Nato a Genova, Germi esordì sul set come attore
verso la fine degli anni Quaranta, studiando nel contempo da regista e
sceneggiatore presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Con Il ferroviere, di cui fu regista e attore protagonista,
inaugurò il filone della critica sociale che in seguito declinò in altri
generi: dal dramma borghese di "L'uomo di paglia" (1958) al
poliziesco "Un maledetto imbroglio", ispirato al romanzo Quer
pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda.
Nella commedia satirica e di forte contenuto
sociale trovò la sua dimensione ideale, girando il capolavoro assoluto
con Divorzio all'italiana (1961), affidato a un magistrale
Marcello Mastroianni, che gli valse un "premio per la miglior
commedia" a Cannes nel 1962 e, l'anno seguente, l'Oscar alla "miglior
sceneggiatura originale" su tre candidature ottenute.
Ricordato anche per aver girato
"Serafino" (con Adriano Celentano) e Alfredo, Alfredo (con
Dustin Hoffman), scomparve a Roma nel dicembre del 1974.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1454001
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