Etichette

mercoledì 30 novembre 2022

Lo Sapevate Che: Fabio Fazio: Conduttore di punta della Rai e personaggio pubblico, tra i più amati e, nello stesso tempo, criticati, con le sue trasmissioni innova e raccoglie consensi di pubblico e critica da oltre trent'anni.


Il piccolo schermo è affascinante, immediato, coinvolge, appassiona; il suo vero difetto è la superficialità, non può approfondire, può solo innescare desideri.” Fabio Fazio

 

Garbate vene umoristiche

Nato a Savona il 30 novembre 1964, il futuro conduttore tv inizia la sua carriera come imitatore, debuttando in radio nel 1982: l'emittente radiofonica è quella della Rai e la trasmissione si chiama "Black out". Accade poi che Bruno Voglino organizza per la Rai tv un grande provino (dal titolo "Un volto nuovo per gli anni '80") per la selezione di nuovi volti televisivi: Fabio Fazio vi partecipa e ottiene così di lavorare al fianco dell'autore (e conduttore anch'egli) Giancarlo Magalli. Debutta quindi in televisione nel 1983 con Raffaella Carrà in "Pronto Raffaella".

L'anno successivo è con Loretta Goggi nel programma "Loretta Goggi in quiz" e nel 1985 a "Sponsor City". Si occupa poi di trasmissioni dedicate al pubblico dei giovani ("L'orecchiocchio" nel 1985 e "Jeans" nel 1986) dando di fatto il via a nuove forme d'intrattenimento per questo tipo di pubblico.

Per l'emittente Odeon TV Conduce nel 1988 il programma sportivo "Forza Italia", insieme al portiere della nazionale Walter Zenga. Intanto scrive "Fate il vostro gioco", trasmissione andata in onda su Rai Due; in seguito è anche autore di "Mai dire mai" e "Mi manda Lubrano" (Rai Tre). Nel 1990 passa a Telemontecarlo (futura LA7) per essere tra i protagonisti di "Banane", varietà satirico-demenziale. Torna in Rai l'anno seguente con "Fantastico Bis".

Nel 1992 Fabio Fazio è uno dei quattro giovani giornalisti che affiancano Sandro Paternostro nella trasmissione "Diritto di replica" (Rai Tre); seguirà "Porca miseria". Intanto Fazio continua a collaborare con Telemontecarlo per la quale realizza "T'amoTV", esperimento di televisione interattiva che prevedeva il commento in diretta delle immagini provenienti da tutte le televisioni in onda nello stesso momento.

Il successo vero e proprio arriva nel 1993 quando scrive e conduce (prima su Rai Tre, poi su Rai Due) il varietà domenicale "Quelli che il calcio...". La sua conduzione al programma proseguirà - raccogliendo enorme successo di critica e pubblico - per otto anni, fino al 2001, momento in cui dopo la riorganizzazione dei vertici Rai, l'eredità di Fazio viene raccolta da Simona Ventura.

Nel 1996 scrive il film "Pole pole" che Massimo Martelli gira in Africa per sostenere AMREF. Nel film Fazio interpreta sé stesso; la pellicola viene presentata fuori concorso alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. L'anno dopo partecipa a "Un giorno fortunato", fiction tv in due parti, sempre per la regia di Massimo Martelli, dove Fazio interpreta uno psicologo dell'ASL ricco di nevrosi quotidiane (nella fiction vi sono anche Claudio Bisio e Enzo Jannacci).

Scrive e conduce (assieme al cantante Claudio Baglioni) il programma "Anima mia" (1997), revival degli anni '70, che ottiene grandi consensi. Conduce poi l'edizione 1997 di San Remo Giovani e nello stesso anno scrive il programma di Rai Due "Serenate".

Nel 1999 viene scelto per uno dei momenti televisivi più importanti dell'anno, la conduzione del 49° Festival di Sanremo. Verrà richiamato sul palco dell'Ariston anche nel 2000.

L'anno seguente, dopo divergenze con i vertici Rai, viene ingaggiato dalla nuova squadra che fa nascere La7, tentativo di costruzione del terzo polo televisivo italiano. Fazio conduce quasi unicamente la trasmissione inaugurale: poi, dopo una liquidazione milionaria e due anni di silenzio, torna a Rai Tre, dove a partire dal 2003 presenta "Che tempo che fa", garbato talk show che parte da spunti meteorologici per approfondire diversi temi, con interviste a illustri ospiti in studio e con l'intervento di comici (come ad esempio Antonio Cornacchione o Luciana Littizzetto).

Dotato di elegante senso dell'umorismo lo stile di Fazio è originale; qualcuno lo definisce un nuovo Pippo Baudo oppure l'erede di Corrado Mantoni.

Sposato dal 1994 con Gioia Selis, il 4 novembre 2004 Fabio Fazio è diventato padre di Michele.

Nel 2010 dà vita insieme a Roberto Saviano (co-conduttore) ad un nuovo programma dal titolo "Vieni via con me": alla prima puntata (8 novembre) fa registrare il record di ascolti di sempre per la rete. Il tema del programma affronta la scelta fra andarsene o rimanere in Italia, dove la fuga dei giovani talenti è ormai sempre più frequente: il leit motiv si riassume nel gioco a due fra Fazio e Saviano, che confrontano i motivi per rimanere e quelli per andarsene.

https://biografieonline.it/biografia-fabio-fazio

 

Lo Sapevate Che: Winston Churchill: Modello universale di statista e stratega bellico, nonché uomo di profonda cultura, è annoverato tra i grandi uomini della storia occidentale.


Non mollate mai.” Winston Churchill

 

Storiche arguzie d'oltremanica

Sir Leonard Winston Churchill Spencer, uno dei più importanti uomini di Stato della storia inglese, nasce a Woodstock, nell'Oxfordshire, il 30 novembre 1874.

I genitori provengono da due ambienti molto diversi tra loro: Lord Randolph Churchill, il padre, appartiene alla migliore aristocrazia britannica, mentre la madre, Jenny Jerome, è figlia del proprietario del New York Times; il sangue americano che scorre nelle vene di Winston ne farà sempre un fervente sostenitore dell'amicizia dei popoli anglosassoni e dei particolari vincoli che legano tra loro Gran Bretagna e Stati Uniti.

Trascorsa l'infanzia in Irlanda, studia presso la celebre scuola di Harrow e nel 1893 è ammesso alla scuola di Sandhurst, nonostante la sua scarsa inclinazione allo studio. Il giovane cadetto insegue sogni di gloria. Nominato sottotenente nel IV battaglione ussari, parte come osservatore al seguito dell'esercito spagnolo incaricato di reprimere la rivolta di Cuba. Poi è inviato in India e partecipa a una campagna contro le tribù afgane alla frontiera nord-occidentale: questa spedizione gli ispirerà il suo primo libro. In seguito fa poi parte di una missione come ufficiale e corrispondente di guerra del Morning Post nel Sudan dove assiste alla carica a cavallo dei dervisci nella battaglia di Omdurman che farà da spunto al suo secondo servizio giornalistico. Tentato dall'attività politica, Churchill si ritira dalla vita militare e si presenta come candidato alle elezioni a Oldham. Non è eletto, ma nuove occasioni gli si offriranno in Africa del Sud. La guerra del Transvaal è appena scoppiata e Churchill si reca in quei luoghi e vi assiste in qualità di corrispondente di guerra.

È fatto prigioniero dai Boeri ma presto riesce a evadere e può in questo modo inviare al suo giornale il racconto delle proprie esperienze. Così l'Inghilterra conosce l'avventuroso discendente di Malborough. Furbescamente, Churchill approfitta immediatamente della notorietà acquisita per lanciarsi nella campagna elettorale (sono le elezioni "kaki" del 1900): è eletto deputato conservatore di Oldham. Sicuro di sè, affascinante e arrogante, non resta a lungo conservatore: nel 1904 si avvicina ai liberali e si lega d'amicizia con i rappresentanti radicali del partito, in particolare con Lloyd George; nel 1906 viene eletto deputato liberale di Manchester. Gli viene in seguito assegnato il posto di segretario di Stato presso il gabinetto di Campbell-Bannerman, iniziando così la sua carriera ministeriale.

Nel 1908 viene nominato ministro del Commercio nel governo liberale di Herbert Henry Asquith. Con questa carica e poi come ministro dell'Interno (1910-11) si impegna in una serie di riforme collaborando con David Lloyd George. Come primo lord dell'Ammiragliato (1911-1915) Churchill avvia un processo di profonda modernizzazione della Marina militare.

Il ruolo di Churchill nella prima guerra mondiale è contraddittorio e rischia di compromettere la sua carriera politica. I problemi con la Marina militare e il suo appoggio alla disastrosa campagna di Gallipoli lo costringono a dimettersi dall'Ammiragliato. Dopo aver trascorso un periodo al comando di un battaglione in Francia, entra a far parte del gabinetto di coalizione di Lloyd George e tra il 1917 e il 1922 ricopre numerosi incarichi di rilievo, fra cui quello di ministro dei Rifornimenti e di ministro della Guerra.

Dopo la caduta di Lloyd George e il collasso del Partito liberale nel 1922, Churchill rimane escluso dal parlamento per tre anni. Entrato nuovamente a farvi parte, è nominato cancelliere dello Scacchiere nel governo conservatore di Stanley Baldwin (1924-1929). Tra le misure da lui adottate in questo periodo vi sono la reintroduzione della parità aurea e la decisa opposizione ai sindacati in occasione dello sciopero generale del 1926.

Negli anni della Grande Depressione (1929-1939) a Churchill vengono preclusi incarichi di governo. Baldwin e successivamente Neville Chamberlain, figura di rilievo nella vita politica del paese dal 1931 al 1940, non approvano la sua opposizione all'autogoverno dell'India e il sostegno da lui espresso nei confronti di Edoardo VIII in occasione della crisi del 1936, conclusasi con l'abdicazione del re. La sua insistenza sulla necessità del riarmo e l'aperta condanna del patto di Monaco, firmato nel 1938, erano guardate con sospetto. Quando però, nel settembre del 1939, l'Inghilterra dichiara guerra alla Germania, il punto di vista di Churchill viene rivalutato e l'opinione pubblica si esprime apertamente a favore del suo ritorno all'Ammiragliato.

Churchill succede a Chamberlain come primo ministro nel 1940. Nei difficili giorni di guerra che seguono la rotta di Dunkerque, la battaglia d'Inghilterra e la guerra lampo, la sua combattività e i suoi discorsi incitano gli inglesi a continuare la lotta. Collaborando con il presidente americano Franklin Delano Roosevelt, Churchill riesce a ottenere aiuti militari e il sostegno degli Stati Uniti.

Dalle sue stesse parole apprendiamo: "Da questi primi inizi" - scrive Churchill dopo avere descritto gli sforzi del presidente Roosevelt per aiutare l'Inghilterra con la legge sugli affitti e prestiti, ai primi del 1940, e per aggirare gli isolazionisti del Congresso - "nacque il vasto disegno di una difesa combinata dell'Oceano Atlantico da parte delle due potenze di lingua inglese". L'anno di nascita della Nato è ufficialmente il 1949, ma l'Alleanza informale risale al luglio 1940, quando Roosevelt manda in Inghilterra, quasi segretamente, una missione militare ad altissimo livello.

Quando nel 1941 l'Unione Sovietica e gli Stati Uniti entrano in guerra, Churchill stabilisce rapporti molto stretti con i leader di quella che definisce la "grande alleanza". Spostandosi incessantemente da un paese all'altro fornisce un contributo importante al coordinamento della strategia militare nel corso del conflitto e alla sconfitta di Hitler.

Le conferenze con Roosevelt e Stalin, in particolare il vertice di Jalta del 1945, serviranno a ridisegnare la carta dell'Europa postbellica.

Nel 1945 Churchill è ammirato in tutto il mondo, anche se ormai il ruolo militare della Gran Bretagna è diventato secondario. Ciononostante, a causa della sua scarsa attenzione alla richiesta popolare di riforme sociali nel dopoguerra, viene sconfitto dal Partito laburista nelle elezioni del 1945.

Terminato il conflitto Churchill vuole comunque raccontare la seconda guerra mondiale a modo suo, scrivendo migliaia di pagine. Studiando questo monumento storico e letterario (il cui autore verrà premiato nel 1953 con il Nobel) possiamo seguire, giorno per giorno, il nascere e l'evolversi dell'atlantismo anglo-americano come fatto, oltre che morale, anche politico.

In seguito Churchill avrebbe criticato gli interventi sullo stato sociale attuati dal suo successore Clement Attlee. Nel discorso di Fulton (Missouri) del 1946, detto "della cortina di ferro", mette inoltre in guardia dai pericoli legati all'espansione sovietica.

Viene nuovamente eletto primo ministro e rimane in carica dal 1951 al 1955 (nel 1953 è decorato cavaliere dell'ordine della Giarrettiera, diventando "Sir"), ma l'età avanzata e i problemi di salute lo inducono a ritirarsi a vita privata.

Ormai privato della stimolante attività politica, sotto il peso dell'età e della malattia, trascorre gli ultimi dieci anni della sua esistenza nella casa di campagna di Chartwell, nel Kent, e nella Francia meridionale.

Winston Churchill si spegne a Londra il 24 gennaio 1965. Le sue esequie, alla presenza della regina, sono trionfali.

Dal suo matrimonio con Clementine Hozier, avvenuto nel 1908, sono nati un figlio, giornalista e scrittore, Randolph Churchill (1911-1968) e tre figlie.

Le opere scritte da Winston Churchill sono considerevoli e varie. Da ricordare: My African Journey (1908), The World Crisis, 1911-1918 (La crisi mondiale 6 voll., 1923-31), il suo diario politico (Step by Step 1936-1939, 1939), War speeches (6 voll., 1941-46), A History of the English-speaking Peoples (Storia dei popoli di lingua inglese 4 voll., 1956-58) e la Seconda guerra mondiale (1948-54).

https://biografieonline.it/biografia-winston-churchill

Lo Sapevate Che: Paolo Mosca: Nato a Pallanza (frazione di Verbania), in Piemonte, è stato un giornalista e scrittore, noto negli anni Sessanta anche come cantante. È fratello del noto giornalista sportivo Maurizio Mosca.


Dopo diverse comparsate televisive, durante i primi anni della sua carriera, si è orientato verso la scrittura e l’attività giornalistica, prima come inviato, poi come direttore di periodici famosi (come "La Domenica del Corriere").

Negli anni Ottanta è ritornato in TV in veste di autore, dirigendo nel frattempo diverse commedie teatrali. Si è spento a Roma nel novembre del 2014.

http://www.mondi.it/almanacco/voce/12024

Lo Sapevate Che: Oscar Wilde: «C'è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di sé». È uno dei tanti aforismi lasciati dal più irriverente ed eccentrico autore della letteratura occidentale.


L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione.” Oscar Wilde

 

Arte per l'arte

Oscar Fingal O' Flahertie Wills Wilde nacque a Dublino il 16 Ottobre 1854. Suo padre William era un rinomato chirurgo e uno scrittore versatile; sua madre Jane Francesca Elgée, una poetessa e un'accesa nazionalista irlandese.

Il futuro scrittore dopo aver frequentato il prestigioso Trinity College a Dublino e il Magdalen College, divenne presto popolare per la sua lingua sferzante, per i suoi modi stravaganti e per la versatile intelligenza.

Ad Oxford, dove fra l'altro vinse il premio Newdigate con il poema "Ravenna", conobbe due fra i maggiori intellettuali del tempo, Pater e Ruskin, che lo introdussero alle più avanzate teorie estetiche e che affinarono il suo gusto artistico.

Nel 1879 soggiorna a Londra dove inizia a scrivere occasionalmente saggi giornalistici e pubblicare poemi. Nel 1881 escono i "Poems" che ebbero in un anno ben cinque edizioni. La sua chiarezza, il suo brillante modo di conversare, il suo ostentato stile di vita ed il suo stravagante modo di vestirsi fecero di lui una delle figure più salienti degli affascinanti circoli londinesi. Un tour di lettura durato un anno negli Stati Uniti incrementò la sua fama e gli diede l'opportunità di formulare meglio la sua teoria estetica che ruota intorno al concetto di "arte per l'arte".

Nel 1884, ritornato a Londra dopo aver trascorso un mese a Parigi, sposa Costance Lloyd: un matrimonio più di facciata che dettato dal sentimento. Wilde è difatti omosessuale e vive questa condizione con enorme disagio, soprattutto a causa della soffocante morale vittoriana che imperava nell'Inghilterra del tempo. La costruzione di cartapesta eretta da Oscar Wilde non poteva però durare a lungo e infatti, dopo la nascita dei suoi figli Cyryl e Vyvyan, si separa dalla moglie a causa dell'insorgere della sua prima vera relazione omosessuale.

Nel 1888 pubblica la sua prima collezione di storie per ragazzi "Il principe felice e altre storie", mentre tre anni dopo compare il suo unico romanzo, "Il ritratto di Dorian Gray", capolavoro che gli diede fama imperitura e per cui è conosciuto ancora oggi. L'aspetto peculiare del racconto, oltre alle varie invenzioni fantastiche (come quella del ritratto ad olio che invecchia al posto del protagonista), è che Dorian possiede indubbiamente molti dei tratti caratteristici dello scrittore, cosa che non mancò di scatenare l'ira dei critici, i quali ravvedevano nella prosa di Wilde i caratteri della decadenza e della disgregazione morale.

Nel 1891, il suo "annus mirabilis", pubblica il secondo volume di favole "La casa dei melograni" e "Intenzioni" una collezione di saggi comprendente il celebre "La decadenza della menzogna". Nello stesso anno stende per la famosa attrice Sarah Bernhardt il dramma "Salomé", scritto in Francia e fonte ancora una volta di grave scandalo. Il tema è quello della forte passione ossessiva, particolare che non poteva non attivare gli artigli della censura britannica, che ne proibisce la rappresentazione.

Ma la penna di Wilde sa colpire in più direzioni e se le tinte fosche le sono familiari, nondimeno si esprime al meglio anche nel ritratto sarcastico e sottilmente virulento. La patina di amabilità è anche quella che vernicia uno dei suoi più grandi successi teatrali: il brillante "Il ventaglio di Lady Windermere", dove, sotto l'apparenza leggiadra e il fuoco di fila delle battute, si nasconde la critica al vetriolo alla società vittoriana. La stessa che faceva la fila per vedere la commedia.

Galvanizzato dai successi, lo scrittore produce una quantità considerevole di pregevoli opere. "Una donna senza importanza" torna alle tematiche scottanti (avendo a che fare con lo sfruttamento sessuale e sociale delle donne), mentre "Un marito ideale" è incentrato nientemeno che sulla corruzione politica. La sua vena umorisitca esplode nuovamente con l'accattivante "L'importanza di chiamarsi Ernesto", un'altra stilettata al cuore dell'ipocrita morale corrente.

Questi lavori vennero definiti come perfetti esempi della "commedy of manners", grazie alle loro illustrazioni delle maniere e della morale dell'affascinante e un po' frivola società del tempo.

Ma la società vittoriana non era così disposta a farsi prendere in giro e soprattutto a veder svelate le sue contraddizioni in maniera così palese e sarcastica. A partire dal 1885, la scintillante carriera dello scrittore e la sua vita privata vennero dunque distrutte. Già dal 1893 la sua amicizia con Lord Alfred Douglas, detto Bosie, mostra la sua pericolosità procurandogli non pochi fastidi e suscitando scandalo agli occhi della buona società. Due anni dopo viene appunto processato per il reato di sodomia.

Entrato in carcere viene processato anche per bancarotta, i suoi beni sono messi all'asta mentre sua madre muore poco dopo.

Viene condannato per due anni ai lavori forzati; è durante il periodo del carcere che scrive una delle sue opere più toccanti "De profundis", che non è altro che una lunga lettera indirizzata al mai dimenticato Bosie (il quale nel frattempo si era allontanato non poco dal compagno, quasi abbandonandolo).

Sarà il vecchio amico Ross, l'unico presente fuori dal carcere ad attenderlo al momento della scarcerazione, a tenerne una copia e a farla pubblicare, come esecutore testamentario, trent'anni anni dopo la morte di Wilde.

L'ultima opera, scritta dopo un riavvicinamento a Bosie, è "Ballata del carcere di Reading" che termina nel 1898 dopo essere uscito di prigione, durante un soggiorno a Napoli. Tornato a Parigi apprende della morte della moglie e, dopo un paio d'anni di spostamenti sempre insieme all'amato Bosie, il 30 novembre del 1900 Oscar Wilde muore di meningite.

https://biografieonline.it/biografia-oscar-wilde

Lo Sapevate Che: Mark Twain: Per Ernest Hemingway il suo capolavoro, Le avventure di Huckleberry Finn, segnò l'inizio della letteratura americana; prima «non c'era niente».


Una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo mentre la verità si sta ancora mettendo le scarpe.” Mark Twain

 

L'avventura americana

Samuel Langhorne Clemens, noto con lo pseudonimo di Mark Twain, nasce nella città di Florida, nello stato del Missouri, il 30 novembre 1835. La madre è calvinista, il padre è dedito alla vita avventurosa. Cresce nella città di Hannibal: nel 1847 muore il fratello; Samuel ha solo dodici anni ed è costretto ad abbandonare gli studi per guadagnarsi da vivere e sostenere la famiglia. Lavora come tipografo presso il giornale del fratello scomparso.

Il mestiere lo porta ad alimentare l'interesse per la letteratura; inizia così a scrivere alcune novelle le quali verranno pubblicate proprio dai giornali presso i quali era impiegato.

In questi anni ottiene il brevetto di pilota per i battelli a vapore che percorrono il fiume Mississippi.

Gli anni dal 1857 al 1861 sono caratterizzati proprio da una vita condotta sul Mississippi, che lascerà tracce profonde nello spirito del narratore, e che diventerà un tema ricorrente nelle sue opere.

Il suo primo libro è una raccolta di novelle intitolata "Il ranocchio saltatore" (1865).

Desideroso di cercar fortuna, Mark Twain si trasferisce in California e diviene un cercatore d'oro, minatore, giornalista nonchè reporter a San Francisco. Visita le Hawaii e viaggia in Africa, Francia e Italia.

Da queste esperienze nasce il suo secondo libro "Gli innocenti all'estero".

Dopo il successo dei suoi primi lavori nel 1870 Mark Twain sposa Olivia Langdon e si trasferisce a Hartford, nello stato del Connecticut, dove rimarrà sino al 1891.

Dopo il 1894, con l'intensificarsi della sua attività di conferenziere, i suoi viaggi si moltiplicano.

Sebbene fosse di carattere pessimista, Mark Twain è noto e conosciuto come scrittore dall'irresistibile umorismo. Il suo lato negativo con il passare degli anni andrà accentuandosi, anche a causa dei gravi lutti che colpiscono la sua famiglia: nel 1893 muore la figlia Susan; nel 1904 la moglie; nel 1909 la figlia Jane.

Mark Twain si spegne il 21 aprile 1910 a Redding (Connecticut), in seguito ad un attacco di angina pectoris.

Tutta l'opera di Mark Twain, ispirata alle vicende e ai luoghi in cui visse e che visitò, è da considerarsi autobiografica. La sua opera viene comunemente divisa in quattro gruppi: le impressioni di viaggio ("Gli innocenti all'estero"); i ricordi d'infanzia e della prima giovinezza ("Le avventure di Tom Sawyer", 1876, "Le avventure di Huckleberry Finn", 1884); vita sul Mississippi; le narrazioni satiriche ambientate nel Medioevo e nel Rinascimento ("Un americano alla corte di Re Artù").

Mark Twain, al massimo della sua notorietà, fu con tutta probabilità la maggiore celebrità americana del suo tempo.

https://biografieonline.it/biografia-mark-twain

Lo Sapevate Che: Fernando Pessoa: Poeta, scrittore e aforista, nacque a Lisbona e morì nella stessa città il 30 novembre del 1935. Con il cileno Pablo Neruda, è considerato il poeta più rappresentativo del XX secolo e uno dei maggiori scrittori di lingua portoghese; tuttavia, in carriera scrisse diverse opere in inglese, avendo ricevuto una educazione e istruzione di stampo britannico.


Do asilo dentro di me come a un nemico che temo d'offendere, un cuore eccessivamente spontaneo che sente tutto ciò che sogno come se fosse reale che accompagna col piede la melodia delle canzoni che il mio pensiero canta, tristi canzoni, come le strade strette quando piove.” Fernando Pessoa

 

Poesia d'avanguardia

Fernando António Nogueira Pessoa, nasce a Lisbona il giorno 13 giugno 1888 da Madalena Pinheiro Nogueira e Joaquim de Seabra Pessoa, critico musicale d'un quotidiano cittadino. Il padre muore nel 1893. La madre si unisce in seconde nozze nel 1895 con il comandante Joào Miguel Rosa, console portoghese a Durban: Fernando trascorre così la giovinezza in Sudafrica.

Nel continente nero Fernando Pessoa compie tutti gli studi fino all'esame d'ammissione all'Università di Città del Capo. Torna a Lisbona nel 1905 per iscriversi al corso di Filosofia della facoltà di Lettere: dopo una disastrosa avventura editoriale, trova lavoro come corrispondente di francese e inglese per varie aziende commerciali, impiego che manterrá senza obblighi di orario per tutta la vita. Intorno al 1913 inizia a collaborare a varie riviste, come "A Aguia" e "Portugal Futurista", avendo al suo attivo letture significative, dedicate soprattutto ai romantici inglesi e a Baudelaire; intraprende quindi un'attività letteraria iniziata quand'era ancora studente presso l'università di Città del Capo, che consiste in prose e poesie scritte in lingua inglese.

Intorno al 1914 appaiono gli eteronimi Alberto Caeiro, Ricardo Reis e Álvaro de Campos. Gli eteronimi sono autori fittizi (o pseudoautori), che posseggono ognuno una loro personalità: il loro "creatore" viene chiamato ortonimo. In Pessoa è del periodo dell'infanzia la comparsa del primo personaggio di fantasia, il Chevalier de Pas, attraverso il quale scrive lettere a se stesso, come è affermato nella lettera dell'eteronomia a Casais Monteiro.

Nel 1915 con Mário de Sá-Carneiro, Almada Negreiros, Armando Córtes-Rodriguez, Luis de Montalvor, Alfredo Pedro Guisado e altri, Pessoa dà vita alla rivista d'avanguardia "Orpheu", che riprende esperienze futuriste, pauliste e cubiste; la rivista avrà vita breve, tuttavia susciterà ampie polemiche nell'ambiente letterario portoghese, aprendo di fatto prospettive inedite fino ad allora all'evoluzione della poesia portoghese.

Segue poi un periodo in cui Fernando Pessoa appare attratto da interessi esoterici e teosofici che hanno riscontri profondamente influenti nell'opera ortonima. Al 1920 risale l'unica avventura sentimentale della vita del poeta. Lei si chiama Ophelia Queiroz, impiegata in una delle ditte di import-export per le quali Fernando Pessoa lavora. Dopo una pausa di alcuni anni, il rapporto tra i due si interrompe definitivamente nel 1929.

In un'intervista rilasciata a un giornale della capitale nel 1926, successivamente al colpo di stato militare che mette fine alla repubblica parlamentare e apre la via al regime salazariano, Fernando Pessoa comincia a esporre le sue teorie del "Quinto Impero", consistenti nell'attualizzazione delle profezie di Bandarra (il ciabattino di Trancoso) scritte nella prima metà del secolo XV; secondo queste profezie il re Don Sebástian, dato per morto nel 1578 nella battaglia di Alcazarquivir, sarebbe tornato anima e corpo per instaurare un regno di giustizia e di pace. Si tratta del "Quinto Impero", alla cui realizzazione il Portogallo è predestinato. Questo Impero avrebbe avuto carattere esclusivamente culturale e non militare o politico come gli imperi classici del passato.

"Mensagem" (Messaggio) è il titolo dell'unica raccolta di versi in lingua portoghese curata personalmente dal poeta: pubblicata nel 1934 ottiene un premio governativo di 5 mila escudos. L'opera comprende scritti di teologia, occultismo, filosofia, politica, economia nonchè altre discipline.

A seguito di una crisi epatica, causata presumibilmente dall'abuso di alcool, Fernando Pessoa muore in un ospedale di Lisbona il giorno 30 novembre 1935.

Mentre in vita la poesia di Pessoa esercitò poca influenza, sarà poi ampiamente imitata dai poeti delle generazioni successive. In Italia molto si deve al lavoro di traduzione di Antonio Tabucchi, traduttore, critico e grande studioso dell'opera di Pessoa.

Molti sono anche gli artisti che in campo musicale si sono ispirati all'opera di Pessoa: tra questi citiamo il cantautore brasiliano Caetano Veloso e gli italiani Roberto Vecchioni e Mariano Deidda.

https://biografieonline.it/biografia-fernando-pessoa

Speciale Ricette del 29 novembre 2022 Buona preparazione, ciao cari amici!

 

Carpaccio tricolore di Barbabietole

Per 4 persone

 

Ingredienti:

400 gr di barbabietole crude di vari colori (viola, rosa, gialle e comunque dei colori che riuscirete a trovare)

per condire: olio evo, aceto di mele, zucchero di canna Pamela, sale rosa dell’Himalaya, pepe macinato al momento

per guarnire: qualche cima fiorita di finocchio, un cucchiaio di ribes rosso

 

Con una mandolina tagliate finemente tutte le barbabietole e sistematele in un vassoio da portata

Preparare il condimento: in una ciotolina, mescolare 1 cucchiaio e mezzo di aceto con 3 cucchiai d’olio evo 1 cucchiaio di sale e una macinata generosa di pepe.

Condire le barbabietole mescolandole delicatamente e aggiungere infine come guarnizione il cucchiaino di ribes rosso e le cimette verdi del finocchio

 

 

 

Zuppa di Verdure con Gnocchetti verdi

Per 4 persone

 

Ingredienti:

300 gr di carote, 300 gr di funghi champignon, 2 radici amare bianche, 2 patate, 1 scatola di fagioli di Spagna cotti al naturale, 2 piccole barbabietole al forno, 2 spicchi d’aglio, 3 scalogni, 1 porro, un rametto di menta, vino bianco secco, aceto balsamico, un cucchiaino di senape di Digione, un pizzico di senape dolce, farina bianca, ½ litro di brodo vegetale (fatto anche col dado). burro, olio evo, sale e pepe nero macinato al momento.

 

Per gli gnocchetti verdi:

250 gr di farina bianca, 2 bustine di lievito in polvere, 130 gr di burro salato, una manciata di erbe aromatiche fresche (basilico, prezzemolo, mentuccia, timo), sale. pepe nero macinato al momento.

Pulire e lavare tutte le verdure: raschiare le carote, pelare le patate, raschiare le radici, e ridurre tutto a tocchetti, pulire aglio e gli scalogni puliti e tagliati a fette spesse, le barbabietole pelate e ridotte a tocchetti. I funghi tagliati a spessi spicchi per il lungo. Il porro a tocchetti.

In un capiente tegame far scaldare 30 gr di burro e 3 cucchiai d’olio, aggiungere  gli scalogni pelati e tagliati  a fette spesse, lasciar cuocere per 2 minuti. Aggiungere le patate, le radici, le carote, i funghi, il porro. Continuare la cottura per 5 minuti, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno. Quando le verdure saranno rosolate aggiungere gli spicchi d’aglio schiacciati, le foglioline di menta, regolare di sale e pepe. aggiungere il cucchiaino di senape di Digione e due cucchiai colmi di farina, mescolando accuratamente sin che venga ben assorbita. Aggiungere 1 cucchiaio di aceto balsamico e due bicchieri di vino bianco secco. Proseguire la cottura ancora per qualche minuto, aggiungere i fagioli ben scolati dalla loro acqua e infine i tocchetti di barbabietola e il brodo vegetale caldo, mescolando il tutto con delicatezza. Fare cuocere coprendo la casseruola col coperchio, ancora per mezz’ora, a fuoco molto dolce.

 

Nel mentre preparare gli gnocchetti verdi: Lavare accuratamente tutte le foglioline delle erbe, asciugarle e tritarle finissime. Mettere in una terrina la farina e unire

re le due bustine di lievito in polvere, mescolando molto bene il composto. Aggiungere il burro, molto freddo a pezzetti e incorporarlo con le mani alla farina lavorando con energia. Il composto dovrà risultare senza grumi. Ora incorporarvi le erbe aromatiche preparate, il pizzico di senape dolce, regolare di sale e pepe macinato nero. Lavorare, aggiungendo l’acqua necessaria sino a formare un composto che risulti solido. Formare con le mani delle polpettine grandi come una noce e appoggiarle in un contenitore coperto da pellicola e metterlo in frigorifero sin a quando saranno ben fredde. Quando lo stufato sarà pronto, disporre gli gnocchetti sulla superficie della zuppa di verdura, in modo che vengano semisommersi. Coprire il tegame e fare cuocere a fuoco dolce per 20 minuti, finché gli gnocchetti siano cotti.

 

 

 

 

Uova alla Salvia

Per 4 persone

 

Ingredienti:

Quattro uova, alcune belle foglie di salvia, 40 gr di capperi sotto sale,3 spicchi d’aglio, 40 gr di mollica di pane inzuppata in succo di limone, olio evo, sale.

 

Sciacquare i capperi sotto l’acqua corrente e preparare un pesto in un frullatore. con i capperi dissalati, gli spicchi d’aglio, un paio di foglie di salvia, il pane inzuppato precedentemente e ben strizzato, il sale.

Amalgamare il tutto accuratamente, aggiungendo a filo poco olio alla necessità. Preparare le uova sode e, dopo averle raffreddate, tagliarle a fettine. Disporre la salsa su di un piatto di portata, coprendone la base. Aggiungete sopra le fettine di uova e spolverare con qualche altra foglia di salvia tritate finemente.

 

 

 

 

Creme Caramel al Mandarino

Per 4 persone

 

Ingredienti:

180 gr di zucchero semolato, ½ lt di latte fresco intero, 3 uova, 1 stecca di vaniglia, 1 mandarino non trattato, 1 rametto di menta. Per fare le piccole sfoglie: 2 rotoli di pasta sfoglia, zucchero a velo. Stampini.

 

Fare cuocere 120 gr di zucchero semolato con 3 dl di acqua sino ad ottenere un caramello biondo. Distribuirlo sul fondo di piccoli stampini. Incidere a metà la stecca di vaniglia, grattarla un po’ perché emani tutto il suo aroma e metterla assieme alla scorza del mandarino, ben lavata, nel latte appena scaldato. Montare le uova con lo zucchero semolato rimasto e incorporarle al latte mescolando con la frusta. Il composto dovrà risultare omogeneo. Travasare la crema negli stampini caramellati e metterli in un recipiente da forno riempito a metà di acqua calda. Cuocere in forno preriscaldato a 175° per 30 minuti finché la crema sia addensata. Togliere dal forno  togliere gli stampini dal bagnomaria, farli intiepidire e metterli in frigorifero per 6 ore. Spolverizzare un piano di lavoro con lo zucchero a velo e sovrapporre i due dischi di pasta sfoglia ben fredda. Arrotolarli insieme e tagliarli a fettine sottili trasferendoli per 15 minuti di nuovo in frigorifero. Con l’aiuto del mattarello stendere le fogliette sul piano di lavoro, con il mattarello spolverizzato di zucchero a velo e cuocerle in forno. Farle cuocere in forno appoggiandole sulla placca ricoperta da carta da forno, a 250° per 5 minuti, finché risultino ben dorate e caramellate. Sformare le creme negli stampini direttamente nei piattini da frutta di portata e guarnirle con fettine sottili di mandarino e foglioline di menta. Accompagnare con le fogliette, spolverizzandole leggermente con lo zucchero a velo.

 

martedì 29 novembre 2022

Lo Sapevate Che: L’Onu dà vita allo stato di Israele: Con ancora negli occhi gli orrori del Secondo conflitto mondiale, terminato due anni prima, le istituzioni internazionali si trovarono impegnate in una complessa fase di ridefinizione della geografia di alcuni territori, che avrebbe segnato profondamente gli equilibri politici dei successivi decenni.



In questo scenario maturò la risoluzione n° 181, adottata il 29 novembre 1947 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la quale si stabiliva un piano di spartizione della Palestina che dava luogo alla nascita di uno stato arabo e di uno ebraico, mentre Gerusalemme veniva posta sotto il controllo internazionale. Fu la premessa alla nascita di Israele, che sarebbe avvenuta ufficialmente il 14 maggio dell’anno dopo.

Il provvedimento dell'Onu, approvato con 33 voti a favore, 13 contrari e 10 astenuti, recepì le conclusioni dell'Unscop, un comitato formato dai rappresentanti di 11 Stati (Australia, Canada, Guatemala, India, Iran, Paesi Bassi, Perù, Svezia, Cecoslovacchia, Uruguay, Jugoslavia) e incaricato di studiare la migliore soluzione per il nuovo assetto dei territori palestinesi, su cui il Regno Unito aveva rinunciato al proprio mandato, rimettendolo nelle mani dell’Onu.

Questo aveva scatenato una feroce contesa tra la popolazione araba (in quel momento in maggioranza con 1.200.000 unità) e quella ebraica (che contava 600.000 abitanti), che l’Unscop – pur sottolineando l'impossibilità di soddisfare le richieste di entrambe – tentò di risolvere prospettando due opzioni: 1) la suddivisione in due stati indipendenti con Gerusalemme sotto egida Onu; 2) la creazione di un unico stato federale che comprendesse le due etnie.

Accettata a maggioranza la prima opzione, si arrivò alla risoluzione Onu che, dopo due sedute a vuoto (per mancanza del quorum necessario), fu approvata grazie soprattutto all'opera diplomatica degli Stati Uniti d’America e al sostegno nondimeno influente dell’Unione Sovietica. A votare contro in blocco tutti i paesi arabi, che giudicarono il piano penalizzante nei confronti dei villaggi palestinesi, cui veniva riconosciuto una porzione di territorio minore e senza alcuno sbocco sul Mar Rosso e sul Mare di Galilea.

Dopo un ricorso respinto dalla Corte Internazionale di Giustizia, gli Stati arabi del Vicino Oriente (tra cui Egitto e Siria) dichiararono guerra ad Israele, inviando truppe a sostegno della popolazione palestinese. Il conflitto arabo-israeliano conobbe diverse fasi, giungendo a termine nel marzo del 1949 con la vittoria di Israele, che nel frattempo si era ritrovata ad occupare un territorio più ampio di quello disegnato dalla risoluzione del 1947.

L'aspetto più drammatico di quegli eventi fu la diaspora di 711mila palestinesi (stima Onu), costretti a fuggire o sgomberati con la forza, cui corrispose la fuga di 800mila ebrei dagli altri paesi arabi per il diffondersi di sentimenti anti-ebraici.

Fu solo il primo atto di una lunga scia di guerre e attentati terroristici, che insanguineranno successivamente l'intera area mediorientale, e l'inizio di una crisi politica ma soprattutto umanitaria (per le condizioni del popolo palestinese) tuttora insoluta.

http://www.mondi.it/almanacco/voce/11076