Il
1886 fu un anno indimenticabile per gli Stati Uniti d'America. A New York,
sull'isolotto di Bedloe's Island (alla foce del fiume Hudson), venne
eretta Lady Liberty, al secolo la Statua della Libertà (inaugurata
ufficialmente il 28 ottobre). Ottocento chilometri più giù, ad Atlanta, il
farmacista John Pemberton lavorava da un po' a un nuovo
rimedio per il mal di testa.
Nel laboratorio chimico, ricavato nel retro della sua abitazione al n° 107 di
Marietta Street, aveva già creato diverse medicine artigianali, che in quegli
anni si vendevano liberamente senza alcun controllo. Il nuovo ritrovato cui
stava lavorando era composto da vino di coca (mistura di vino
e foglie di coca, detto anche Vino Mariani dal nome del
farmacista italiano che l'aveva brevettato) e da un estratto di noci di
cola (ricchi di caffeina).
Mescolandoli in una caldaia di ottone, l'8 maggio 1886 trovò la dose giusta e
si convinse che quello sciroppo dal sapore dolce poteva fungere da tonico
rinvigorente e da rimedio per la cefalea. Con il nome di French Wine
Coca ne sottopose un campione alla farmacia Jacob, tra le
più rinomate della città, con l'obiettivo di commercializzarla e ricavarne
qualcosa, come aveva fatto per altre medicine.
L'idea andò in porto ma nei giorni a seguire, per via di un errore nella
preparazione dovuto all'aggiunta di acqua gassata, ci si accorse del suo sapore
gradevole e rinfrescante e venne proposta come bevanda ai clienti della
farmacia (che fungeva anche da drugstore) al prezzo di 5 centesimi. Pemberton
intuì l'affare e mise su una società per produrre la bibita, cui venne dato il
nome di Coca-Cola Syrup and Extract su suggerimento del
contabile Frank M. Robinson, che non fece altro che unire i due principali
ingredienti. Allo stesso si dovette anche la scritta in caratteri
"Spencer", che restò un elemento identitario nel tempo.
I mezzi finanziari limitati di Pemberton lo costrinsero a vendere il prodotto
alla spina, ottenendo così ricavi inferiori alle attese. Di qui la scelta di
vendere, per 2.300 dollari, la formula e i diritti di utilizzo del marchio
all'imprenditore Asa Candler. Fu lui a fondare il 29 gennaio 1892
la Coca-Cola Company e a lanciare su larga scala la bevanda,
grazie a un'abile strategia di marketing e di pubblicità.
Il nome Coca-Cola cominciò ad apparire su calendari e cartelloni pubblicitari
affissi in numerosi bar e farmacie della Georgia e degli Stati confinanti. Una
trovata geniale se si considera che la pubblicità a quei tempi era appena agli
albori. Il passaparola portò nel giro di due anni a richieste da tutti gli
Stati Uniti. Un passo fondamentale fu l'imbottigliamento iniziato nel 1899 ma
che conobbe una svolta decisiva solo quindici anni più tardi con l'introduzione
della mitica contour bottle: la caratteristica bottiglietta
di vetro, disegnata da Alexander Samuelson e Earl Dean su modello di un
seme di cacao.
Con essa si completò il marchio storico della Coca-Cola, distinguendola da
tutte le altre bibite. Leggermente modificata nel tempo, la bottiglietta di
vetro divenne un'immagine familiare grazie alla pubblicità e al cinema,
dominando la scena fino agli anni Sessanta quando comparvero le lattine.
La trasformazione in colosso multinazionale di bibite analcoliche avvenne con
l'acquisizione da parte di un gruppo di investitori nel 1919 e con la
successiva presidenza di Robert W. Woodruff, che promosse campagne
pubblicitarie sempre innovative rispetto ai tempi.
Da una di queste, nel 1931, nacque il personaggio di Santa Claus,
disegnato dall'illustratore Haddon Sundblom per l'agenzia
D'Arcy. Un binomio che durerà per sempre e che contribuirà alla popolarità
della Coca-Cola. Sempre negli anni Trenta aprirono i primi stabilimenti in
Italia, nello specifico a Milano, Genova e Roma.
https://www.mondi.it/almanacco/voce/84007
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