Nato Roma nel 1938, Giuliano
Gemma trascorre l'infanzia a Reggio Emilia per poi tornare nella
capitale dove, adolescente, inizia a lavorare nel cinema come stuntman.
Grazie alla sua bellezza e al fisico atletico e
scultoreo (pratica con successo numerosi sport, tra cui il pugilato), dopo
aver debuttato nel 1958 con un piccolo ruolo in Venezia, la luna e
tu di Dino Risi,
compare anche in Il nemico di mia
moglie e Arrangiatevi!
Inizia poi la sua carriera nei generi popolari
del cinema dell'epoca. Dopo un'apparizione non accreditata nei panni di un
centurione in Ben Hur di William Wyler, del 1959, esordisce da protagonista, coi capelli
ossigenati, nel peplum Arrivano i titani di Duccio Tessari, del 1961.
Due anni dopo appare ne Il gattopardo di Luchino Visconti nel ruolo di uno dei compagni garibaldini
di Alain Delon, l'affascinante "diavolo rosso".
Ottiene anche un ruolo di rilevo nel francese Angelica,
con Michèle Mercier.
Segue una lunga teoria di film
mitologici come Maciste,
l'eroe più grande del mondo, I due gladiatori, Ercole
contro il figlio del sole.
Ma è ancora Tessari a
traghettarlo nel western all'italiana nel 1965, col
popolarissimo Una pistola per
Ringo, cui segue il
sequel Il ritorno di Ringo (con lo pseudonimo americano di Montgomery
Wood).
Da allora diventa uno dei volti più noti e amati
dello spaghetti western, con titoli come Il pistolero di Arizona, I
lunghi giorni della vendetta (di Florestano Vancini con cui gira anche La baraonda), Vivi o
preferibilmente morti (ancora
con Tessari).
Nel 1971 è Robin Hood in L'arciere di fuoco di Giorgio Ferroni. Nel 1973 appare
con Bud Spencer nel popolare Anche
gli angeli mangiano fagioli (e
nel sequel Anche
gli angeli tirano di destro).
Appare presto anche in ruoli più impegnati come
quello di Corbari,
il bel film di Valentino Orsini - con cui lavorerà più volte -
sull'omonimo capo partigiano. Lavora anche con Luigi Comencini (Delitto d'amore), Giuliano Montaldo (Circuito chiuso), Pasquale Squitieri (Corleone, Il prefetto di ferro), Damiano Damiani (Un uomo in ginocchio) e Dario Argento (Tenebre).
Per Valerio Zurlini recita
nella bella trasposizione Buzzatiana Il deserto dei
tartari, per cui vince
il David di Donatello come miglior attore.
In Speriamo che sia
femmina Mario Monicelli gli affida
un ruolo autoironico.
Il western resta la grande passione di Gemma. Quando si fa un film sul mitico eroe dei
fumetti Bonelli Tex Willer, Tex e
il signore degli abissi,
è ancora Duccio Tessari a sceglierlo come protagonista. Una
seconda carriera, anch'essa di successo, aspetta Giuliano Gemma in
televisione, dove compare in serie come Il capitano e Capri.
E’ conosciuto e amato in tutto il mondo, dall’America alla Francia al Giappone,
dove la Suzuki gli dedica due moto. Sul versante privato è - come lui stesso
racconta - un grande e fortunato dongiovanni: non si contano le sue conquiste,
da Ursula Andress a Stefania Sandrelli. Dalla prima moglie Natalia ha le figlie Vera,
anch'essa attrice, e Giuliana. Nel 1997 sposa in seconde nozze la giornalista
Daniela "Baba" Richerme. La sua ultima, breve apparizione
cinematografica è quella del direttore d'albergo in To Rome With
Love di Woody Allen. Muore nel
2013, a 75 anni, in un drammatico incidente d'auto.
https://www.comingsoon.it/personaggi/giuliano-gemma/37576/biografia/
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