Impari….
000
(…)
Andando dietro alle storie di narcotraffico impari a riconoscere il viso delle persone. O meglio, te ne convinci. Impari a capire se uno è stato amato da bambino, se gli hanno davvero voluto bene, se è stato amato da bambino, se gli hanno davvero voluto
bene, se è stato accudito, se è cresciuto con qualcuno al fianco, o se è dovuto scappare con la coda fra le gambe sempre. Capisci subito che vita ha avuto. Se è stato isolato, menato, buttato sulla strada. O se invece è stato viziato fino a marcire nel benessere. Impari. E così impari a prendere le misure. Ma non impari a distinguere il cattivo dal buono. Non sai chi sta fregando o chi ti sta rubando dal buono. Non sai chi ti sta fregando, o chi ti sta rubando l’anima, chi ti sta mentendo per avere un’intervista o chi ti sta raccontando ciò che pensa tu voglia sentire per compiacerti e venire immortalato dalle tue parole. La certezza me la porto dentro senza troppe compiaciute malinconie: nessuno ti avvicina se non per ottenere un favore. Un sorriso è un modo per abbassare le tue difese, una relazione ha il fine di estorcerti danaro o una storia da raccontare a cena o una foto da presentare a qualcuno come scalpo. Finisce che ragioni come un mafioso, fai della paranoia la tua linea di condotta e ringrazi il popolo dell’abisso per averti insegnato a sospettare. Lealtà e fiducia diventano due parole sconosciute e sospette. Intorno hai nemici o approfittatori. Questo è oggi il mio vivere. Complimenti a me stesso.
(…)
Roberto Saviano – ZeroZeroZero – (Feltrinelli)
Nessun commento:
Posta un commento