Diventato noto a livello
internazionale con il film del 1988 Nuovo
Cinema Paradiso, diverse sue
pellicole hanno riscosso un notevole successo di pubblico in Italia e
all'estero; ha diretto ad oggi undici film di finzione e dieci documentari,
molti dei quali fortemente autobiografici, ed ha vinto vari premi, tra cui
figurano un Golden Globe, un Grand
Prix Speciale della Giuria (al Festival di
Cannes del 1989), due premi BAFTA, undici David di
Donatello.
Nato a Palermo, e
cresciuto a Bagheria, il 27
maggio 1956, è figlio di Peppino Tornatore, un sindacalista della CGIL. Fin da
giovane manifesta una forte attrazione per il mondo del cinema e dell'immagine;
ad insegnargli i primi rudimenti in tale campo è il famoso fotografo e
operatore cinematografico bagherese Mimmo
Pintacuda. A soli sedici anni riesce a mettere in scena a teatro opere
di Luigi
Pirandello e Eduardo De Filippo. Diplomatosi con il massimo dei
voti al liceo
classico Francesco Scaduto di Bagheria, prima di dedicarsi
completamente al cinema frequenta qualche lezione alla facoltà di lettere dell'università di Palermo. Dopo
gli inizi teatrali, affronta alcune esperienze documentaristiche e televisive,
realizzando in particolare il documentario (in Super 8) Il carretto. Immagini
di un'antica cultura (1979). Nel 1979 viene eletto consigliere
comunale a Bagheria con il Partito Comunista Italiano.. Il suo
esordio alla regia avviene sulla Rai il 5 marzo 1981, con il
documentario Ritratto di un rapinatore.
Realizza poi, sempre per la redazione siciliana di Rai 3, Incontro
con Francesco Rosi (1981), Le minoranze etniche in Sicilia (1982,
vincitore di un premio al Festival di Salerno), Diario
di Guttuso (1982), e Scrittori siciliani e cinema: Verga,
Pirandello, Brancati e Sciascia (1983). Nel 1984 collabora con Giuseppe
Ferrara per Cento giorni a Palermo, del
quale è produttore, oltre che co-sceneggiatore e regista della seconda unità.
Due anni dopo, all'età di 30 anni, esordisce come regista sul grande schermo
con Il
camorrista, tratto dall'omonimo romanzo di Giuseppe
Marrazzo e incentrato sulla storia del noto boss della camorra Raffaele
Cutolo (nel film chiamato 'O Professore 'e Vesuviano e
interpretato da Ben
Gazzara). Il film riceve una buona accoglienza sia da parte del
pubblico sia dalla critica e Tornatore vince il Nastro d'argento al
miglior regista esordiente.
L'incontro con il produttore Franco
Cristaldi porta nel 1988 alla genesi di quello che diventerà il suo film
più popolare, Nuovo Cinema Paradiso, che ha come protagonista un famoso regista che
ritorna per la prima volta nel paese di cui è originario in occasione della
morte del suo mentore ed amico Alfredo, proiezionista del cinema locale
(personaggio interpretato da Philippe Noiret per il quale Tornatore si ispira dichiaratamente al suo maestro
Pintacuda), e ripercorre il suo cammino di vita in tale occasione. La pellicola
riscuote grande successo, dona notorietà internazionale a Tornatore e segna
l'inizio di una prolifica collaborazione con il compositore Ennio
Morricone. Dopo alcuni imprevisti, tra i
quali vari tagli e la proiezione bloccata dopo il primo fine settimana in tutte
le sale italiane, il film si aggiudica il gran premio della giuria al Festival di Cannes e l'Oscar al miglior film straniero e, negli anni, conquista un posto di rilievo
nella storia del cinema italiano. Nel 1989 a Tornatore viene conferito il Premio Flaiano per la
sceneggiatura per il lavoro svolto su Il
camorrista e Nuovo Cinema Paradiso.
I successi dopo l'Oscar
Nel 1990 dirige Stanno tutti bene, film che racconta la storia di un anziano
padre siciliano, interpretato da Marcello Mastroianni, che si mette in viaggio per fare visita ai figli sparsi in tutta Italia e
scopre che le loro vite non sono affatto belle come gli hanno sempre fatto
credere. Nel 1991 collabora al film collettivo La domenica specialmente con l'episodio Il cane blu, nel
quale dirige nuovamente Philippe Noiret. Nel 1994 realizza Una pura formalità, pellicola poliziesca presentata in concorso al Festival di Cannes, che rappresenta un punto di svolta nel suo stile di regia, che cambia
radicalmente. Nel film compaiono due star come il regista Roman
Polański (nel ruolo di attore,
interpretando il commissario di polizia) e Gérard Depardieu (nel ruolo del sospettato che viene interrogato). Nel 1995 torna a
girare un documentario, Lo schermo a tre punte, nel quale racconta la sua Sicilia. Sempre nel 1995 dirige L'uomo delle stelle, con Sergio Castellitto nel singolare ruolo di un "ladro di sogni", un uomo che
finge di filmare provini cinematografici fino a quando non viene smascherato
cadendo in disgrazia.
Il film vince il David di Donatello e il Nastro d'argento al regista del
miglior film, nonché il Gran Premio della
Giuria al Festival di Venezia. Il film è anche candidato agli Oscar nella
sezione relativa al miglior film in lingua non inglese. Rimasto positivamente
colpito dal monologo teatrale di Alessandro Baricco Novecento, che
racconta la storia di un fenomenale pianista autodidatta che vive la sua
intera esistenza su un transatlantico, inizia a pensarne una trasposizione cinematografica:
dopo una lunga "gestazione", nel 1998 vede la luce La leggenda del pianista
sull'oceano, con
protagonista l'attore inglese Tim Roth, accompagnato nuovamente dalla colonna
sonora di Ennio
Morricone. Anche questa pellicola si
aggiudica diversi premi: il David di Donatello, l'Efebo d'oro (1999),
il Ciak d'oro per la regia e due Nastri
d'argento, uno per la regia e uno per la
sceneggiatura. Nel 2000 firma la regia di Malèna, film con Monica
Bellucci nel ruolo di una bellissima
giovane siciliana vittima di disavventure a causa della seconda guerra mondiale (ruolo che in origine Tornatore aveva proposto alla ballerina Rossella Bresciache rappresenta una coproduzione italo-statunitense, si avvale nuovamente
delle musiche di Ennio Morricone e conferisce grande popolarità alla Bellucci
sul grande schermo.
Ritorno sullo schermo
Dopo sei anni di silenzio, torna al cinema nel 2006 con La sconosciuta, film con Michele
Placido ispirato ad alcuni traffici
di prostitute provenienti dall'Europa orientale ed al loro
sfruttamento per generare figli, fatti balzati agli onori delle cronache nella
realtà nel medesimo periodo; il film si aggiudica tre David di Donatello nel 2007 e viene scelto per
rappresentare l'Italia al Premio Oscar 2008, nella selezione per le candidature quale miglior
film straniero. Sempre nel 2007 dirige lo spot televisivo di Banca Monte dei Paschi di Siena, ideato dall'agenzia Catoni Associati]. Nello stesso anno, nel corso della Cerimonia degli
Oscar, viene presentato un suo cortometraggio dedicato al 50º anniversario del
Miglior Film Straniero, un montaggio in cui scorrono tante immagini tratte dal
cinema internazionale premiato a Hollywood.
Nel 2009 dirige Baarìa, colossal autobiografico che trae il titolo dal nome
siciliano della sua città natale Bagheria. Uscito il 25 settembre, Baarìa ha
aperto la 66ª Mostra
internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella competizione ufficiale. La Lega anti vivisezione, nel proprio ruolo di componente per legge della "Commissione di
revisione cinematografica", ha criticato la scelta di Tornatore di
riprendere la reale uccisione per dissanguamento di un animale in un macello in Tunisia, senza ricorrere a effetti
speciali o alle tecniche di sollievo dal dolore previste in Italia. Tale scena
è stata girata in territorio tunisino. Il film venne pre-selezionato come film
per rappresentare l'Italia agli Oscar 2010, ma non superò le selezioni
successive e non arrivò al quintetto finale. Pubblica anche il libro Baarìa,
il film della mia vita, per Rizzoli.
Anni 2010
Tornatore ha ricevuto la laurea honoris causa in televisione, cinema e nuovi media dall'Università IULM di Milano il 1º dicembre 2010. Ha ricevuto nel 2011
il Premio Federico Fellini 8 1/2 per l'eccellenza artistica
al Bif&st di Bari. Lo stesso anno pubblica per Bompiani il libro La menzogna del cinema, con
la trascrizione dell'intervento all'università in occasione della laurea
honoris causa. Sempre nel 2011 ha realizzato il cortometraggio celebrativo per
la catena di grande distribuzione alimentare Esselunga. Nel 2013 realizza il film La migliore offerta, con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks e Donald
SutherlandIl film è girato tra Bolzano, Vienna, Trieste, Parma, Milano, Praga e la campagna nei pressi di Roma. Questo film vince numerosi premi in Italia e non
solo. Sempre nel 2013 è impegnato nella pre-produzione di un altro film,
prodotto ancora una volta dalla Paco Cinematografica, che dovrebbe vederlo sul
set nel febbraio del 2014. Il film, intitolato La
corrispondenza, esce nel
2016 e narra la storia d'amore a distanza tra una studentessa, interpretata
da Olga
Kurylenko, e un anziano professore,
impersonato da Jeremy Irons.
Anni 2020
Nel 2021, Tornatore dirige il film documentario Ennio, sulla vita del compositore italiano Ennio
Morricone, presentato in anteprima fuori
concorso alla Mostra del Cinema di Venezia[8] e vincitore di tre David di Donatello. Al film hanno partecipato eminenti personalità
della cultura e dello spettacolo, tra cui Quentin
Tarantino, Clint
Eastwood, Oliver Stone, Wong Kar-wai, John Williams, Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Laura Pausini, Bruce Springsteen, Lina Wertmüller, Marco
Bellocchio, Carlo Verdone, Vittorio Taviani, Gianni Morandi, Ornella
Vanoni e Caterina
Caselli.
Accuse di molestie sessuali
Il 3 novembre 2017, nel pieno del periodo in cui stanno esplodendo il movimento
MeToo ed il caso Harvey Weinstein, viene accusato dalla soubrette Miriana Trevisan di molestie sessuali sulla rivista Vanity Fair. La Trevisan dichiara che sarebbe stata molestata
nello studio del regista siciliano nel 1997
Al quotidiano la Repubblica Tornatore ha dichiarato di avere la coscienza a
posto[ e di ricordarsi solo di un incontro cordiale:
«pertanto respingo le insinuazioni mosse nei miei confronti riservandomi di
agire nelle competenti sedi a tutela della mia onorabilità». Sul
quotidiano Il Messaggero Margherita Buy ha
difeso il regista, definendolo un gentiluomo.
In seguito Tornatore ha citato la showgirl in giudizio dinanzi al Tribunale
di Roma per il risarcimento dei danni da diffamazione. Il Tribunale, con
sentenza n. 3953/2022, ha ritenuto Miriana Trevisan "responsabile della
diffusione di notizie atte a screditare la reputazione di Giuseppe Tornatore".
https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Tornatore
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