“L'uomo non è altro che la serie delle sue azioni.”
Hegel
Spirito prussiano
Georg Wilhelm Friedrich Hegel, il grande pensatore
tedesco, nasce il 27 agosto 1770 a Stoccarda, capitale del ducato del
Wuerttemberg, primo di tre figli di Georg Ludwig Hegel e di Maria Magdalena
Fromm. Dopo aver compiuto studi regolari, approda, sempre nella sua città
natale al Realgymnasium, in un istituto di carattere umanistico-religioso, dove
si dimostra uno scolaro modello; prende anche lezioni private di geometria,
astronomia e agrimensura da un colonnello d'artiglieria, C.Fr. Duttenhofer.
Nel 1784 muore la madre durante un'epidemia di
dissenteria. Nel 1788, ottenuta la maturità, si iscrive all'università di
Tubinga per studiarvi teologia, ed è ospite come borsista in un ex monastero di
agostiniani, lo Stift, allora collegio teologico in cui ricevevano la loro
formazione i futuri ecclesiastici protestanti e gli insegnanti del ducato.
Tuttavia, non si dichiara molto soddisfatto dell'insegnamento accademico,
specie per via dell'atmosfera ufficiale dello Stift, dove si respira aria
ortodossa luterana.
Comincia una serie di infrazioni alla disciplina (assenze alle lezioni e alle
preghiere, trascuratezza nella divisa) che gli fruttano molte punizioni e
che nel 1791, per un ritardo nel rientro da un permesso, culmineranno nella
prigione d'isolamento.
A partire dal semestre invernale 1790-91, divide la
stessa camera dello Stift con Holderlin e
con Schelling,
ossia rispettivamente uno dei più grandi poeti della Germania e di un
altrettanto grande filosofo.
Nel 1793, difendendo una tesi scritta dal cancelliere
universitario J.Fr. Le Bret dal titolo De Ecclesiae Wirtembergicae Renascentis
Calamitatibus, conclude il ciclo di studi allo Stift superando l'esame
concistoriale che conferiva il titolo di Kandidat, con il quale ci si poteva
avviare alla carriera ecclesiastica. Nell'attestato finale si legge, tra
l'altro, che Hegel "non è ignorante di filologia e non ha mostrato alcuna
diligenza in filosofia".
Non volendo intraprendere la via ecclesiastica, in ottobre Hegel accetta un
posto di precettore che alcuni conoscenti, già prima che egli concludesse gli
studi, gli avevano procurato a Berna, presso l'aristocratico Karl Friedrich von
Steiger.
A Tschugg, nella tenuta della famiglia von Steiger in
cui ha a disposizione una grande biblioteca, tra il 9 maggio e il 24 luglio
scrive una "Vita di Gesù",
poi celeberrima, in cui riassume ricerche di stampo illuministico condotte nel
biennio 1793-94 e pervenuteci sotto forma di "Frammenti su religione
popolare e Cristianesimo". Dall'inizio dell'anno, intanto, la lettura
di Kant (soprattutto
dell'opera "La religione entro i limiti della semplice ragione") è
divenuta il centro dei suoi studi privati.
Porta intanto a compimento lo scritto "La
positività della religione cristiana" e inizia anche la traduzione in
tedesco delle "Lettere confidenziali" sul rapporto costituzionale del
cantone di Vaud con la città di Berna dell'avvocato bernese J.-J. Cart,
traduzione che sarà poi pubblicata anonima a Francoforte nel 1798. Pur
mantenendo i contatti epistolari con Holderlin e Schelling,
Hegel si sente isolato e aspira a una nuova sistemazione; attraversa profonde
fasi depressive che torneranno a ripetersi anche in seguito. Lo stesso Holderlin,
a cui Hegel indirizza in agosto l'inno "Eleusis", riesce infine a
procurargli un posto di precettore presso il ricco commerciante J.N. Gogel a
Francoforte.
Nel gennaio 1797 si trasferisce a Francoforte sul
Meno, dove frequenta intensamente Holderlin e
la sua cerchia di amici. Continua le letture economiche e politiche inaugurate
a Berna (notevole il suo interesse per i giornali inglesi), e approfondisce in
senso religioso e speculativo i temi dell'amore e della conciliazione. Insieme
a Holderlin,
e in continuo scambio epistolare con Schelling,
dà stesura definitiva al "Programma di sistema",
"manifesto" dell'Idealismo tedesco progettato nell'aprile 1796 dai
tre ex camerati dello Stift di Tubinga. In settembre, però, Holderlin è
costretto ad allontanarsi da Francoforte a causa dello scandalo per la
relazione con Diotima-Susette sposata Gontard, madre dei bambini di cui era
precettore: Hegel funge da messaggero tra i due innamorati.
Il 14 gennaio 1799 muore il padre e il 9 marzo si reca
a Stoccarda per la divisione dell'eredità. Adesso dispone di un piccolo patrimonio
che può dare una svolta alla sua vita. In settembre scrive il celebre
"Frammento di Sistema", in cui annuncia la "fine" della
religione e la transizione alla filosofia,
e il 29 dello stesso mese conclude la nuova introduzione alla "Positività
della religione". Dopo molto temporeggiare, decide infine di trasferirsi a
Jena, confidando nell'aiuto accademico di Schelling,
che già da due anni insegna nella locale università. Jena è a quell'epoca la
roccaforte della filosofia critica
e trascendentale e la capitale del nascente Romanticismo:
qui hanno insegnato Reinhold (1787-94) e Fichte (1794-98)
e brilla attualmente l'astro di Schelling;
qui veniva spesso Novalis a
trovare l'amata Sophie von Kuehn, morta di tisi nel 1797; qui si sono stabiliti
per un certo tempo Tieck,
il traduttore tedesco di Shakespeare,
e August Wilhelm
Schlegel con la bellissima moglie Caroline
Michaelis, divenuta poi l'amante di Schelling;
qui prende l'abilitazione all'insegnamento Friedrich Schlegel e
tiene i suoi famosi corsi sull'estetica. L'università di Jena, inoltre, è
strettamente legata alla vicina Weimer, centro culturale di prim'ordine da
quando il granduca Karl August ha scelto Goethe come
consigliere segreto di corte e si è circondato di uomini come Schiller,
Wieland e Herder.
Nel luglio del 1801 Hegel pubblica lo scritto che deve
aprirgli la carriera accademica: la "Differenza tra il sistema filosofico
di Fichte e
quello di Schelling".
Inizia le lezioni come libero docente a partire dall'autunno: i suoi proventi
sono magri, e consistono unicamente negli onorari pagati dagli studenti (il cui
numero, a Jena, non supererà mai i trenta). Il 21 ottobre, per intercessione
di Schelling,
ottiene un incontro con Goethe a
Weimer: comincia così un sodalizio destinato a durare trent'anni. Conosce anche
il conterraneo Schiller.
1803 Conclude lo scritto sul "Sistema
dell'eticità". Da questo periodo fino alla pubblicazione della
"Fenomenologia" egli traccia la maggior parte degli "abbozzi di
sistema" relativi alla logica e alla metafisica, alla filosofia della
natura e alla filosofia dello
spirito. Tra l'altro, frequenta assiduamente Goethe durante
i frequenti soggiorni di questi a Jena. In una lettera del 27 novembre a Schiller, Goethe conferma
la sua alta stima per il giovane filosofo e
sottolinea un "difetto" oggettivo da cui Hegel non riuscirà mai a
liberarsi completamente: il non saper parlare scioltamente nelle conversazioni
in privato (dalle testimonianze degli allievi risulta che anche nelle lezioni
la sua oratoria fosse piuttosto
incespicante).
Grazie all'interessamento di Goethe,
in febbraio viene nominato professore straordinario, ma ancora senza stipendio.
Da Schelling apprende
con tristezza che le condizioni di Holderlin vanno
progressivamente peggiorando.
Intanto, intraprende una relazione amorosa con la sua
affittacamere e governante, Christiane Charlotte Fischer (da cui nascerà
Ludwig). Sul piano storico, invece, precipitano gli eventi politico-militari:
il 13 ottobre l'esercito francese entra a Jena, e il giorno dopo, nel corso
della famosa battaglia, Hegel è costretto a spostarsi dall'amico G.A. Gabler
perchè il suo domicilio viene
requisito dalle truppe di occupazione. In novembre si mette in viaggio per
Bamberga, per regolare tutte le questioni contrattuali pendenti con l'editore
Goebhardt.
Accogliendo un invito di Niethammer, Hegel abbandona
definitivamente Jena e si trasferisce a Bamberga, dove l'1 marzo assume
l'incarico di caporedattore giornalistico della "Bamberger Zeitung";
si tratta di un quotidiano dalla veste editoriale assai modesta e con notizie
di seconda e terza mano; il compito di Hegel consiste nel raccogliere e
redigere queste notizie secondo i dettami della censura. Migliora così la
situazione economica personale. Nella lettera del 2 novembre, Schelling gli
comunica le prime impressioni sulla Fenomenologia, del tutto negative: al di là
delle caute parole, la rottura e' irrevocabile.
Malgrado la prudenza, sono frequenti gli interventi
della censura sugli articoli pubblicati dal quotidiano. Alla fine di ottobre,
Niethammer, che e' stato nel frattempo nominato consigliere centrale per
l'istruzione a Monaco, annuncia a Hegel la sua nomina a professore di scienze
filosofiche propedeutiche e, nel contempo, a rettore dell'Aegidiengymnasium di
Norimberga. Lasciata Bamberga, Hegel si insedia ufficialmente nella sua carica
di rettore il 6 dicembre 1808.
Nel 1811 si sposa con la ventiduenne Marie von Tucher,
appartenente a una famiglia patrizia della vecchia Norimberga, e da cui avrà
due figli: Karl (1813-1901) e Immanuel (1814-1891). Nel 1812 esce il primo tomo
del primo volume della "Scienza della Logica" (il secondo tomo e il
secondo volume saranno pubblicati rispettivamente nel 1813 e nel 1816). In
agosto è nominato professore di filosofia all'università
di Heidelberg, e il 28 ottobre inizia le lezioni. In dicembre, però, il barone
von Stein zum Altenstein, capo del ministero prussiano per l'istruzione e gli
affari di culto, offre a Hegel la cattedra di filosofia all'università
di Berlino, cattedra che il filosofo accetta.
Eccolo dunque entrare in servizio nel 1818, con una prolusione, diventata
celeberrima, in cui riconosce allo Stato prussiano il massimo peso nella
Germania post-napoleonica e fissa per la filosofia un
posto di rilievo al centro di questo stesso Stato.
Non tarderanno a verificarsi conflitti accademici con
il giurista von Savigny e, soprattutto, con Schleiermacher,
considerato all'epoca il più importante teologo protestante dopo Lutero;
proprio il veto di Schleiermacher sarà
decisivo per impedire a Hegel, che pure è il protetto di Altenstein, di far
parte dell'Accademia prussiana delle Scienze. Terrà regolarmente due corsi per
semestre, dedicandovi da sei a dieci ore settimanali di lezione; l'argomento
dei corsi a Berlino coprirà tutte le discipline filosofiche, dalla logica
alla filosofia del
diritto, dalla filosofia della
storia a quella della religione, dalla storia della filosofia all'estetica.
Tutte le lezioni verranno poi pubblicate dai discepoli.
Il 23 marzo 1819 lo studente di teologia C.L. Sand, un
estremista membro della Burschenschaft, l'associazione patriottica e radicale
delle corporazioni studentesche tedesche, uccide a Mannheim per motivi politici
A. von Kotzebue, drammaturgo tedesco che, in qualità di consigliere di Stato
della Russia, svolgeva attiva propaganda reazionaria per il regime zarista: in
Prussia questo atto costituisce il punto di svolta decisivo tra il Congresso di
Vienna e la Rivoluzione di Luglio del 1830. Hegel e' considerato come una delle
guide spirituali della Burschenschaft, insieme a Schleiermacher,
Fries, W.M.L. de Wette e F.L. Jahn. In luglio inizia la "persecuzione dei
demagoghi" da parte delle autorità prussiane, nel corso della quale
vengono imprigionati diversi allievi ed ex-allievi di Hegel. Il 18 ottobre
entrano in vigore in Prussia i Decreti di Karlsbad, con cui si limita soprattutto
la libertà di stampa e d'insegnamento: Hegel, dopo aver preso nettamente le
distanze dal movimento della Burschenschaft (il 9 febbraio e il 2 maggio aveva
accettato l'invito a prender parte a due raduni delle corporazioni studentesche
berlinesi), è costretto a rielaborare il manoscritto, già praticamente
terminato alla fine dell'estate, della "Filosofia del
Diritto".
Hegel fa parte della commissione che deve conferire
l'abilitazione alla libera docenza a un giovane proveniente da Dresda: Arthur Schopenhauer,
il quale, per mancanza di uditori alle lezioni, rimarrà a Berlino solo due
semestri. In giugno Hegel è nominato membro ordinario della "Regia
commissione esaminatrice scientifica" della provincia di Brandeburgo,
incarico che terrà fino al 1822. In luglio fa un breve viaggio a Dresda, con
l'intento di visitare la galleria che ospita la "Madonna Sistina"
di Raffaello.
La sua posizione nell'università di Berlino comincia a consolidarsi ed e'
palpabile il crescente successo delle sue lezioni presso gli studenti. In
ottobre cominciano già a circolare i primi esemplari a stampa della "Filosofia del
Diritto". Nel 1821 escono i "Lineamenti di filosofia del
Diritto", i quali, specie con la prefazione, suscitano polemiche per
l'apparentemente esplicita adesione all'ordinamento statuale prussiano e ai
principi della Restaurazione. Si aggravano intanto le condizioni psichiche
della sorella Christiane, la quale in seguito verrà internata in diverse
cliniche psichiatriche.
Nel settembre del 1824 si reca a Praga e, soprattutto,
a Vienna, dove mostra di apprezzare moltissimo l'opera lirica italiana (ascolta
addirittura due volte il "Barbiere di Siviglia" di Rossini).
Tornato alle sue occupazioni, inizia la pubblicazione della rivista
"Annali berlinesi per la critica scientifica", che viene considerato
l'organo ufficiale dello hegelismo; tra gli altri, vi collaborano Goethe,
i due fratelli Humboldt, il classicista P.A. Boeckh e l'archeologo A. Hirt; la
prima recensione hegeliana riguarda l'opera di W. von Humboldt
"Sull'episosodio del Mahabharata" noto col nome di Bhagavad-Gita.
Alla metà di agosto si mette in viaggio verso Parigi, accogliendo finalmente
l'insistente invito di Cousin; ha a disposizione lo studio e la biblioteca di
quest'ultimo, e, come già durante il soggiorno a Vienna, va regolarmente a
teatro. Sulla via del ritorno, il 18 ottobre avviene il famoso incontro
con Goethe a
Weimer (il dialogo è tramandato da J.P. Eckermann nei suoi "Colloqui
con Goethe").
Siamo orma al 1828. Nei primi mesi dell'anno, a causa
di un fastidioso "mal di petto", deve interrompere le lezioni per un
certo tempo; il medico gli consiglia una cura termale. Escono negli
"Annali" le sue recensioni agli "Scritti postumi" di K.W.F.
Solger e agli "Scritti" di J.G. Hamann. Verso la fine di novembre
riceve la tesi di laurea "De ratione una, universali, infinita" di un
giovane bavarese, il quale nella lettera di accompagnamento riassume le proprie
vedute sulla religione: si tratta del ventiquattrenne Ludwig
Feuerbach; non è comunque sicuro che Hegel abbia
letto la dissertazione e la lettera allegata.
Nel 1829 escono, sempre negli "Annali", le
sue recensioni a tre opere appena pubblicate: Aforismi sul non-sapere e sul
sapere assoluto, di C.F. Goeschel; Sulla dottrina hegeliana, ovvero sapere
assoluto e panteismo moderno, di un anonimo; "Sulla filosofia in
generale" e sull'Enciclopedia hegeliana in particolare, di K.E. Schubarth
e L.A. Carganico. Alla fine di agosto si reca alle terme di Karlsbad, e qui
incontra casualmente Schelling:
nonostante il profondo dissidio filosofico fra i due, l'incontro è per entrambi
cordiale e perfino piacevole. In ottobre Hegel viene eletto rettore
dell'università di Berlino, e durerà in carica fino all'ottobre successivo;
nella sua prolusione tenuta in latino il 18 ottobre, egli celebra l'accordo tra
la legge dello Stato e la libertà accademica di insegnamento e di apprendimento.
In aprile, la "Gazzetta ufficiale dello Stato
prussiano" pubblica una parte dell'ultimo scritto di Hegel, il saggio
"Sul progetto inglese di riforma elettorale", in cui egli polemizza
contro il costituzionalismo e il parlamentarismo liberale. Finisce di
rielaborare il primo tomo della "Scienza della Logica" (che uscirà
postumo nel 1832), e termina di scrivere la prefazione alla seconda edizione
dell'opera il 7 novembre. Il 14 novembre si spegne in poche ore, vittima di
un'epidemia di colera - come risulta dagli atti - o di un disturbo gastrico -
come sostiene la moglie.
https://biografieonline.it/biografia-friedrich-hegel
Nessun commento:
Posta un commento