La terra è stata
preparata, seminata e concimata, ma i posti di lavoro stentano a spuntare. Qualche ramettino qui, qualche fogliolina là. E’
urgente attendere, dicono, e intorno al terreno c’è un via vai di gente che
aspetta il suo turno. Ogni tanto gli addetti (precari) vanno a mettere sulle
piantine un cartellino, un’etichetta. Significa che il posto è occupato, spesso
da generazioni.
Da noi talvolta c’è anche la piena occupazione, da parte di
altri, quando le occasioni sono poche e la situazione difficile. D’altronde
piccole è bello, microscopico poi è bellissimo, e la concorrenza si confonde
spesso la ricorrenza e con la diligenza.
Vero è che i giovani stanno pian piano rarefacendosi
facilitando così il compito del legislatore nella decrescita felice. E
imparando che, visto che vecchi già si nasce, si trova sempre qualcuno che ti
ha preceduto.
Massimo Bucchi – Sottovuoto –
Il Venerdì di Repubblica – 11 Novembre 2016 -
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