Nato a Trevico, in provincia di Avellino, figlio
di due attori di teatro, si trasferisce con loro a Roma e qui dà sfogo alla sua
vena creativa, prima come vignettista per alcuni giornali della Capitale e poi
come autore di programmi di varietà per la TV pubblica.
Dopo le prime esperienze come sceneggiatore,
passa a dirigere egli stesso i film e ottiene fama nel genere della commedia,
con Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente
scomparso in Africa? del 1968 (nel cast anche Alberto Sordi). Sei anni
più tardi firma il suo capolavoro con C'eravamo tanto amati,
affresco nostalgico (che il regista dedica a Vittorio De Sica) di trent'anni di
storia italiana dal Dopoguerra agli anni Settanta, che trionfa nel 1977 a
Cannes (Cesar per il "miglior film straniero) e porta a casa tre nastri
d'argento.
Premiato nuovamente a Cannes come "miglior
regia" per Brutti, sporchi e cattivi, nel 1977 incanta
pubblico e critica con Una giornata particolare, che grazie alla
formidabile coppia Mastroianni-Loren gli fa conquistare il Golden Globe e due
David di Donatello, sfiorando l'Oscar come "miglior film straniero".
All'agognata statuetta viene candidato altre tre volte con "I nuovi
mostri", "Ballando ballando" e "La famiglia", non
riuscendo a portarla a casa.
Insignito del Premio Federico Fellini per l'eccellenza
artistica e del David di Donatello alla carriera, nel 2013 presenta
"Che strano chiamarsi Federico" alla Mostra internazionale d'arte
cinematografica di Venezia e riceve il Premio Jaeger-LeCoultre Glory to
the Filmmaker (assegnato a coloro che hanno lasciato un segno nel
cinema contemporaneo).
Ricoverato nel reparto di cardiochirurgia del
Policlinico di Roma, qui scompare il 19 gennaio del 2016.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/673003
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