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venerdì 4 marzo 2016

Lo Sapevate Che: Più robot, meno uomini: la quarta rivoluzione che cambierà il lavoro..



La quarta rivoluzione industriale è alle porte e ridisegnerà i modelli di business e di trasporto dei beni. Lo sostiene  Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum di Davos, nel saggio The fourth industrial devolution (W.E.F.. pp198. euro 8.99). A rendere unica la quarta rivoluzione industriale -  Schwab ci ricorda che le prime tre hanno riguardato vapore  e meccanizzazione, elettricità e in ultimo informatica – è la fusione tra la fisica, la biotecnologia e il digitale. Qualche esempio? L’uso di robot agricoli di precisione per eliminare le piante infestanti, così, così da azzardare l’uso (e i danni) degli erbicidi chimici. Oppure produrre organi di ricambio per il nostro corpo grazie alla stampa in 3D, che permette gradi di personalizzazione impensabili per l’industria tradizionale. Seguendo un paradigma ultra ecologico e rimpiazzando la vecchia manifattura “sottrattiva” -  tagliare via i pezzi da un materiale fino a ottenere l’oggetto desiderato –con la nuova manifattura “additiva”, aggiungere uno strato dopo l’altro per creare l’oggetto da zero, senza produrre scarti. Più in generale il salto è da un sistema produttivo che richiede grandi quantità di risorse per realizzare prodotti usa e getta, ad un modello dove materie prime. energia, lavoro e big data interagiscono per azzerare le inefficienze. L’esempio migliore è l’Internet delle Cose. In futuro ogni cosa che si sposta avrà un chip e sarà connessa in Rete, e ciò consentirà alle aziende di risparmiare 2.700 miliardi dollari grazie all’ottimizzazione della logistica, e al contempo di ridurre, entro il 2020, di 9,1 miliardi di tonnellate le emissioni di gas serra. Il cambio di paradigma, però, richiederà nuovi sistemi sociali che facciano fronte all’eclissi del lavoro. Da decenni, infatti, le imprese che nascono richiedono sempre meno lavoratori. Come in America dove solo lo 0,5 per cento dei lavoratori è occupato in aziende nate dal 2000 in poi.
Giuliano Aluffi – Economie – Il Venerdì di Repubblica - 19 febbraio 2016 -

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