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giovedì 3 novembre 2016

Lo Sapevate Che: Solo super Mario prova a salvare l'Europa...



Sopravviverà l’Unione Europea fino al 2020? L’ignavia delle istituzioni di Bruxelles di fronte ai segnali di crollo imminente ricorda il clima della Finis Austriae o la dissoluzione dell’Unione Sovietiva. Come l’Urss p la Cacania multinazionale di Robert Musil, l’Unione non riesce a rispondere al risorgere feroce dei nazionalismi rilanciando un grande progetto condiviso e si affida a improbabili e cervellotiche Azioni Parallele. Tutti ormai hanno capito che le politiche di questi decenni, l’austerità e le rigidità dell’eurozona, portano declino, nostalgia dei confini, povertà e rivolta. Eppure nessuno osa immaginare un’altra Europa. Gli ultimi sono stati i socialisti europei, con il piano di eurobond, unione fiscale e militare, ma ormai hanno dimenticato tutto per aderire ovunque alle grandi coalizioni con i conservatori. Salvare l’Europa non interessa più neppure a chi ne ha maggiormente beneficiato, la Germania. Dopo essersi fatta pagare dal resto d’Europa i costi dell’unificazione, Berlino ha saputo usare col massimo cinismo il ruolo di Paese guida, imponendo norme rigide agli altri e riservandosi il diritto di violarle. Il severo tutore dell’Unione ha sfiorato i parametri tutte le volte che serviva, continuato a pompare investimenti pubblici nell’industria e nella ricerca, ha usato capitali di Stato per salvare le proprie banche. In questo modo la Germania ha scavato ormai un fossato incolmabile fra il proprio poderoso apparato industriale e quello delle declinanti nazioni del Sud, in primis l’Italia, e ora potrebbe perfino concedersi il lusso di lasciar andare alla deriva Unione ed euro, senza subire grandi danni. Non si ribellano davvero neppure le nazioni danneggiate.  Il governo italiano piange con Bruxelles per avere qualche miliardo in più da spendere in bonus, tutto qui. Renzi ha ragione a giudicare ridicolo, inadeguato e “all’acqua di rose” il documento dell’ultimo vertice di Bratislava seguito alla Brexit , ma comunque l’aveva approvato e sottoscritto. Fra questi piccoli uomini senza qualità che stanno scrivendo il romanzo della fine dell’Unione, l’unico tratto di grandezza si trova in Mario Draghi, il Rathenau della situazione, autore dell’Azione Parallela del Quantitative Easing che finora ha consentito all’edificio europeo di non collassare. Comprare titoli di Stato per comprare altro tempo, era questo il progetto di Draghi. Ma il tempo è stato sprecato da mediocri governanti. Nel 2017 o 2018. probabilmente, il bazooka di Draghi finirà di sparare miliardi e titoli di Sato di molti Paesi, compreso il nostro, torneranno sul libero mercato per quello che sono: spazzatura. E dunque, sopravviverà l’Europa fino al 2020?
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di Repubblica – 28 Ottobre 2016 -

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