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martedì 31 dicembre 2013

Lo Sapevate Che: Per Certi Vecchi i Giovani Sono Quello Che Ci Vuole...


Finalmente arrivano i giovani! E noi vecchi? Niente paura, c’è posto anche per noi. Ho provato un senso di commozione, una capacità di respirare meglio, quando ho visto i nomi e le facce della nuova segreteria del Partito Democratico. Sette donne, cinque uomini, età media 36 anni, a me sconosciuti, scelti subito dal nuovo responsabile del PD Matteo Renzi, 38 anni, che è piaciuto a chi l’ha votato per quella carica di entusiasmo e fiducia, senso del futuro e passione, e persino educazione, che è riuscita a smuovere le nostre delusioni e la nostra pigrizia.
Non tutti i giovani ovviamente sono uguali, neppure in politica: ci sono i giovanottini azzimati e le ragazze dai tacchi a spillo di Forza Italia, totalmente sedotti dal vecchio Berlusconi, ci sono i giovani affascinanti dalle parolacce di Grillo, che a loro volta riempiono blog e twitter di insulti, come se la volgarità potesse risolvere i problemi del paese. Allora io mi affido davvero, con speranza, ai tanti giovani la cui ambizione non è rivolta a sé ma agli altri: che non vogliono solo attirare l’attenzione su di sé parlando di sputi di escrementi, ma che finalmente dicono cose come ai vecchi tempi, senza furore ma con convinzione, per il loro significato, senza voler divertire, o offendere, ma solo far capire e risvegliare.
Penso per esempio, al di là della politica, a quella bella ragazza di Vibo Valentia, Maria Giovanna Pietropaolo, 25 anni, che è stata la prima italiana a vincere uno dei premi internazionali più prestigiosi, l’Henry Dunant, dal nome di chi nel 1863 fondò la Croce Rossa e che nel 1901 fu il primo vincitore del Premio Nobel per la Pace. La ragazza calabrese, laureata a Firenze in diritto internazionale, cattolica praticante, lavora a Ginevra presso la Croce Rossa e si occupa di diritti umani in eventi tragici come le catastrofi naturali, le guerre, i genocidi, l’immigrazione di massa: non di soccorso medico, certo prioritario, ma di assistenza legale individuale, molto importante in situazioni di caos e violenza. Maria Giovanna lavora a Ginevra perché solo lì ha potuto realizzare il suo sogno di aiutare i più sfortunati attraverso una grande organizzazione  internazionale come la Croce Rossa, e mi ha detto: “Qui lavorano tanti italiani e tutti ci sentiamo cittadini del mondo, ma saremmo felici di aver la possibilità di fare la nostra parte anche nel nostro paese”. Ecco, può darsi che le cose anche in Italia cambino davvero, e che Maria Giovanna e tanti altri italiani all’estero possano trovare le ragioni per tornare in patria. Qui intanto, bisognerebbe smettere di brontolare, lamentarsi e ingiuriare e cominciare a impegnarsi personalmente, fare insomma, perché questo momento di cambiamento non venga soffocato e annullato.
Impegnarci anche noi vecchi? Certo: per esempio sostenendo questi nuovi giovani impazienti e pronti ad affrontare le difficoltà grandi che li aspettano, in questa Italia immusonita e invecchiata. Con la speranza che altri vecchi, quelli che si sentono defraudati dal potere, non li ostacolino, non gli facciano la guerra, preferendo il caos che non hanno saputo gestire al ritorno alla normalità, alla serenità alla speranza. Sarà forse per ricompensarli dei fastidi dell’età, che da un po’ di tempo, gli anziani sono molto di moda, almeno al cinema, e persino nell’arte contemporanea. Così all’ultima Biennale d’Arte veneziana hanno ricevuto il premio alla carriera due grandi artiste, l’italiana Marisa Lassnig, 94 anni. Sempre a Venezia, alla Mostra del Cinema hanno premiato l’italiana Elena Cotta, 82 anni, di Via Castellana Bandiera, regia di Emma Dante, al festival di Cannes come migliore attore l’americano Bruce Dern, 77 anni, di Nebraska, regia di Alexander Payne. Potrebbe vincere l’Oscar l’inglese Judi Dench, 79 anni, meravigliosa protagonista di Philomena di Frears, mentre Hollywood continua a riciclare le sue star, invecchiate, per questo nuovo cinepubblico di coetanei pieni di curiosità e di vita: vedi Last Végas, nelle nostre sale in questi giorni, dove quattro ex-giovani tuttora affascinanti, Morgan Freeman, 76 anni, Robert De Niro, 70 anni, Michal Douglas, 69 anni, Kevin Kline, 67 anni si divertono come ragazzini al matrimonio di chi tra loro era ancora scapolo.

Natalia Aspesi – Donna di Repubblica – 21 dicembre 2013

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