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giovedì 17 marzo 2016

Lo Sapevate Che: Cosa sono i sogni lucidi e come sfruttarli per lo sport e la psiche...



Può succedere di fare un salto e restare sospesi in aria, volteggiando.  “E’ un sogno” pensiamo, e decidiamo di trarre il massimo vantaggio da questa nuova condizione volando in libertà. E’ il fenomeno dei sogni lucidi, ossia quando si sogna e ci si rende conto di sognare: è uno stato mentale antico quanto l’uomo, ma oggi è sotto la lente della scienza perché, una volta e lo padroneggeremo, potrà cambiare in meglio le nostre vite. “La causa di questo stato è una particolare  combinazione di centri cerebrali attivi (come il lobo occipitale, che favorisce la percezione cosciente di immagini) e altri temporaneamente disattivati: è un ibrido di sonno Rem e veglia” ci spiega uno dei maggiori saggisti tedeschi, Stefan Klein, autore di I sogni: aggio nella nostra realtà interiore (Bollati Boringhieri (…). “Poiché si tratta di una realtà sfuggente, occasionale e quindi poco riproducibile in laboratorio, è sempre stato difficile affrontare questo tema in modo scientifico. Oggi lo fa la psicologa Ursula Voss della Goethe University di Francoforte. Con i risultati straordinari: riesce a riprodurre questi stati a piacimento”. Ursula Voss ha iniziato la sua ricerca tenendo in osservazione soggetti dormienti, e notando che i sogni lucidi corrispondono a onde cerebrali con frequenza di 40 Hertz. “Questo le ha suggerito che, applicando, tramite elettrodi sulla fronte, una corrente con quella stessa frequenza, si può indurre questo particolare stato della coscienza”. I suoi esperimenti riusciti, oggi aprono la strada a una serie di applicazioni inedite. Tra queste, ci sono perfino forme di allenamento fisico, che permettono di aumentare la scioltezza in movimenti complessi, come quelli del tennis, stimolando la memoria muscolare tramite la rievocazione – anche se solo mentale e onirica – del movimento. “I recenti studi di Danel Erlacher, scienziato dello sport all’Università d Berna, suggeriscono che esercizi fisici compiuti durante i sogni lucidi aumentano la destrezza fisica” spiega Klein. “Erlacher ha anche trovato un sistema empirico per riprodurre la giusta combinazione di attività cerebrale necessaria ai sogni lucidi: dormire per sei ore esatte, rimanere svegli per un’ora, e poi riaddormentarsi per tre ore. Facendo così, circa il 50 per cento delle persone ha sogni lucidi”. Le prossime evoluzioni della scienza dei sogni sono promettenti anche per il settore dell’intrattenimento (Klein prefigura quella del regista/sceneggiatore di sogni come possibile professione del futuro) e, più concretamente, per la psicoterapia: “Si potranno usare i sogni nella cura del disturbo da stress post-traumatico: chi si rende conto di trovarsi in uno dei suoi incubi potrebbe trasformarlo in un sogno lucido e assumerne il controllo, neutralizzando l’ansia”.
Dedo Tortona – Scienze – Il Venerdì di Repubblica – 11 marzo 2016 -

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