Nato
a Torùn, nel cuore della Polonia, dopo i primi studi a Cracovia Niccolò
Copernico (trascrizione italiana del polacco Mikołaj Kopernik)
venne in Italia per approfondire il diritto civile e canonico alle Università
di Bologna, Padova e Ferrara. Da sempre appassionato di astronomia, nella città
emiliana si dedicò alla lettura dei testi classici, in particolare di Platone e
Cicerone.
Così riscoprì il modello eliocentrico di Aristarco di Samo,
che poneva al centro del sistema il Sole, immobile, intorno al quale si muovono
i pianeti lungo orbite circolari. Partendo da queste tesi, cominciò le sue
osservazioni e ne raccolse i risultati in un'opera che fu pubblicata soltanto
dopo la morte, con il titolo De Revolutionibus Orbium Coelestium (Delle
rivoluzioni dei corpi celesti).
Morto nel maggio del 1543, il corpo di Copernico fu identificato nel 2005 in
una sepoltura sotto il pavimento della cattedrale di Frombork, grazie alla
prova del DNA. Pur su posizioni conservatrici, la sua opera ebbe un impatto
destabilizzante nel mondo scientifico e teologico, ispirando le successive
scoperte di Galileo e Keplero. Quest'ultimo svelò la traiettoria ellittica, e
non circolare, delle orbite dei pianeti, teorizzando tre leggi
fondamentali sul movimento dei pianeti.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/141001
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