Scampato alla persecuzione nazista, che invece
non risparmia i genitori, entrambi deportati nei campi di concentramento,
esordisce come regista nel 1955 con Rower, film in parte
autobiografico, ma è con Il coltello nell'acqua del 1962, che
guadagna la ribalta internazionale.
Ambientazioni claustrofobiche e visione
pessimistica dei rapporti umani sono i tratti salienti della sua produzione fin
dall'inizio. Tra i suoi capolavori: "Rosemary's Baby" (con Mia
Farrow), "Chinatown" del 1974 (che ottiene undici nomination
all'Oscar) e soprattutto Il pianista, con cui vince la Palma d'oro
al Festival di Cannes nel 2002 e l'Oscar nel 2003.
Legato sentimentalmente prima a Nastassja Kinski
e poi a Emmanuelle Seigner, entrambe dirette in suoi film, nel 1977 viene
accusato di violenza sessuale su una ragazzina di 13 anni e successivamente
condannato. Sulla sua testa pende un mandato di estradizione negli USA, che
divide il mondo della politica e del cinema tra chi è favorevole all'arresto e
chi è contrario.
Nel 2013 guadagna una candidatura per la Palma
d'oro a Cannes con "Venere in pelliccia", che gli vale il premio
César come "miglior regista". Nel 2014 esce il film D sull'affare
Dreyfus. Tre anni dopo il thriller Quello che non so di lei.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/1274002
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