Massima espressione della "romanità"
(come lei forse solo Aldo Fabrizi), a Roma venne alla luce e trascorse gran
parte della vita, fino alla morte nel settembre del 1973. Come tanti cominciò
anche lei a teatro, con l'avanspettacolo, passando dal 1934 sul grande schermo
con parti secondarie e sette anni dopo con il ruolo di protagonista in Teresa
Venerdì di Vittorio De Sica.
Ad Hollywood iniziarono ad apprezzarla con la
sublime interpretazione di Pina nel capolavoro neorealista
di Roberto Rossellini (che le fu compagno di vita per un
periodo), Roma città aperta, che le valse il Nastro d'argento e
venne premiato alla prima edizione del Festival di Cannes, e successivamente
con Bellissima (1951) del grande Luchino Visconti.
Affascinato dalle sue qualità recitative il
regista Daniel Mann la scritturò per interpretare la giovane immigrata negli
USA, Serafina Delle Rose, ne La rosa tatuata. Fu un
trionfo per la Magnani, che ricevendo nel 1956 l'Oscar (anticipato dal Golden
Globe) come "miglior attrice protagonista", entrò nella storia come
prima attrice italiana a conquistare la "statuetta".
Anti-diva per eccellenza, pensò a uno scherzo
quando glielo comunicarono e rinunciò a partecipare alla grande "notte di
Los Angeles". Tra le poche personalità italiane a vedersi dedicata una
stella nella celebre Hollywood Walk of Fame, nella sua
quarantennale carriera artistica vinse tra gli altri due David di Donatello e
una Coppa Volpi (per "L'onorevole Angelina") alla Mostra del Cinema
di Venezia del 1947.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/245013
Nessun commento:
Posta un commento