Alla notizia dell’esecuzione, per le strade di
mezzo mondo si scatenano le proteste di migliaia di persone, che hanno seguito
l’intera vicenda dei due immigrati italiani, sperando in un epilogo diverso. Un
processo, fortemente condizionato dal clima politico dell’epoca, ha dipinto
come due spietati assassini e terroristi, un ciabattino originario di
Torremaggiore (provincia di Foggia), Sacco, e un pescivendolo nativo del
cuneese (Villafalletto).
Tutto ha inizio con una serie di attentati di matrice anarchica, contro
cui l’amministrazione guidata dal Presidente Wilson risponde con una dura
politica di repressione nei confronti della cosiddetta “sovversione”, in cui
vengono mischiati indistintamente anarchici, operai, sindacalisti e le masse di
popolo desiderose da tempo di un riscatto sociale.
Nick e Bart, come li chiamano gli yankee, finiscono vittime di questo clima per
le loro frequentazioni anarchiche. Il 5 maggio 1920 vengono arrestati e
accusati della rapina al calzaturificio "Slater and Morril", nel
corso della quale rimangono uccisi a colpi di pistola il cassiere e una guardia
giurata.
Nel corso dei tre processi, su di loro si riversa il pregiudizio politico
dell’epoca nei confronti degli immigrati, tant'è che verranno definiti dal
giudice «due anarchici bastardi».
La confessione del detenuto portoricano Celestino Madeiros, che li
scagiona totalmente, non eviterà la sentenza di condanna e a nulla serviranno
le iniziative del governo italiano e gli appelli di famosi intellettuali (su
tutti Albert Einstein e George Bernard Show) per fermare la condanna.
La vicenda ispirerà un omonimo film diretto da Giuliano Montaldo, passato alla
storia del cinema soprattutto per la colonna sonora firmata da Ennio
Morricone e da Joan Baez, la cui Here’s to you diverrà
un inno generazionale.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/5049
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