“L'identità è data dal coraggio di essere quello che si è e dal rispetto profondo per la propria vita e dal
giusto valore che le diamo.” Sabina Guzzanti
I volti della satira
Da tempo riconosciuta come una delle
stelle della comicità e della satira, Sabina Guzzanti nasce il 25 luglio 1963 a
Roma, dove si diploma presso l'Accademia di Arte Drammatica. Figlia maggiore di
un autorevole commentatore politico e giornalista, il celebre Paolo Guzzanti
(nipote a sua volta di un potente medico che è stato ministro nel governo Dini), l'attrice si è sempre schierata proprio dalla parte
avversa a quella "difesa" dal padre che, dopo un periodo di militanza
nella sinistra, ora si riconosce nello schieramento di centro-destra.
Stesso percorso di Sabina, pur con le dovute differenze, ha
intrapreso il fratello Corrado,
divenuto celebre in tivù con le sue imitazioni e parodie (in particolare,
indimenticabile quella di Gianfranco Funari).
Infine, la famiglia conta un'altra attrice-commediante, la più piccola
Caterina.
Ad ogni modo, è proprio con il fratello che la Guzzanti
esordisce sul palcoscenico, formando una coppia comica di dirompente comicità.
Nella sua carriera, sviluppatasi prevalentemente in
televisione (il mezzo che, naturalmente, le ha regalato la popolarità), ha
saputo creare personaggi memorabili attraverso l'uso sapiente e camaleontico
della parodia satirica. L'esordio vero e proprio si può far risalire al 1988
quando ha modo di partecipare al programma "La TV delle ragazze", per
poi imporsi in una serie di varietà dello stesso tipo (come, ad esempio,
"Scusate l'interruzione", "Tunnel" e"Avanzi").
Fra le sue riuscite più memorabili vi è l'imitazione della pornodiva Moana Pozzi, tratteggiata con esiti esilaranti.
Successivamente, calibrando la sua comicità più sul versante
politico, (all'epoca di "La posta del cuore" nel 1998, ad esempio),
le sue imitazioni di Massimo D'Alema e
di Silvio Berlusconi sono
diventate dei veri e propri tormentoni.
Grazie alla notorietà arriva anche il Cinema. Giuseppe
Bertolucci la vuole per il suo film "I
cammelli" (con Diego Abatantuono e Claudio Bisio),
la pellicola che la lancia sul grande schermo. Data l'ottima affinità che si
instaura fra i due, in seguito girano insieme anche "Troppo sole",
una virtuosistica performance in cui l'attrice impersona praticamente tutti i
ruoli previsti dalla sceneggiatura, scritta fra l'altro in collaborazione
con David Riondino,
suo compagno anche nella vita privata.
Il film seguente è "Cuba Libre-Velocipidi ai tropici",
interamente su soggetto di Riondino.
Nel 1998 si sente pronta per rischiare in proprio e per fare un tentativo in
completa autonomia. Ecco dunque che realizza "Donna selvaggia", un
cortometraggio in cui si pone dietro la cinepresa.
Ma Sabina si è cimentata anche con il teatro, suo eterno ed
inossidabile amore. Frequentato moltissimo soprattutto all'inizio della
carriera, è tornato prepotentemente al centro dei suoi interessi. Sempre grazie
al connubio artistico col fratello Corrado e
con Serena Dandini (la
presentatrice e l'autrice di molti suoi spettacoli televisivi), Sabina Guzzanti
si è messa in gioco dal vivo nello spettacolo "Recital", in cui,
grazie alle sue grandi capacità di artista, propone personaggi noti e meno noti
(alcune sono vere e proprie macchiette), come la poetessa, la scrittrice, la
suora, la svampitissima Valeria Marini o Irene Pivetti, Massimo D'Alema o
il suo onnipresente, esilarante, Silvio Berlusconi.
Nel novembre 2003 Sabina Guzzanti è tornata a far parlare di sè
con la prima puntata del suo programma "Raiot", in onda su Raitre,
per due motivi...
Il primo: sebbene la trasmissione sia stata collocata in una
fascia notturna (23:30) gli ascolti sono stati eccezionali.
Il secondo: Mediaset per la pronuncia di "gravissime
menzogne e insinuazioni" nel corso del programma, ha dato mandato ai
propri legali di avviare azioni giudiziarie contro di lei.
Le registrazioni del programma sono continuate ma la
trasmissione è stata sospesa, scaturendo molte polemiche.
Nonostante questo, la prima puntata mandata in onda dalla Rai e
le successive censurate, sono state comunque riprese e distribuite liberamente
su Internet raccogliendo un enorme successo. La querela è poi stata archiviata
dalla magistratura che ha giudicato infondate le accuse di Mediaset.
Nel 2005 Sabina Guzzanti ha presentato a Venezia, in
contemporanea alla Mostra del cinema il film-documentario "Viva Zapatero!"
che denuncia la poca libertà di informazione in Italia con il contributo di
comici di satira di altri paesi europei.
Dirige poi i film per il cinema "Le ragioni
dell'aragosta" (2007) e "Draquila - L'Italia che trema" (2010).
Nel 2014 presenta a Venezia il suo nuovo film-documentario "La
trattativa", il cui tema centrale è quello della cosiddetta trattativa
Stato-mafia.
https://biografieonline.it/biografia-sabina-guzzanti
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