Perché Non Dovrebbe essere credibile il broglio
elettorale in un Paese dove i dipendenti pubblici timbrano il cartellino in
mutande, i mafiosi militano nell’Antimafia, la mozzarella di Caserta è
deformata con la diossina, il vino è alterato con il metanolo, le lauree sono
in vendita, il denaro dei piccoli risparmiatori è a rischio, i risultati di
calcio sono truccati, gli arbitri corrotti, e così pure i dirigenti sanitari e
i concorsi universitari sono alterati, i medici militano nelle case
farmaceutiche e forse “si broglia” anche al Festival di Sanremo…In un Paese
così corrotto perché le primarie di Napoli non dovrebbero essere False? Queste
parole le ha scritte Francesco Merlo su “Repubblica” di giovedì 10 marzo e sono
tristemente vere. Ma due giorni prima, l’8 marzo, Sebastiano Messina aveva
messo sotto osservazione un altro fenomeno politico riguardante il gelo calato
tra gli italiani e l’Europa: solo il 32 per cento degli italiani ha ancora
fiducia nell’Unione europea mentre il 56 per cento vorrebbe chiudere subito
tutti i confini nazionali. Un’altra cifra altrettanto importante riguarda il
Partito democratico dove il 40 per cento dei simpatizzanti si schiera contro
Schengen e rivuole i confini nazionali come i leghisti di Salvini. Inoltre,
terzo elemento di riflessione, i giovani tra i 18 e i 25 anni sono
completamente disinteressati alla politica. Non si informano, non comprano i
giornali, non entrano nelle librerie e non leggono se non cliccando: clic dei
telefoni cellulari o per viaggiare sulla Rete dove possono avere notizie
telegrafiche ampiamente sufficienti per loro. Ma attenzione: i giovani che una
o al massimo due volte al giorno cliccano per leggere notizie politiche o di
cronaca sono una esigua minoranza. Il grosso dei navigatori usano la Rete per
tutt’altri scopi, videogiochi, gare sportive, gioco a scacchi, ricerca di
ragazze o ragazzi in fiore e intrecciano amori con persone che abitano in Paesi
lontani e magari in diversi continenti. Questo fenomeno non riguarda soltanto i
giovani italiani ma gli utenti della Rete in tutto il mondo e dimostrano la
crisi d’epoca dilagante e destinata ancora ad accrescersi. Il Risultato Politico è e sempre più sarà la scomparsa dei partiti. Tutti. Non importa il loro
programma e i valori dei quali affermano d’essere i portatori. I giovani
barbari, come a me piace chiamarli, non sono autori di barbarie, tutt’altro:
sono giovani pacifici e interessati alla loro vita pratica, al loro lavoro, ai
loro rapporti sociali, ma rifiutano in blocco di interessarci alla politica e
di parteciparvi.(..). Cultura politica zero ma la scienza li interessa e così
pure la tecnologia; li interessa anche la musica, la pittura, l’architettura.
Un Altro Fenomeno, forse il più rilevante, riguarda il tasso demografico. Nei
Paesi di antica ricchezza quel tasso è in costante diminuzione. Al
contrario nei Paesi di grande povertà il
tasso demografico è in continuo aumento. L’inevitabile conseguenza di questo
discorde andamento delle nascite creerà, anzi sta già creando movimenti di
interi popoli e di un crescente meticciato che non è un male ma anzi un bene.
Le razze tenderanno a scomparire nei secoli futuri, integrandosi
reciprocamente. Sarà come un ritorno alle origini dove l’antropologia era
unicamente influenzata dal clima, ma il seme era comune e comuni erano le leggi
evolutive della specie umana che abita il nostro pianeta. (..). Quanto al
futuro, esso è sulle ginocchia di Giove. Ma Giove chi è? La mia risposta , che
vale quel che vale, è che Giove è il tempo, il tempo che corre, il tempo che
passa. Il tempo, il tempo, il tempo.
Eugenio Scalfari – Il vetro soffiato www.lespresso.it – L’Espresso – 24 marzo
2016
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