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venerdì 4 novembre 2016

Lo Sapevate Che: Tutto sulla pillola del giorno dopo...



Il Nome Giusto è: contraccezione d’emergenza. Dunque, non chiamatele pillole del giorno dopo, dei tre o dei cinque giorni dopo. Bisogna cominciare da qui, dalla definizione, per far chiarezza su questo argomento, che all’apparenza sembra semplice: le indicazioni si riassumono in una pagina, non occupano certo volumi di medicina. Ma con i dubbi si potrebbero riempire biblioteche. Il punto è, come scrisse la psicoterapeuta inglese Elphis Christopher, che la contraccezione è fredda, ma il sesso è caldo. Cosa significa? “Che è molto semplice dire: “Prendi questa pillola”, ma se bisogna entrare nel merito, spiegando come usarla al meglio e avvicinandosi al tema della sessualità, comunicare diventa improvvisamente difficile, a volte anche per i medici”, afferma EmilioArisi, ginecologo che nel 2006 ha contribuito a fondare la Società medica italiana per la contraccezione (Smic), di cui è presidente. Che ci sia un’emergenza e un urgente bisogno di informazione chiara, lo testimoniano le circa diecimila domande che sono state inviate a mettiche.it , il sito di divulgazione creato dalla Smic. A partire da quelle richieste è stato scritto un libro (appena pubblicato e scaricabile gratuitamente): 200 e più domande e risposte sulla contraccezione e la contraccezione d’emergenza. Materiale che, tra l’altro, offre un interessante spaccato della nostra società. Due Principi Attivi, Un Unico Consiglio: Non Aspettare. Sono due tipi di farmaci disponibili oggi per la contraccezione di emergenza: a base del principio attivo levonorgestrel (una compressa da 1,5 milligrammi;  nomi commerciali, Norlevo, Stromalidan ed Escapelle) e di ulipristal acetato (una compressa da 30 milligrammi;  nome commerciale, EllaOne). I primi prodotti sono e cosiddette pillole dei tre giorni dopo (che devono”Per decidere quale farmaco assumere, è importante anche sapere che i due principi attivi hanno un’efficacia diversa nel prevenire la gravidanza: nel caso del levonorgestrel si va dal 52 al 94 per cento, mentre l’ulipristal acetato funziona nel 98 per cento dei casi. Il levoorgestrel, inoltre, bocca o sposta l’ovulazione di alcuni giorni solo se  questa non è imminente, mentre l’ulipristal acetato agisce anche quando è prossima. Per riassumere, l’ulipristal acetato è più efficace del levonorgestrel. Nessuno dei due ha invece effetto su una gravidanza già cominciata. E’ importante anche sapere che i contraccettivi d’emergenza non proteggono dagli effetti dei rapport sessuali successivi all’assunzione, ma solo da quelli che l’hanno preceduta: presumibilmente la copertura permane per 24 ore, ma diminuisce in fretta, e nel giro di tre giorni non vi è più traccia del farmaco nel corpo. Se necessario, è possibile assumere un’altra pillola d’emergenza nello stesso ciclo ovulatorio”. Ottenerla? Più Facile Di Quanto Si Creda. Per chi ha più di 18 anni, tutte queste pillole sono acquistabili senza bisogno di ricetta, in qualsiasi farmacia. Può ritirare il prodotto anche un uomo, purchè abbia una delega valida (con la fotocopia del documento di identità di chi richiede il medicinale). Discorso diverso per chi è minorenne, perché in questo caso è necessaria la prescrizione medica: una ricetta bianca, che deve essere lasciata in farmacia e che quindi non può essere riutilizzata. Qualsiasi medico (quello di base, un ginecologo, ma anche, poniamo, un cardiologo o un dentista) può prescrivere la contraccezione di emergenza. In alternativa ci si può inoltre rivolgere a un consultorio laico, come quelli della rete Aied (Associazione italiana per l’educazione demografica), dove è possibile presentarsi senza appuntamento. Di norma, le ragazze vengono accolte da uno psicologo e fanno un breve colloquio, che serve soprattutto a informarle, a capire se la contraccezione d’emergenza è effettivamente necessaria e se c’è bisogno di un sostegno. Ovviamente, come gli ambulatori, i consultori hanno orari e giorni di chiusura. Viceversa, ci si può sempre rivolgere ai pronto soccorso degli ospedali e alle guardie mediche. Non è necessario, come a volte viene ancora richiesto, che la ragazza si sottoponga a un test di gravidanza per ottenere la ricetta. (..). Ci Si Protegge Poco E Male. Così Si Diventa Mamme-Bambine. Nel 2014 in Italia sono diventate mamme 7.819 ragazze  al di sotto dei 19 anni: più della metà vive nelle Regioni del Sud. In generale, ben il 24 per cento delle donne in età fertile nel nostro paese utilizza sistemi di contraccezione poco sicuri: il 17,5 per cento ricorre al coito interrotto, il 4,2 per cento si affida a metodi naturali e il 3,1 per cento alla fortuna. La contraccezione ormonale (pillola anticoncezionale)è scelta dal 16,2 per cento, un dato fra i più bassi d’Europa. Ancora: ben il 42 per cento delle under 25 non utilizza alcun metodo contraccettivo durante la prima esperienza sessuale: il 5 per cento in più rispetto al 2010. (..).”A questo aggiungiamo  la quasi totale mancanza di dialogo tra genitori e figli su questi temi, e l’assenza di programmi scolastici strutturati di educazione sessuale.E’ normale che i giovani siano spiazziati e angociati. Riescono ad accedere a molte informazioni grazie a Internet, ma poi non hanno gli strumenti per valutarle e per inserirle nei giusti contesti”.
Tiziana Manacorda – Salute -  Donna di Repubblica - 29 Ottobre 2016 -

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