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venerdì 29 settembre 2017

Lo Sapevate Che: Più raro ma più prezioso: è l'amore dopo i 40...



Un Gruppo Di ricercatori di Harvard vent’anni or sono condusse un’indagine sulle donne e il matrimonio, raggiungendo una conclusione che da allora rimbomba nella fantasia popolare: “Un’americana oltre i 40 anni ha più possibilità di essere uccisa da un terrorista che di trovare marito”. La percentuale di probabilità calcolata dall’inchiesta era, per donne mai sposate, del 2,9 per cento. Come tante statistiche rigurgitate nei titoli di giornali, che si impigliano nell’immaginazione simili a pipistrelli nei capelli lunghi, anche questa della quasi impossibilità del “sì” oltre la soglia degli “anta” ha continuato a vivere e a radicarsi. La ricerca si è rivelata sbagliata, ma dozzine di film e show televisivi l’hanno ripetuta e trapanata nella testa di molte donne. L’esempio più celebre è Insonnia d’amore, in cui la protagonista Meg Ryan spiega all’amica Rosie O’Donnell che oltre i 40 anno è finita. Rosie le risponde “Non sarà vero… ma ci sembra vero”. Così doveva sembrare anche a Stephanie Hockstra, sbarcata oltre la sponda dei 40 con un matrimonio alle spalle e due figli a carico. Ma poiché le statistiche sono fatte per essere smentite, Stephanie aveva sfidato tutte le probabilità e nel 2016 aveva incontrato quello che non aspettava più: un uomo che le aveva proposto di sposarla. C’era qualche complicazione logistica. Lei e Kelly vivevano in città diverse. Si erano incontrati per caso durante un trekking nelle foreste del Canada, dove lei viveva e lui era in vacanza. La scelta era difficile, ma Stephanie, era una donna pratica: valeva la pena di trasferirsi anche per dare un patrigno ai figli. Con il futuro sposo, vigile del fuoco, avevano stabilito la data di matrimonio: il 26 agosto. E lei aveva acquistato parecchie cose per la casa: tutto il corredo, gli utensili, gli accessori. Oltre naturalmente, all’abito da sposa. Lo aveva spedito raccomandando a Kelly di lasciare chiusa la scatola, di non guardarlo prima della cerimonia. Si sarebbero sposati a Houston, nel Texas. Il giorno previsto per il matrimonio, arrivò un ospite inatteso: Harvey, l’uragano che ha rovesciato un metro e messo di pioggia sulla città, trasformandola per una settimana in una moderna Atlantide sommersa. Quarantamila case finirono sott’acqua, tra cui quella di Kelly. Quando finalmente, dopo tre giorni di fatica disumana per salvare vite altrui, il pompiere innamorato riuscì a raggiungere la propria abitazione, dall’acqua emergevano soltanto il tetto e il solaio. “Abbiamo perduto tutto”, pianse Stephanie al telefono, ma non era proprio così. Lui, prudente, aveva portato la scatola con l’abito da sposa in solaio. Si tuffò nell’acqua torbida e tossica di inquinanti per entrare da una finestra. Trovò ad aspettarlo un alligatore che nuotava, anche lui profugo, tra il lago che circondava la casa e le stanze. Si ignorarono a vicenda, forse anche l’altro in missione per la sua alligatrice. Kelly si arrampicò sulla scala fradicia e raggiunse il solaio: lì, intatto e asciutto, c’era lo scatolone con l’abito. L’uomo rimase a fargli la guardia fino a quando, ore dopo, una lancia della polizia che navigava tra le case sommerse lo caricò, portandolo in salvo lui e l’abito da sposa. Stephanie piangendo, questa volta di gioia, e fissando la nuova data del matrimonio per sabato 30 settembre. Ci vuole altro che un uragano, una casa allagata e un alligatore per impedire a un uomo di sposare una donna di 40 anni.
Vittorio Zucconi – Opinioni – Donna di La Repubblica – 23 settembre 2017 -

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