Inserita in una vasta opera di ristrutturazione
del tessuto urbano di Roma, l’opera, iniziata nel 1475 su progetto di Baccio
Pontelli e realizzata da Giovannino de’ Dolci, ha visto la partecipazione dei
grandi maestri del rinascimento italiano - come Botticelli,
Perugino, Pinturicchio, Ghirlandaio, Signorelli, etc. - che dal 1481 al 1482
hanno affrescato le pareti della grande navata.
Il ciclo pittorico esalta agli occhi dei primi
spettatori le dimensioni imponenti della navata rettangolare (lunga 40,93 metri
e larga 13,41), le stesse del Tempio di Salomone, così come
riportate nell’Antico Testamento. Un chiaro segno di continuità tra la storia
del popolo di Israele e la comunità di Cristo.
L’anno dopo Sisto IV muore e a succedergli è il
nipote Giulio II della Rovere che incarica Michelangelo
Buonarroti di decorare la volta e le lunette. Terminati nell’ottobre del
1512, i nuovi affreschi vengono svelati ufficialmente il 1° novembre con una
messa celebrata da Giulio II, che decide di consacrare la cappella allo zio.
Gli affreschi dell’altare con il celebre Giudizio
Universale saranno portati a termine tra il 1525 e il 1541. Da questo
momento in poi per il mondo sarà la Cappella Sistina, scrigno di
uno dei tesori artistici più conosciuti al mondo.
http://www.mondi.it/almanacco/voce/11061
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