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mercoledì 23 dicembre 2020

Lo Sapevate Che: Dino Risi, regista tra i più rinomati in Italia e all’estero, ricordato come uno dei padri della commedia all’italiana


Alcuni personaggi sono già forme di spettacolo, Andreotti è il dramma, Berlusconi è la commedia, Bossi è la farsa. Craxi? Era un politico vero, quindi è un mascalzone vero. Ognuno di loro sarebbe un protagonista. Mi ha colpito Andreotti, che al processo si è lasciato dire le cose più turpi senza reazione, se non con il naso sanguinante. Deve essersi rassicurato, sanguina meno. Di Pietro? Il film lo ha già fatto Frank Capra, Mr. Smith va a Washington. Era James Stewart.” Dino Risi

 

Nel segno di Risi

Dino Risi nasce a Milano il 23 Dicembre 1916. Nel 1940 compie i suoi primi passi nel mondo del cinema lavorando come assistente di Mario Soldati nel film "Piccolo mondo antico" e poco dopo per Lattuada in "Giacomo l'idealista". Rifugiatosi in Svizzera, dopo l'armistizio segue un corso di regia tenuto a Ginevra da Jaques Feyder. Tornato a Milano, abbandona la professione medica e scrive di cinema su quotidiani e settimanali, in quel clima di fervore e di entusiasmo che caratterizza la ripresa italiana dopo le brutalità e i traumi della guerra.

Dal '46 al '49 il futuro grande regista, emblema della commedia all'italiana per antonomasia, dirige numerosi documentari (il più famoso è "Buio in sala") e collabora a sceneggiature, anche per alcuni grandi nome, come Lattuada e Steno, senza disdegnare le recensioni (sempre di genere cinematografico naturalmente).

Il suo primo lungometraggio è del 1952, anno in cui si trasferisce a Roma e realizza "Vacanze con il gangster". Il film successivo, del 1955, "Il segno di Venere" lo vede cimentarsi con la commedia di costume intrisa d'amarezza. Dello stesso anno è "Pane amore e..." - il terzo capitolo della saga iniziata da Luigi Comencini con Vittorio De Sica e una bellissima Sophia Loren.

Il 1956 è l'anno in cui Dino Risi entra ufficialmente nella storia del cinema italiano: gira "Poveri ma belli", che vede protagonisti Maurizio Arena e Marisa Allasio. Il film, girato a Roma, racconta le vicissitudini di un gruppo di giovani amici piccolo borghesi, che si cimentano con le prime storie d'amore. Nel 1960 e nel 1961 realizza, rispettivamente, "Un amore a Roma" e "A porte chiuse" due film drammatici che ottengono poco successo. Dopo queste due opere, è la volta, de "Il Sorpasso", una commedia raffinata e sarcastica, "I Mostri" del 1963, "L'ombrellone" (1966) e "Operazione San Gennaro" (1967).

Il lungo sodalizio artistico con Vittorio Gassman caratterizza gran parte della carriera di Risi: insieme realizzeranno ben quindici film.

Del 1970 è "La moglie del prete" con la coppia cinematografica del momento Sophia Loren e Marcello Mastroianni. Nel 1975 è la volta di un altro titolo divenuto un classico "Telefoni bianchi" (un'espressione entrata anche nel linguaggio comune), film sul cinema ed il fascismo. Nel 1987 è la volta di "Il Commissario Lo Gatto" un film comico che ha come protagonista Lino Banfi.

Nel 1993 arriva un riconoscimento dal Festival di Cannes che gli dedica una retrospettiva sulle sue quindici opere più significative. "Giovani e belli" è il film che realizza nel 1996, che ha per protagonista Anna Falchi. Del 2000 è il suo ultimo lavoro, una fiction, "Bellissime", sul concorso di Miss Italia, interamente girata a Salsomaggiore, in cui il regista rappresenta la storia del nostro Paese, attraverso le paure, le angosce e le speranze delle ragazze che vi partecipano.

Nel 2004, il 2 giugno, giorno in cui si celebra la nascita della Repubblica Italiana, il Presidente Carlo Azeglio Ciampi ha insignito Dino Risi dell'onorificenza di Cavaliere di Gran Croce.

Muore a Roma il giorno 7 giugno 2008 all'età di 91 anni.

https://biografieonline.it/biografia-dino-risi

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