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mercoledì 10 marzo 2021

Lo Sapevate Che: Sharon Stone, attrice dall’indubbio fascino, un suo celebre accavallamento di gambe è considerato tra le scene più sexy della storia di Hollywood


Se dovessi scegliere a chi fare dipingere un mio ritratto sceglierei Botero: così non dovrei preoccuparmi delle mie cosce.” Sharon Stone

 

Scendere la china e risalirvi

La bellissima attrice, nata il 10 marzo 1958 a Meadville, Pennsylvania è di la seconda di quattro figli di una famiglia di umili origini. La madre è sempre stata una casalinga, come vuole la tradizione dell'America profonda, mentre il padre svolgeva il lavoro di operaio. L'ambiziosa Sharon però, fin da adolescente è ben decisa a non rimanere in quelle condizioni e desidera ardentemente cambiare status sociale, elevarsi. Ben presto si rende conto di possedere un'eccezionale bellezza e così decide di sfruttarla a suo vantaggio. Partecipa a qualche concorso di bellezza fino a che, a diciassette anni, vince il titolo di "Miss Pennsylvania", evento che le permette di partere per New York, dove rimane nel settore del fashon facendo la modella pubblicitaria.

Quelli da modella sono i primi soldi guadagnati da Sharon e lei ne va molto orgogliosa. I genitori, preoccupati, la chiamano spesso, temono che si mischi con persone poco raccomandabili ma la futura attrice, oltre ad essere di una perfezione assoluta a livello fisico, è anche dotata di un quoziente di intelligenza superiore alla media, come dimostrerà in seguito conseguendo una laurea in lettere con indirizzo artistico all'Università di Endiboro o superando brillantemente il test del Mensa, famosa associazione che raccoglie i migliori cervelli in circolazione, selezionati appunto attraverso un difficile test. Sembra che Sharon abbia il un Q.I. di 154, un valore molto sopra la media.

Ad ogni modo, la strada iniziale per farsi conoscere è, come per tutti, in salita ed è inevitabile che si debba scendere a qualche compromesso. Come quando, nel Maggio del 1990, fa parlare di sé posando per un servizio particolarmente piccante pubblicato dalla rivista "Playboy".

Il 1980 è l'anno del suo debutto nel cinema, grazie a Woody Allen che la vuole nei panni di una bionda mozzafiato nel film "Stardust memories". Seguiranno poi alcuni ruoli di secondo piano in, tra gli altri, "Le miniere del Re Salomone" (1985), "Scuola di Polizia 4" (1987) e "Action Jackson" (1988).

Nel 1990 è al fianco di Arnold Schwarzenegger in "Atto di forza", film di fantascienza bizzarro e surreale tratto da un racconto dello scrittore "cult" per eccellenza nel genere: Philip K. Dick. Ma il vero successo deve ancora arrivare e, ironia del destino, a poco valgono tutti gli sforzi possibili ed immaginabili quando si entra direttamente nell'immaginario collettivo solo per aver accavallato le gambe rivelando di non indossare le mutandine durante la scena di un film. Scena che, a buon diritto, a torto o a ragione, è ormai entrata nella leggenda del cinema e che rimane una delle più citate in assoluto. Il film in questione, comunque, è uno dei più grandi successi di sempre dell'industria hollywoodiana, quel "Basic Instinct" (diretto da Paul Verhoeven), in cui Sharon è una dark lady scrittrice di gialli, ninfomane e bisex. Il suo sex-appeal freddo, i suoi lineamenti taglienti e precisi come quelli di una statua, il suo sguardo magnetico che sa essere allo stesso tempo glaciale e coinvolgente la rendono perfettamente credibile per quel ruolo, diventando in breve tempo una vera a propria icona degli anni '90.

Come si sa, però, una volta arrivati al successo talvolta è più difficile mantenerlo. In questo caso, non fa eccezione neanche la brava Sharon. Gli anni a seguire saranno una fonte di delusioni per lei. Appare, è vero, in numerose pellicole, ma non sempre riesce ad incidere nel modo che le era riuscito con il fortunato film di Verhoeven e anche il botteghino ne risente. In "Sliver" (1993) tenta di ripetersi nella fortunata formula del thriller erotico, ottenendo però solo scarsi risultati, mentre con "Pronti a morire" (1995), in cui debutta come produttrice, coglie un clamoroso flop. Interpretazione di rilievo sarà invece quella data in "Casino" (1995), diretta dalle sapienti mani di Martin Scorsese.

Seguito e attenzione non le mancheranno comunque da parte della stampa scandalistica, perennemente intenta a scoprire i suoi veri o presunti amori. Com'è naturale, le sono stati attribuiti innumerevoli flirt, che vanno dal produttore Michael Grennburg (il suo primo, fallito, matrimonio), al il cantante folk Dwight Yoakam, da Chris Peters, figlio del famoso produttore e di Leslie Ann-Warren a quel Bill McDonald che è stato il produttore di "Sliver" (e che per lei ha lasciato la moglie per poi venire a sua volta abbandonato). Il 14 Febbraio 1998, però, Sharon lascia tutti stupefatti annunciando alla luce del sole la sua ultima scelta: decide infatti di sposare non un "banale" attore hollywoodiano o qualche sex symbol in circolazione ma il "normale" giornalista Phil Bronstein (per la verità assai affermato in America: è il dirigente del San Francisco Examiner), noto per il suo acume e la sua intelligenza. Ora vivono insieme a Beverly Hills, in una casa che sembra un castello francese.

Sharon Stone, al di là dei suoi impegni cinematografici, è anche impegnata in prima persona nella lotta all'Aids come testimonial dell'Amfar ed è stata, molto più prosaicamente, anche testimonial per la Martini e per la Banca 121. Malgrado sia una celebrità internazionale, fino ad oggi non ha mai ricevuto riconoscimenti cinematografici ufficiali. In compenso nel 1997 è stata insignita della Legion d'Onore dal Ministro della Cultura francese.

All'età di 42 anni ha adottato insieme al suo attuale compagno un bimbo di appena un mese e di recente un fatto traumatico ha cambiato la sua vita e il suo modo di vedere le cose. Il 29 settembre 2001, infatti, l'attrice è stata vittima di un improvviso aneurisma cerebrale che ha rischiato di stroncarle la vita. Miracolosamente, come dice lei stessa, i medici e "quel qualcosa" di indefinito che lei chiama l'amore delle persone che le sono state vicino, è riuscita a salvarsi e ad uscire sostanzialmente indenne dal traumatico evento (avrebbe anche potuto rimanere parzialmente paralizzata). Ora è presumibile che una nuova carriera si stia aprendo per la stupenda attrice, che ha comunque dimostrato, in numerose interviste, di aver fatto materia di riflessione di quello che le è accaduto: non ultima è stata l'occasione italiana del Festival di Sanremo, edizione 2003, dove è stata invitata tra i cosiddetti superospiti.

Nel marzo 2006 è tornata con il suo personaggio più noto, la scrittrice Catherine Tramell, protagonista del nuovo film "Basic Instinct 2".

https://biografieonline.it/biografia-sharon-stone

 



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