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lunedì 1 agosto 2022

Lo Sapevate Che: Herman Melville: Trasse dal suo vissuto di marinaio l'ispirazione per la produzione letteraria di scrittore, poeta e critico letterario.


Ci sono certe bizzarre circostanze in questa strana e caotica faccenda che chiamiamo vita, che un uomo prende l'intero universo per un'enorme burla in atto, sebbene non riesca a vederne troppo chiaramente l'arguzia, e sospetti anzichenò che la burla non sia alle spalle di altri che le sue. Egli ingolla tutti gli avvenimenti, [...] non importa quanto indigeribili, come uno struzzo dallo stomaco robusto inghiotte pallottole e pietre focaie. E quanto alle piccole difficoltà e afflizioni, le prospettive d'improvvisa rovina, di pericolo della vita o del corpo, tutto questo, e perfino la morte, gli sembrano ingegnosi e amichevoli colpi, allegre spunzonature nei fianchi, somministrati dall'invisibile e inspiegabile vecchio mattacchione.” Herman Melville

 

Metafore di avventure vissute

Al tempo in cui morì il suo autore, era stato quasi del tutto dimenticato, poi il capolavoro del 1851 "Moby Dick" sarebbe stato rilanciato nel 1921 grazie a una biografia di Raymond Weaver; oggi quel romanzo è ritenuto uno dei massimi capolavori dell'Ottocento. Il suo autore è Herman Melville, scrittore, poeta e critico letterario statunitense, nato il giorno 1 agosto 1819 a New York. Amico di Nathaniel Hawthorne, "Moby Dick" come le altre opere di Melville sarebbero state ispirate dalla produzione più tarda dell'amico.

Studia a New York e matura la passione per l'avventura ascoltando i racconti del padre Allan, ricco commerciante dal carattere espansivo, che in passato molto aveva viaggiato. Nei racconti del padre erano spesso presenti figure quali gigantesche onde marine e alberi di navi che si spezzavano come fuscelli. Dopo una vita trascorsa in sostanziale tranquillità economica, nell'estate del 1830, l'attività del padre fallisce: Allan Melville manifesta in seguito una malattia psichica che lo porterà alla morte. Il fratello tenta di riprendere gli affari del padre, ma fallisce: la famiglia è composta di otto figli tra fratelli e sorelle (Herman è il terzogenito): si riduce in miseria e si trasferisce al villaggio di Lansingburgh, sul fiume Hudson.

Qui Herman lascia definitivamente la scuola per iniziare a lavorare nell'azienda di uno zio; lavora poi nel negozio del fratello maggiore e infine come maestro in una piccola scuola.

La mancanza di una prospettiva lavorativa stabile, unita al desiderio di viaggiare, spingono il futuro scrittore ad imbarcarsi come mozzo su una nave ancorata al porto di New York, in partenza per Liverpool. E' il mese di giugno del 1839: Melville attraversa l'oceano e giunge a Londra. Tornerà poi in patria con la stessa nave. Questo viaggio ispirerà il suo romanzo "Redburn: il suo primo viaggio" (Redburn: His First Voyage), pubblicato a dieci anni di distanza.

Tornato a casa, riprende la professione di insegnante. All'inizio dell'anno 1841 si arruola di nuovo come marinaio: parte dal porto di New Bedford (in Massachusetts) sulla nave baleniera Acushnet, diretto verso l'Oceano Pacifico. Il viaggio durerà un anno e mezzo. Una volta raggiunte le Isole Marchesi (nella Polinesia Francese), Melville diserta; il racconto di "Taipi" (Typee) come la sua continuazione "Omoo", saranno testimonianza di questa vicenda.

Dopo un soggiorno alle Isole della Società, Melville si dirige a Honolulu, dove resta per quattro mesi lavorando come impiegato in un ufficio. Si unisce poi all'equipaggio della fregata americana "United States", che naviga in direzione Boston, facendo scalo presso un porto peruviano nell'ottobre del 1844. Descriverà questa esperienza insieme alla nave con il nome di "Neversink" (L'inaffondabile) in "Giacchetta bianca o il mondo visto su una nave da guerra" (White Jacket: or, The World in a Man-of-War, 1850).

Il 4 agosto 1847 a Boston, Herman Melville sposa Elizabeth Shaw, evento che pone termine alle avventure marinaresche dello scrittore. La coppia si stabilisce a New York dove rimane fino all'anno 1850, quando acquistano una fattoria a Pittsfield (Massachusetts); proprio nel febbraio dello stesso anno inizia a scrivere "Moby Dick", l'opera che lo proietterà nella storia della letteratura americana e mondiale.

Durante i tredici anni passati a Pittsfield, Melville tiene conferenze presso le scuole, dedicandole principalmente alle sue avventure nei mari del sud.

Le sue opere non riusciranno a raggiungere un pubblico vasto, così Melville non avrebbe guadagnato molto dalla sua attività di scrittore. Economicamente molto doveva alla famiglia della moglie; in seguito lavorerà anche come doganiere a New York, dove si trasferirà con la moglie.

Dopo una malattia che dura diversi mesi, Herman Melville muore nella sua casa di New York, nelle prime ore della mattina del 28 settembre 1891. La sua salma viene sepolta nel Woodlawn Cemetery, nel quartiere del Bronx.

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