
Dai personal computer alle pompe di benzina, dai
cellulari agli elettrodomestici, quel minuscolo aggeggio diventa il cervello
elettronico di ogni dispositivo d'uso quotidiano. Premiato in tutto il mondo
con riconoscimenti e titoli accademici, Faggin riceverà nel 2010 la
"Medaglia nazionale per la tecnologia e l’innovazione", dalle mani
del presidente USA Barack Obama.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/2348001
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