Seguire Solo La Natura E’ Una Moda Cavernicola
La carne fa male, anzi no. A dirlo sono i sostenitori
Della dieta preistorica,
secondo i quali l’uomo delle caverne era più in forma di noi. Perché si nutriva di selvaggina, radici, frutti spontanei e pesci. Niente agricoltura, niente cereali, formaggio non pervenuto, zero alcol.
E dunque per avere una salute perfetta bisogna tornare a mangiare come facevano i cacciatori-raccoglitori. Ma soprattutto Cip e Ciop.
Tralasciando gli aspetti risibili di questa nuova moda che fa fuori dodicimila anni di storia, di conoscenze, di progresso scientifico, di conquiste mediche, viene da domandarsi perché oggi il neo-primitivismo faccia tanti proseliti. Forse perché niente rassicura come l’idea di prendere ordini direttamente da madre natura. Quella che sta fuori e quella che sta dentro di noi. L’ambiente che ci circonda e il nostro patrimonio genetico. Dimenticando che la natura non è immutabile. Altrimenti somiglieremmo come gocce d’acqua ai nostri antenati. E che Homo sapiens è arrivato fin qui grazie alla cultura. Che comprende anche l’agri-coltura. E del resto si usano parole come coltivato per definire l’uomo civile. Quello che passa ora a smanettare sullo smartphone e non fa chilometri per inseguire mammuth o sfuggire al leone delle caverne.
La storia umana insomma non somiglia a quell’agriturismo giurassico che hanno in mente i sostenitori della mitologia naturista. Che di cavernicolo ha soprattutto la cultura di chi lo professa.
Marino Niola – Venerdì di Repubblica – 5-4-13
Nessun commento:
Posta un commento