Presente alla cerimonia anche l'ingegnere Piero
Puricelli, conte di Lomnago e promotore dell'idea di realizzare una via di
comunicazione riservata esclusivamente alle automobili e fruibile attraverso il
pagamento di un pedaggio, che permettesse di coprire i costi di realizzazione e
gestione dell'opera.
Un'idea più avanti rispetto ai tempi, dal momento che le auto in circolazione
in quel periodo sono poco più di cinquantamila.
La nuova autostrada, costata 90 milioni di lire, è a una sola corsia per senso
di marcia e il pedaggio non viene pagato al casello (che ancora non esiste) ma
nell’area di servizio e sosta, dove la fermata è obbligatoria.
Il costo del pedaggio è commisurato alla potenza dei cavalli, per cui si va
dalle 12 (per i veicoli a 17 cavalli) alle 20 lire (oltre 26 cavalli). Previsti
sconti per i biglietti di andata e ritorno.
Aperta dalle 6:00 del mattino fino all’1:00 di notte, la Milano-Varese avrà per
i primi anni un traffico medio di poco più di 1.100 veicoli al giorno. L'anno
dopo verrà ampliata con il tratto da Lainate a Como e quello da Gallarate a
Sesto Calende.
Nata dalla necessità di unire il capoluogo lombardo alle mete turistiche del
Lago di Como e del Lago Maggiore, l’opera aprirà una fase importante di
interventi infrastrutturali che avrà il suo traguardo cruciale nel
completamento dell’Autostrada del Sole tra gli anni Cinquanta e
Sessanta.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/17047
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