Era composto da un tubo di legno nel quale erano
inserite due lenti, una concava e l’altra convessa. In realtà esistevano altri
telescopi di fabbricazione olandese che Galileo ebbe il merito di perfezionare
notevolmente, cercando di aumentarne la capacità di ingrandimento.
La vera rivoluzione in realtà stava nel primo utilizzo astronomico del
telescopio, che consentì a Galileo di fare scoperte scientifiche importanti:
dai paesaggi della Luna ai satelliti di Giove, dalle stelle della Via Lattea
alle fasi di Venere, fino alle macchie solari.
Tutto ciò, unito al fatto che le sue scoperte risulteranno, in seguito, ancor
più sensazionali alla luce della limitata portata degli strumenti utilizzati,
metterà d’accordo gli studiosi nel far coincidere con questa fase la nascita
dell’astronomia.
Esposte nel 1610 nel breve trattato Sidereus Nuncius, le
osservazioni astronomiche di Galileo confermarono le teorie eliocentriche
di Copernico, facendo entrare lo scienziato pisano nel mirino
dell’Inquisizione cattolica, propugnatrice del sistema tolemaico (secondo il
quale la Terra era al centro dell’universo).
http://www.mondi.it/almanacco/voce/5051
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