Papa Francesco E’
Implacabile contro i
ricchi Epuloni che affamano i poveri Lazzaro, contro quella che chiama
“economia che uccide”. Eppure gli uomini più ricchi del mondo e i superpotenti
della finanza fanno ressa per essere ricevuti da lui. E lui non solo li
accoglie a braccia spalancate, ma li ricopre di elogi. L’ultima a beneficiare
degli apprezzamenti del papa è stata Christine Legarde, ricevuta in Vaticano lo
scorso 18 gennaio, riconfermata in febbraio alla testa del Fondo Monetario
Internazionale, e ai primi di marzo elogiata da Francesco come “una donna
intelligente, che sostiene che il denaro deve essere al servizio dell’umanità e
non il contrario”, davanti a un gruppo di allibiti socialisti cattolici
francesi. All’inizio del suo pontificato Jorge Mario Bergoglio aveva sorpreso
tutti, predicando una Chiesa “povera e per i poveri” e nello stesso tempo
chiamando a consulto in Vaticano le più famose e costose fabbriche al mondo di
sistemi organizzativi e finanziari, dalla McKinsey alla Ernst & Young,
dalla Promontory alla KPMG. Ma ora la musica
è cambiata. Non sono più le casse vaticane a pagare il conto a queste
imprese, sono i grandi impresari ammessi a colloquio col papa a fargli offerta
di laute donazioni. Natura E Tecnologia, è questa l’accoppiata vincente.
Sette giorni prima dell’udienza con Tim Cook della Apple, papa Bergoglio ha
ricevuto il numero uno di Google, Eric Schmidt, accompagnato dal capo di Google
Ideas, Jared Cohen, anch’essi con una loro fondazione impegnata sui fronti
della povertà, dell’energia e dell’ambiente, il cui imperativo è “Don’t be
evil”, non essere malvagio. E a fine febbraio ha ricevuto Kevin Systrom,
fondatore e amministratore delegato di Instagram, il social network fotografico
con all’attivo 400 milioni di utenti nel mondo. Sempre in febbraio papa
Francesco ha anche incontrato una delegazione del World Wildlife Fund for
Nature, guidata dalla presidente mondiale Yolanda Kakabadse. Ma in questo
ambito il colpo più grosso è stato lo spettacolo “son et lumiére”. proiettato
la sera dell’8 dicembre, giorno d’apertura del Giubileo della misericordia,
sulla facciata e sulla cupola della basilica di San Pietro, spettacolo molto
costoso, ma interamente offerto al papa dalla Banca Mondiale, dalla fondazione
Okeanos e dalla Vulcan Inc. del cofondatore di Microsoft Paul Allen. E Pochissimo C’è Mancato che Francesco ricevesse in udienza lo stesso Bill Gates, che
di Microsoft è il numero uno assoluto, oltre che l’uomo più ricco del mondo
nella classifica di Forbes. A far cadere il proposito sono stati un paio di
cardinali africani, che hanno ricordato al papa che la Bill & Melinda Gates
Foundation è attivissima nel promuovere l’aborto nei Paesi poveri. Nessuna
obiezione invece per il secondo della classifica di Forbes, il messicano Carlos
Slim, magnate delle telecomunicazioni. Le spese per le trasmissioni e i centri
stampa del viaggio di Francesco in Messico dello scorso febbraio sono state
interamente coperte da lui.
Sandro Magister – Settimo cielo www.lespresso.it – L’Espresso – 17 marzo
2016
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