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giovedì 18 marzo 2021

Lo Sapevate Che: Enzo Cannavale: L’inconfondibile scuola eduardiana ha fatto di lui uno dei più valenti e versatili attori per quarant’anni di cinema e teatro italiano

 

Il principe dei caratteristi napoletani

 

Conosciuto semplicemente come Enzo, è il fratello maggiore di quattro figli di una normale coppia napoletana. Dopo aver trovato un lavoro come impiegato alle Poste Italiane, viene scoperto da Eduardo De Filippo che colpito dalla sua verve comica lo invita a recitare in qualche suo spettacolo. Da quel momento in poi, Cannavale diventerà uno degli esponenti più alti del teatro partenopeo, con una lunga carriera iniziata nei varietà di Napoli e che riscosse un enorme successo. In tutta la sua vita, non ebbe mai un ruolo da protagonista in una pellicola, né in uno spettacolo teatrale, ma a lui non importava ed era onorato di essere la spalla comica di grandi nomi del mondo della cultura cinematografica e non solo. Primi fra tutti: De Filippo con il quale portò in scena alcuni dei suoi testi più classici, ma anche Aldo Giuffré, che lo volle nella sua compagnia per: "Fortunato...!"; "Miseria e nobiltà" (1994); "La festa di Montevergine" (1989) e tante altre.
Il debutto con De Filippo
Il debutto cinematografico è invece segnato con il film di 
Giuseppe Amato Yvonne La Nuit (1949) con l'ormai amico De Filippo, ma anche TotòGino CerviFrank Latimore e Olga Villi. Suo il ruolo del maggiordomo. Stimatissimo da Vittorio Caprioli, sarà al suo fianco quando reciterà nel film Leoni al sole (1961), diretto da Caprioli stesso, ma anche nello scostumato L'insegnante (1975) e L'affittacamere (1976). Ma è con Nanni Loy che offre il massimo della sua ricercata comicità. Loy lo inserisce in: Le quattro giornate di Napoli (1962); Amici miei - Atto III (1985) con Ugo Tognazzi; e Pacco, doppio pacco e contropaccotto (1993). Ma lavorerà anche con altri grandi registi del cinema di casa nostra, per esempio, Dino Risi (Operazione San Gennaro, 1966), Francesco Rosi (C'era una volta, 1967, con Sophia Loren, sua personale amica e spesso compagna di set anche nel piccolo schermo), Pietro Germi (Alfredo, Alfredo, 1972, con Stefania Sandrelli e Dustin Hoffman) e Alberto Lattuada (Bianco rosso e..., 1972).

Il successo fra gli Anni Settanta e Ottanta

Con l'arrivo degli Anni Settanta il lavoro aumenta. Spesso è accanto a un altro bravissimo caratterista, il compianto Bombolo, mentre altre volte deve reggere il gioco alla coppia Franco & Ciccio (Stasera mi butto, 1968), a Vittorio De Sica (Trastevere, 1971), a Edwige Fenech e a Tomas MilianEttore M. FizzarottiBruno CorbucciStenoPasquale Festa CampanileMariano LaurentiMichele Massimo TarantiniSalvatore Samperi e Pier Francesco Pingitore, sono i registi che lo impongono costantemente nel cast. Fino a quando, arrivano i ruoli più seri. Nel 1988, Giuseppe Tornatore lo fa recitare accanto a Philippe Noiret in Nuovo Cinema Paradiso, lo stesso anno vincerà il suo primo e unico Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista per 32 dicembre (1988) e riceverà la sua prima candidatura ai David di Donatello nella stessa categoria per La casa del sorriso (1992) di Marco Ferreri. Il suo ultimo film, prima di morire, è I mostri oggi (2009) di Enrico Oldoini.


La carriera in Tv


Televisivamente, appare invece in numerosi film tv (Il sindaco del rione SanitàBene mio core mio, Le volpi della notte, Un figlio a metà un anno dopo, Favola, Ladri si nasce, Francesca e Nunziata) e miniserie come: Le avventure di Pinocchio (1972) di Luigi Comencini con Nino Manfredi e Gina Lollobrigida, in cui ha il ruolo del proprietario del Gambero Rosso; Pazza famiglia 2 (1996) di Enrico MontesanoAnni '50 (1998) di Carlo VanzinaTre stelle (1999); L'ispettore Giusti (1999) di Sergio MartinoNon ho l'età (2002). La sua ultima apparizione televisiva è in una puntata del telefilm I delitti del cuoco (2010), accanto a Bud Spencer, spesso suo collega nei film della saga Piedone.

https://www.mymovies.it/biografia/?a=1576

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