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giovedì 25 agosto 2016

Lo Sapevate Che: La prossima volta legalizzate il doping...



Per Sconfiggere il doping, tema che ha segato le Olimpiadi di Rio, c‘è un solo modo sicuro: legalizzarlo. Si sta facendo largo infatti la convinzione che, soprattutto in certe discipline, gli atleti si dividano in due categorie. Quelli che sono stati scoperti e quelli che l’hanno fatta franca. E che le medaglie d’oro siano provvisorie, assegnate salvo revoca. Colpa degli atleti e degli stregoni degli intrugli proibiti che li assistono? Non solo. Colpa “del sistema” si sarebbe detto un tempo per indicare un’entità astratta e immanente. Ma in questo caso il sistema ha sigle e nomi noti. Lo sport è stato trasformato, da tempo, in spettacolo, show business, grazie a sponsorizzazioni e audience tv. Le  varie federazioni, per non dire del Cio, sono collettori di immense fortune. E chi diventa eroe di Olimpia risolve il problema dell’esistenza per sempre, grazie a premi e ingaggi futuri. La vittoria è un’assicurazione sulla vita. Il grande denaro che circola pretende, in cambio, grandi imprese. Più sono grandi più sono monetizzabili. Si pretenderebbe in questo contesto che lo sportivo restasse puro come acqua di fonte. L’unico elemento incongruo dell’ingranaggio drogato, quello sì, dal gigantismo economico e dalla pretesa di record sempre più roboanti per tenerlo in piedi. Si è accettato dunque che lo sport sia spettacolo, ma nessuno si sogna di chiedersi se il grande attore che va in scena nei teatri abbia assunto o meno cocaina. Si gode della sua interpretazione e si torna a casa appagati. Ma l’atleta no, giammai: lo si vuole mondato da ogni tentazione. E quello scruta l’avversario chiedendosi se è pulito o se si è messo nelle mani di un medico più capace di occultare ai controlli le sostanze vietate. Perché il doping è sempre un passo più avanti dell’antidoping. Se non altro in quanto dispone di una massa di denaro più vasta da investire in ricerca . Se il quadro è questo forse è allora il caso di decisioni drastiche. Nessuna pietà per chi dopa i minorenni, reato che deve restare gravissimo. Ma liberismo per i      professionisti. Sono lontani i tempi in cui il mister imponeva di assumere pasticche misteriose nell’ignoranza degli atleti. La parola chiave è “consapevolezza”. Vuoi la medaglia d’oro perché così sari per sempre un dio di Olimpia? La vuoi a tutti i costi perché noi ti si applauda e gonfi il tuo conto in banca? Conosci i rischi dunque fatti tuoi. A parità di chance, vinca il migliore.
Gigi Riva – Provocazioni – L’Espresso – 21 agosto 2016

1 commento:

  1. Ma Gigi Riva intendeva veramente dire questo? Se è una provocazione per capire l'assurdità della tesi, ok. Ma non posso credere che uno sportivo dalla reputazione specchiata come Rombo di Tuono pensi che legalizzare il doping sia meglio della situazione attuale. Gigi, non lasciarci nel dubbio, vai in gol e smentisci!

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