Scelte difficili
Kate Elizabeth Winslet è nata il 5 ottobre 1975 a
Reading, nel Berkshire, una provincia inglese.
Kate ha avuto la fortuna di crescere in un ambiente
stimolante e ricco dal punto di vista culturale ed artistico, dato che i
genitori sono attori teatrali, cosa ha dato l'opportunità alla piccola bambina
di respirare l'aria del palcoscenico fin dai suoi primi passi. Anzi, è proprio
osservando la mamma recitare e immedesimandosi nei ruoli che interpreta che si
avvicina alla recitazione, nel tentativo di emularla. La stessa strada, fra
l'altro sarà anche intrapresa dalla altre due sorelle di Kate, mentre il
fratello Joss non ha seguito la strada dello spettacolo.
Ardente di passione teatrale, dunque, la Winslet
comincia a fare le sue prime esperienze, prendendo parte ad alcuni spettacoli
ma non disdegnando neanche più "prosaiche" apparizioni in serie tv
inglesi, fino a che Peter Jackson non
la sceglie per interpretare il film "Creature del cielo". Per il
ruolo di Juliet, ragazza che sfiora la pazzia, Kate ottiene molti premi e,
accantonata la parte di Sarah nel film "Un ragazzo alla corte
d'Artù", comincia ad assaporare il successo grazie a "Ragione e sentimento",
dove recita accanto a star acclamate del calibro Emma Thompson e Hugh Grant.
Grazie al film, viene nominata agli Oscar come miglior
attrice non protagonista a soli vent'anni.
Il '96 è l'anno di due interpretazioni complesse e
eccellenti: quella di Sue, madre destinata alla follia in "Jude" di
Winterbottom, e quella di Ophelia nel celebre Amleto di Shakespeare e
portato sullo schermo da Kenneth Branagh (parte
ottenuta fra l'altro praticamente senza audizione).
E' un ottimo periodo per l'attrice. I riconoscimenti,
gli apprezzamenti critici piovono da tutte le parti, anche se forse non è
ancora pienamente conosciuta dal pubblico. Insomma, la sua popolarità stenta a
decollare. Uno stato di cose che subirà un mutamento radicale con la comparsa
nelle sale di tutto il mondo del kolossal "Titanic",
una pellicola che si rivelerà un vero e proprio fenomeno di massa. Kate nel
film ha un ruolo principale e del tutto in evidenza, cosa che le permette di
arrivare dritta al cuore di tutti gli spettatori, al fianco dell'altro
protagonista, Leonardo Di Caprio,
un altro fenomeno esploso con il "caso" Titanic.
Ad ogni buon conto, al sua interpretazione si fa apprezzare per intensità e
bravura, tanto che la critica la segnala ancora una volta con la nomination
agli Oscar. Se le cose vanno ottimamente sul piano professionale, però,
altrettanto non si può dire della sfera privata. Proprio all'imminente uscita
del film, Stephen Tredre, l'ex-ragazzo dell'attrice, conosciuto nel telefilm
"Dark Season", muore stroncato dal cancro, e per partecipare al
funerale Kate diserta la prima di "Titanic".
Per il post-Titanic la
Winslet sceglie di girare un piccolo film come "Ideus Kinky", scelta
che si rivela azzeccata e fortunata sul piano della tanto cercata stabilità
affettiva. Sul set, infatti, conosce Jim Threapleton, aiuto regista e futuro
sposo. I due convoleranno a nozze il 22 Novembre 1998. In seguito, due anni
dopo, la Winslet darà alla luce una bambina di nome Mia Honey. Dopo questa
fortunata parentesi, l'attrice, sempre critica nei confronti del sistema
hollywoodiano e polemica rispetto all'atteggiamento delle Majors, sceglie di
girare film a basso costo, prediligendo la qualità rispetto al glamour e ai
kolossal infarciti di effetti speciali. Recita, ad esempio, in "Holy
Smoke" della sofisticata Jane Campion, o in "Quills", col
raffinato Geoffrey Rush.
La carriera di Kate Winslet è ormai completamente
avviata, ma il 2001 diventa protagonista dell'insperato divorzio (amichevole)
dal marito, proprio quando si separano le storiche coppie Meg Ryan - Dennis Quaid e Nicole Kidman - Tom Cruise.
Inoltre, Kate decide di seguire una dieta per dare addio al peso-forma che l'ha
resa famosa come attrice finalmente anti-conformista e non anoressica: "E'
così folle e mortalmente noioso, e io mi disprezzo per questo, ma sto cercando
di seguire una dieta" "Più magre sono le interpreti, meno sono
realistici i film. E questo è triste". Ma ci penserà la bravura di Kate a
rendere i film credibili.
La Winslet è stata l'attrice più giovane ad essere
stata nominata per due Oscar. Nel 1998 è stata eletta dalla Nivea come Corpo
dell'Anno. Ha fatto un cameo nel film "Plunge", ma la pellicola non è
mai uscita. Ha doppiato due film animati, uno per la televisione,
"Faeries", e l'altro per il cinema "Christmas Carol: The
Movie" (tratto da "Il Canto di Natale"
di Charles Dickens),
in cui ha cantato la canzone "What If", un grande successo
internazionale. Assieme all'ex-marito Jim Threapleton, ha fondato la casa di
produzione Ultra Films. Il loro primo progetto è "Therese Raquin".
Dopo solo due mesi dal divorzio da Jim Threapleton,
Kate si è detta pazzamente innamorata di Sam Mendes, il regista Premio Oscar
per "American Beauty".
Dopo due mesi di relazione, la coppia ha deciso di andare a vivere insieme.
Nel 2003 interpreta insieme a Jim
Carrey il bel film "Eternal Sunshine
Of The Spotless Mind", che esce in Italia con un titolo che non rende
affatto giustizia allo spessore del lavoro: "Se mi lasci ti cancello"
(la vera traduzione del titolo originale suonerebbe all'incirca: "L'eterna
letizia della mente candida", citazione di un verso del poeta Alexander
Pope). Il film, scritto da Charlie Kaufman è
diretto dal regista francese Michael Gondry. L'interpretazione porta a Kate
Winslet la sua quarta candidatura agli Oscar, nella categoria Migliore Attrice
Protagonista. Alla fine dell'anno, il 22 dicembre 2003, dà alla luce il suo
secondo figlio, Joe Alfie, nato dal matrimonio con Sam Mendes.
L'ambito premio Oscar come Miglior attrice
protagonista arriva nel 2009 per il film "The reader" (2008, di
Stephen Daldry, con Ralph
Fiennes).
Kate Winslet negli anni 2010
Nel 2011 la vediamo nel film di Steven
Soderbergh "Contagion",
insieme a Gwyneth
Paltrow, Matt
Damon e Laurence Fishburne.
Altri film di rilievo successivi sono: "Divergent",
di Neil Burger (2014); "Le regole del caos" (A Little Chaos), di Alan
Rickman (2015); "The Divergent Series: Insurgent", di Robert
Schwentke (2015); "Steve
Jobs", di Danny
Boyle (2015); "The Dressmaker - Il
diavolo è tornato" (The Dressmaker), di Jocelyn Moorhouse (2015); "Codice
999" (Triple 9), di John Hillcoat
(2016); "Collateral Beauty",
di David Frankel (2016).
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