La Ricerca Dell’Amore Tra L’Uomo Dei Sogni
E Quel Marito Noioso
Ho passato da non molto 40 anni, ho una figlia adolescente, sono sposata
A un uomo conosciuto nelle caotiche aule Sapienza a Roma. Mi apparve un ragazzo molto maturo, più serio dei coetanei, avviato ad affermarsi nel lavoro e nella vita.
Dopo il matrimonio ha intrapreso un lavoro impegnativo, affermandosi, e sempre più preso dagli impegni professionali. A me è rimasto il lavoro di insegnante, part-time, che mi piace e consente a lui di rovesciare su di me le incombenze della casa e dell’educazione della figlia. Io sono una persona seria, ma non sopporto la cupezza che deriva dall’ossessione per la carriera. Due anni fa, in piena crisi coniugale, di cui mio marito non capiva la ragione, ho conosciuto una persona affermata, intelligente, ma serena, a tratti scherzosa e autoironica, con una situazione familiare apparentemente stabile ma anche lui in cerca di qualcosa di diverso. E’ esplosa una passione imprevista, che mi ha fatto pensare è l’uomo per me. E sarebbe in effetti l’uomo dei miei sogni se non fosse che l’idea di andarmene con lui ha incrociato le sue esitazioni, e alla fine anche le mie.
Come dire a mio marito, caduto in uno stato di ulteriore cupezza, e a mia figlia nel pieno della sua adolescenza, vi lascio? Ho raccolto tutto il mio coraggio e con un dolore che vi lascio immaginare, ho preso le distanze dall’uomo che am(av)o, l’ho fatto soffrire senza sapergli spiegare le ragioni, mi sono impegnata per riallacciare per riallacciare con mio marito un rapporto sfilacciato fino al limite della rottura.
Non ho più visto né sentito l’uomo dei miei sogni e della mia vita, non so più nulla di lui. Con mio marito ho persino riallacciato una vita intima senza trasporto. Abbiamo progettato una breve vacanza insieme, chissà. Desidero l’amore e ne ho paura. Quando qualcuno mi corteggia mi sento a disagio, come non è nel mio carattere. Quando si perde un amore e se ne incontra un altro, è possibile tornare indietro?
Rosanna Padova
Non capisco la sua ultima frase: l’amore perduto è quello per suo marito o quello per l’uomo dei suoi sogni? Cioè, lei vorrebbe, come sta inutilmente, mi pare, tentando di fare, riamare suo marito, o tornare all’amore che ha lasciato? Oppure tra i nuovi corteggiatori, accettarne uno dopo aver lasciato l’altro? Scusi il pasticcio, ma quando si tratta d’amore tendo a fantasticare. Vorrei anche capire altre cose: per esempio, in mezzo a chissà quanti ragazzi vivaci e autoironici, è stata lei a scegliere il più serio, il più maturo, quello avviato a affermarsi nel lavoro e nella vita. Così è stato: lui ha mantenuto le sue promesse, è lei che è cambiata, che ha capito che altro voleva dalla vita e da un uomo. Per il resto, penso che nulla sia più triste di una vita intima “senza trasporto”. Silenziosa, un po’ umiliante, desolata.
Natalia Aspesi – il Venerdì via Nervesa,21 – 20136 Milano –
Venerdì di Repubblica – 19-04-19
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