Il Nome Giusto è: contraccezione d’emergenza.
Dunque, non chiamatele pillole del giorno dopo, dei tre o dei cinque giorni
dopo. Bisogna cominciare da qui, dalla definizione, per far chiarezza su questo
argomento, che all’apparenza sembra semplice: le indicazioni si riassumono in
una pagina, non occupano certo volumi di medicina. Ma con i dubbi si potrebbero
riempire biblioteche. Il punto è, come scrisse la psicoterapeuta inglese Elphis
Christopher, che la contraccezione è fredda, ma il sesso è caldo. Cosa
significa? “Che è molto semplice dire: “Prendi questa pillola”, ma se bisogna
entrare nel merito, spiegando come usarla al meglio e avvicinandosi al tema
della sessualità, comunicare diventa improvvisamente difficile, a volte anche
per i medici”, afferma EmilioArisi, ginecologo che nel 2006 ha contribuito a
fondare la Società medica italiana per la contraccezione (Smic), di cui è
presidente. Che ci sia un’emergenza e un urgente bisogno di informazione
chiara, lo testimoniano le circa diecimila domande che sono state inviate a mettiche.it , il sito di divulgazione
creato dalla Smic. A partire da quelle richieste è stato scritto un libro
(appena pubblicato e scaricabile gratuitamente): 200 e più domande e risposte sulla contraccezione e la contraccezione
d’emergenza. Materiale che, tra l’altro, offre un interessante spaccato
della nostra società. Due Principi Attivi, Un Unico Consiglio:
Non Aspettare. Sono
due tipi di farmaci disponibili oggi per la contraccezione di emergenza: a base
del principio attivo levonorgestrel (una compressa da 1,5 milligrammi; nomi commerciali, Norlevo, Stromalidan ed
Escapelle) e di ulipristal acetato (una compressa da 30 milligrammi; nome commerciale, EllaOne). I primi prodotti
sono e cosiddette pillole dei tre giorni dopo (che devono”Per decidere quale
farmaco assumere, è importante anche sapere che i due principi attivi hanno
un’efficacia diversa nel prevenire la gravidanza: nel caso del levonorgestrel
si va dal 52 al 94 per cento, mentre l’ulipristal acetato funziona nel 98 per
cento dei casi. Il levoorgestrel, inoltre, bocca o sposta l’ovulazione di
alcuni giorni solo se questa non è
imminente, mentre l’ulipristal acetato agisce anche quando è prossima. Per
riassumere, l’ulipristal acetato è più efficace del levonorgestrel. Nessuno dei
due ha invece effetto su una gravidanza già cominciata. E’ importante anche
sapere che i contraccettivi d’emergenza non proteggono dagli effetti dei
rapport sessuali successivi all’assunzione, ma solo da quelli che l’hanno
preceduta: presumibilmente la copertura permane per 24 ore, ma diminuisce in
fretta, e nel giro di tre giorni non vi è più traccia del farmaco nel corpo. Se
necessario, è possibile assumere un’altra pillola d’emergenza nello stesso
ciclo ovulatorio”. Ottenerla? Più Facile Di Quanto Si
Creda. Per chi ha
più di 18 anni, tutte queste pillole sono acquistabili senza bisogno di
ricetta, in qualsiasi farmacia. Può ritirare il prodotto anche un uomo, purchè
abbia una delega valida (con la fotocopia del documento di identità di chi
richiede il medicinale). Discorso diverso per chi è minorenne, perché in questo
caso è necessaria la prescrizione medica: una ricetta bianca, che deve essere
lasciata in farmacia e che quindi non può essere riutilizzata. Qualsiasi medico
(quello di base, un ginecologo, ma anche, poniamo, un cardiologo o un dentista)
può prescrivere la contraccezione di emergenza. In alternativa ci si può
inoltre rivolgere a un consultorio laico, come quelli della rete Aied
(Associazione italiana per l’educazione demografica), dove è possibile
presentarsi senza appuntamento. Di norma, le ragazze vengono accolte da uno
psicologo e fanno un breve colloquio, che serve soprattutto a informarle, a capire
se la contraccezione d’emergenza è effettivamente necessaria e se c’è bisogno
di un sostegno. Ovviamente, come gli ambulatori, i consultori hanno orari e
giorni di chiusura. Viceversa, ci si può sempre rivolgere ai pronto soccorso
degli ospedali e alle guardie mediche.
Non è necessario, come a volte viene ancora richiesto, che la ragazza si
sottoponga a un test di gravidanza per ottenere la ricetta. (..). Ci Si
Protegge Poco E Male. Così Si Diventa Mamme-Bambine. Nel 2014 in Italia sono
diventate mamme 7.819 ragazze al di
sotto dei 19 anni: più della metà vive nelle Regioni del Sud. In generale, ben
il 24 per cento delle donne in età fertile nel nostro paese utilizza sistemi di
contraccezione poco sicuri: il 17,5 per cento ricorre al coito interrotto, il
4,2 per cento si affida a metodi naturali e il 3,1 per cento alla fortuna. La
contraccezione ormonale (pillola anticoncezionale)è scelta dal 16,2 per cento,
un dato fra i più bassi d’Europa. Ancora: ben il 42 per cento delle under 25
non utilizza alcun metodo contraccettivo durante la prima esperienza sessuale:
il 5 per cento in più rispetto al 2010. (..).”A questo aggiungiamo la quasi totale mancanza di dialogo tra
genitori e figli su questi temi, e l’assenza di programmi scolastici
strutturati di educazione sessuale.E’ normale che i giovani siano spiazziati e
angociati. Riescono ad accedere a molte informazioni grazie a Internet, ma poi
non hanno gli strumenti per valutarle e per inserirle nei giusti contesti”.
Tiziana Manacorda – Salute - Donna di Repubblica - 29 Ottobre 2016 -
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