Etichette

venerdì 25 marzo 2016

Lo Sapevate Che: Chi congiura per far vincere i 5 Stelle



Il Complotto è in fase avanzata. Ha buone possibilità di raggiungere il suo scopo. Ogni girono che passa un nuovo inquietante tassello si aggiunge alla trama ordita intorno alla vittima designata, più o meno a sua insaputa. E sì, se tutto continua così a giungo Virginia Raggi rischia davvero di diventare sindaco- anzi sindaca – di Roma. La prima donna in Campidoglio. Volto sconosciuto fino a qualche settimana fa del Movimento 5 Stelle, improvvisamente al centro dell’attenzione. (..). In vista delle elezioni di Roma si stanno manifestando tutte le contraddizioni covate all’interno degli schieramenti. Da quanto, ormai tre anni fa, dopo il voto alle politiche del 2013, la penosa “non vittoria” di Bersani e il clamoroso successo di Grillo hanno scardinato il debole bipolarismo del ventennio precedente. Con la conseguente rottamazione di un’epoca. A desta Berlusconi è sopravvissuto a se stesso. Alla sua Forza Italia ormai presente solo in Parlamento, a ranchi sempre più ridotti. Bertolaso è il candidato sindaco di tempi in cui il consenso cresceva parallelamente alle sciagure che si abbattevano sull’Italia: il terremoto dell’aquila, l’immondizia a Napoli, alluvioni e frane lungo tutta la Penisola. Oggi invece Bertolaso rischia di naufragare (politicamente) davanti al no di Salvini. Al capo della Lega non gliene importa nulla della Capitale e di come sono e saranno amministrati i suoi cittadini. Vuole ammazzare (politicamente, s’intende) l’ex Cavaliere e restare l’unico padrone del campo. (..). A Sinistra Il Voto di Roma è visto come l’ultima occasione per ostacolare la marcia trionfale del premier-segretario. Prima del referendum costituzionale di ottobre che Matteo Renzi sta preparando come un plebiscito sulla sua leadership. Poi, ha annunciato, l’anno prossimo il congresso del Pd e, forse, subito dopo le elezioni politiche. (..). Sulla Capitale dunque il Pd regola i suoi conti interni; la cacciata di Ignazio Marino non è stata l’occasione per una riflessione sul modello di città. Che poi inevitabilmente significa interrogarsi sul modello Italia. Mesi persi. Ancora una volta tocca a Raffaele Cantone, il magistrato castiga-corrotti, svelare che il sistema Roma è fuorilegge: dal 2013 al 2014, giunte Alemanno e Marino, gli appalti della Capitale sono stati concessi agli amici degli amici. Bella scoperta. La Capitale D’Italia è alla deriva da almeno un anno; prima ancora delle dimissioni imposte all’ignaro Marino; con Renzi che si tiene al largo come se queste elezioni non lo riguardassero. (..). La quotidianità spacciata come rivoluzionaria. In una metropoli stremata forse unici argomenti capaci di attirare l’attenzione di un elettorato giustamente disamorato. Gioco facile per il Movimento di Grillo. Scrive infatti su Facebook Virginia Raggi: “Una città che funziona non è di destra o di sinistra. E’ una città 5 Stelle”. Più rassicurante di Alessandro Di Battista, perfettivo come Luigi Di Maio, la Raggi sembra avere quel profilo che piace sempre più alla Casaleggio & soci; professionale, telegenico, sempre contro la casta ma accorto nel non inimicarsi i ricchi bacini di voti (anche clientelari). Altro che complotto. Ci provano davvero a conquistare Roma. Non per loro merito. Ma per demerito di chi li ha preceduti.
Luigi Vicinanza – Editoriale www.lespresso.it @vicinanzal – L’Espresso – 24 marzo 2016

Nessun commento:

Posta un commento