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domenica 21 marzo 2021

Lo Sapevate Che: Prima attrice italiana a ricevere l’Oscar nel 1956

Anna Magnani, 64 anni fa l’Oscar

 

Il 21 marzo 1956 vinse la statuetta per "La rosa tatuata" con Burt Lancaster. L'unica attrice italiana premiata per un film americano. Oggi una nuova biografia la celebra. Immagini e aneddoti di una grande attrice e di una grande donna tra pubblico e privato (E.B.)

Era il 21 marzo 1956 quando Anna Magnani vinse il premio Oscar come migliore attrice protagonista per La rosa tatuata di Daniel Mann con Burt Lancaster. Fu la prima e tutt’ora l’unica attrice italiana ad aver ricevuto la statuetta più ambita nel mondo del cinema per l’interpretazione in un film americano. Quella sera non partecipò alla cerimonia delle stelle, rimase a Roma ad accudire Luca, il figlio malato. Erano le 5.30 del mattino quando la chiamarono al telefono per darle la notizia. Sono trascorsi 60 anni dal quel giorno e Anna Magnani rimane ancora oggi l’attrice più importante del nostro cinema. In occasione dell’anniversario, il 28 gennaio uscirà nelle librerie Anna Magnani. Biografia di una donna di Matteo Persica (Odoya), mentre il 21 marzo verrà organizzata una mostra alla Casa del cinema di Roma e consegnato a Valeria Golino il “Premio Anna Magnani”, giunto alla terza edizione.

Molti libri sono stati scritti su “Nannarella”, sull’attrice “popolana” che però aveva studiato al liceo e al conservatorio, che aveva come amico Tennessee Williams e non se la mandava a dire da Marlon Brando, sull’attrice dal cattivo carattere che ha lasciato il segno con l’indimenticabile corsa in Roma città aperta di Roberto Rossellini. Il testo di Persica racconta soprattutto della Magnani donna che fa il lavoro di attrice. Un racconto in prima persona, quasi si trattasse di un’autobiografia postuma, che l’autore ha messo insieme nel corso di otto anni, facendo il topo da biblioteca e intervistando testimoni che l’hanno conosciuta, come la governante ai tempi di Roma città aperta, la cugina che viveva ad Alessandria d’Egitto, lo scenografo Osvaldo Desideri o Claretta Carotenuto (figlia dell’attore Mario) che conserva il primo dono che le fece Anna: un orsacchiotto di peluche.

 

Il viaggio di 400 pagine ci culla tra le parole di “Mamma Roma”, si soffermano “sulle debolezze, la forza, le incertezze, le paure di una persona in conflitto con se stessa – afferma l’autore – che soffriva per la sua grandezza incompresa. Era troppo grande per un corpo così piccolo. Era tanto, forse troppo”. Era l’attrice che veniva dipinta con un brutto carattere. Oriana Fallaci, in una delle sue interviste, la descriveva semplicemente come “una donna di carattere”. E’ stata questa la sua arma invincibile e la sua sventura. Forse perché è riuscita a rimanere se stessa che fu snobbata dal mondo del cinema dopo l’Oscar. “Non era capace di scendere a compromessi – dichiara Persica – ha pagato caro la sua autonomia”. Era più amata dal pubblico e all’estero che dal cinema italiano. “Dopo la vittoria dell’Academy Award ricevette più telegrammi da fuori che dall’Italia”, rivela Persica. Come dichiarò alla Fallaci nel mondo dello spettacolo “si adorano tutti, e poi se potessero si infilerebbero un coltello nel cuore”.

Era la parte femminile e maschile della famiglia, Anna non credeva nel grande amore, ma “in piccoli e pochi amori”, probabilmente l’unico grande amore della sua vita è stato il figlio Luca. Di sicuro adorava gli animali che per certi versi considerava migliori degli uomini. Insomma era prima di tutto una donna e poi un’artista, non semplicemente un’attrice, che sapeva ciò che voleva. Era “la donna più misteriosa e più chiara che la mitologia del cinematografo abbia inventato”, scriveva sull’Europeo Oriana Fallaci. Impossibile darle torto.

 

https://www.iodonna.it/attualita/costume-e-societa/2016/01/21/anna-magnani-60-anni-fa-loscar/

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