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domenica 13 marzo 2016

Lo Sapevate Che: Investire, investire,investire...



Il Disgelo Nei Rapporti fra jean-Claude Juncker e Matteo Renzi è cosa buona. Apre al governo italiano la prospettiva di superare senza seri danni le verifiche europee sulla manovra finanziaria di quest’anno. Potrebbe perfino offrire spazi inattesi di flessibilità anche sui conti del 2017; ci sta lavorando il ministro Pier Carl Padovan avendo come interlocutore il commissario Pierre Moscovici, che non è proprio un alfiere del rigore a qualsiasi costo.(..).  Se si spingono gli occhi un po’ più avanti, però, lo scenario risulta meno rassicurante. La recente riunione del G20 a Shangai ha appena certificato, con giustificato allarme, che il commercio mondiale è in frenata per cui appare alquanto difficile contare sulla domanda globale per rilanciare le economie. (..). Torna Così Prepotentemente in primo piano il nodo irrisolto di una politica economica europea strangolata dal primato dell’austerità che la Germania continua a voler imporre a dispetto degli evidenti insuccessi ottenuti. (..). Con Il Risultato drammatico che i due fattori fondamentali per il rilancio della produzione e quindi dell’occupazione  deperiscono di anno in anno. Gli investimenti privati sono da tempo in netto calo un po’ dappertutto in Europa e segnatamente nei paesi industrialmente più forti: Francia, Italia e perfino Germania. Quelli pubblici poi languono anche peggio perché gli austeri obblighi di bilancio ostacolano il reperimento delle risorse necessarie. Quanto all’altro fattore – la domanda per consumi – anch’esso risulta conseguentemente depresso dal combinato disposto  di una politica fiscale restrittiva e da una diffusa disoccupazione che, riducendo il monte salari, spegne la propensione agli acquisti. Insomma, la classica spirale che si avvita verso il basso. (..). Quella Che L’Europa e l’Italia hanno subito non è un’austerità sciocca, ma soprattutto dannosa e prevaricatrice. Ora Roma ha inviato a Bruxelles un documento ricco di proposte utili per uscire da questa stretta esiziale. La parte più interessante è quella che sollecita l’avvio di un grande piano di investimenti finanziato attraverso l’emissione di bond europei. E su questo terreno che si dovrà misurare senso e portata del disgelo fra Renzi e Junker. Quelle sui decimali di bilancio sono soltanto battaglie di retroguardia. L’Europa (e con lei l’Italia) si salva soltanto se si decide al più presto di investire, investire, investire…
Massimo Riva – Avviso ai naviganti www.lespresso.it – L’Espresso – 10 marzo 2016

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