Nella vita ho due
grandi punti di riferimento, il Vangelo e la Costituzione.
La mia vita è spesa nel cercare di saldare il Cielo e la Terra,
la salvezza celeste con la dignità e la libertà terrena.
(don Luigi Ciotti)
la salvezza celeste con la dignità e la libertà terrena.
(don Luigi Ciotti)
Emigrato
con la famiglia a Torino negli anni ’50, ha fondato nel 1965 il Gruppo Abele,
Associazione che promuove l’inclusione e la giustizia sociale attraverso un
impegno che salda accoglienza e cultura, dimensione educativa e proposta
politica.
Col Gruppo Abele, in cinquantadue anni, ha costruito opportunità
e progetti per le persone
tossicodipendenti, per le ragazze
prostituite, per gli ammalati di aids, per gli immigrati e tutte le persone
segnate da povertà e fragilità
A questo si è aggiunto un impegno di ricerca, informazione e formazione attraverso un
centro studi, una casa editrice, due riviste e percorsi educativi rivolti a giovani, operatori e famiglie.
L’attenzione di don Luigi
e del Gruppo Abele si è estesa negli anni a diversi ambiti, dalla mediazione
dei conflitti allo studio delle nuove forme di dipendenza, dai progetti
di cooperazione allo sviluppo, oggi concentrati in
Africa, allo strumento delle cooperative sociali per dare dignità e lavoro a
persone con storie difficili, al settore culturale e formativo, un ambito che
raggruppa iniziative e progetti di vario genere, accomunati dall’intenzione di
fornire al pubblico strumenti per la riflessione e lo studio, in particolare
sui temi del lavoro sociale. Ecco dunque le attività culturali, informative,
educative, di prevenzione e formazione promosse dal Centro Studi, Documentazione e Ricerche (1975), dall’“Università della Strada” (1978), dalla casa
editrice “Edizioni Gruppo Abele” (1983), dalla
libreria “La Torre di Abele” (1994), dalle riviste “Animazione Sociale” (1971) e “Narcomafie” (1993), dal servizio di Mediazione dei
conflitti (1995), dal “Piano Giovani” (2001).
Convinto
dell’importanza del “noi”, don Luigi ha promosso reti di impegno sociale. Fra
queste il Coordinamento nazionale delle Comunità di accoglienza (CNCA), che ha
presieduto per oltre 10 anni, e la Lega italiana per la lotta all’Aids (LILA), della
quale pure è stato presidente.
Nel corso degli anni ’90, il suo impegno si è allargato alla
denuncia e al contrasto al potere mafioso, dando vita al mensile “Narcomafie” e nel
1995 a Libera
– Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
Nel novembre 2000, durante la terza
conferenza nazionale sulle droghe Ciotti con il Gruppo
Abele denuncia il mancato coinvolgimento dell’associazionismo sul piano
delle politiche in materia e rivendica il diritto alla cura per le persone
dipendenti da sostanze stupefacenti e nel 2004 si oppone alla Legge
Fini-Giovanardi, il pacchetto di misure che tra le altre cose inasprì le
sanzioni per il consumo di droghe. Nel 2007 è una delle poche
personalità cattoliche a schierarsi a favore delle proposte del governo Prodi
per le coppie di fatto. Nel 2008 denuncia la pericolosità dell’introduzione del
reato di immigrazione clandestina. Nel 2014 Famiglia Cristiana lo ha
eletto italiano dell’anno e Papa Bergoglio ha celebrato con lui la Messa in memoria delle vittime innocenti di tutte le mafie. Con
il Gruppo Abele è impegnato in prima persona nel contrasto alle povertà e
nella rivendicazione dei diritti per rifugiati e migranti.
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